mercoledì 30 dicembre 2015

UN ADDIO E UN ARRIVEDERCI

Amici citonauti
si conclude con oggi questa meravigliosa esperienza del CRAMPO, che mi ha regalato per anni il contatto virtuale con voi, colleghi, amici e simpatizzanti, obbligandomi nel tentativo di darvi sempre il meglio delle quattro idee che ho in testa relative a questa disciplina, quest'arte che è la citologia: non so se ci sono riuscito, ma sono contento di averci provato, sono contento per tutte le volte che vi ho sentito numerosi, crucciati attorno alle fotografie, mi sono formato con le vostre domande, sono cresciuto con le vostre obiezioni.
Il mio percorso professionale presso la Clinica San Marco si conclude e con esso il CRAMPO, così come è stato condotto fino ad oggi: ringrazio coloro che me lo hanno permesso e che hanno permesso a voi di partecipare; è l'addio di questa esperienza ma contemporaneamente un arrivederci al momento in cui riuscirò a trapiantare in altri ambiti la stessa formula, a quando riuscirò a rintracciarvi ed a raccogliervi ancora intorno ad una fotografia di cellule, a quando cercheremo ancora lo stupore di fronte ad un citoplasma pieno di oggetti sconosciuti, ad un nucleo bislacco, ad architetture improbabili, a quando ci spremeremo ancora il cervello alla ricerca dei messaggi silenziosi ed espliciti che le cellule ci mandano.
Vi ringrazio, uno ad uno, per come avete creduto con me che la condivisione è l'aspetto più costruttivo, elegante e piacevole del sapere.
La mia mail è sempre carlo.masserdotti@gmail.com, se vorrete contattarmi per qualunque richiesta.
Vi abbraccio fortissimo!
Carlo

casi citologici giorno 30 dicembre 2015

Uotisiordiagnosis. Caso facilerrimo!! Dai votate, qui a fianco!

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Caso 1: cane, razza Nova Scotia retriever, sesso M, età 4 anni. Noduli cutaneo multipli, linfoadenomegalia omolaterale.

Esfoliazione abbondante, su fondo modicamente ematico, di elementi linfoidi polimorfi, dominati da linfociti maturi od in maturazione, blasti e plasmacellule disperse, associati a numerose cellule rotonde di medie-grandi dimensioni, a citoplasma debolmente basofilo, nucleo rotondo od ovoide eccentrico, in attività occasionale di citofagocitosi ed a granulociti neutrofili segmentati sporadici.

Il quadro individua i caratteri relativi ad una forma di iperplasia reattiva ed alla localizzazione linfonodale di elementi di aspetto istiocitario, secondariamente di tipo granulocitario neutrofilico, con presumibile significato infiammatorio o reattivo. I rilievi potrebbero individuare un processo patologico conseguente a condizioni infiammatorie primarie od a processi di reattività istiocitaria con sede cutanea. In effetti l’indagine istologica ha evidenziato una forma di istiocitosi reattiva, caratterizzata da una concentrazione di elementi istiocitari, secondariamente linfocitari e granulocitari, con sviluppo talora perivascolare, più frequentemente con l’aspetto di aree nodulari confluenti, coinvolgenti il derma profondo ed il pannicolo adiposo. Questa forma, identificata nella condizione denominata “Istiocitosi reattiva” è suddivisa in due sottotipi, quello cutaneo, a coinvolgimento solo cutaneo e quello sistemico, dove oltre alla cute sono coinvolti anche linfonodi, palpebre, sclera, cavità nasale, milza, polmoni e midollo ematopoietico. Questo caso a mio giudizio è molto interessante perché individua il coinvolgimento linfonodale in un disordine reattivo istiocitario, che comporterebbe anche una stadiazione, tesa a stabilire se il problema è confinato alla cute o se ha coinvolto anche gli organi splancnici.




Caso 2: gatto, Europeo, sesso F, età 10 anni. Tumefazione in regione mandibolare.

Esfoliazione abbondante, su fondo ematico, di elementi epiteliali a citoplasma rotondeggiante o poligonale, di aspetto cheratinizzato, talora contenente voluminosi granuli discheratosici, recante nucleo rotondo od ovoide dismetrico, a cromatina grossolana, nucleolato. Le cellule descritte si disperdono singolarmente o si aggregano in lembi di aspetto pavimentoso, circondati da cellule giganti di aspetto osteoclastico.

Il quadro individua i caratteri relativi ad un carcinoma squamocellulare con aspetti di rimaneggiamento osseo. La condizione impone stadiazione clinica accurata, tesa a stabilire l'estensione regionale, i coinvolgimenti anatomici ed eventuali localizzazioni metastatiche a sede linfonodale od a carico di altri parenchimi splancnici.



mercoledì 23 dicembre 2015

BUONE FESTE CITONAUTI e casi del giorno 23 dicembre 2015




Uotisiordiagnosis? Il campione esprime la localizzazione sierosale di un linfoma a grandi cellule. l'aspetto profondamente lobulato dei nuclei è tipico di alcune forme di linfoma, soprattutto T, che assumono questo aspetto bizzarro nei liquidi di versamento.
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Caso 1: gatto, Europeo, sesso M, età 12 anni. Scolo nasale monolaterale, non responsivo a terapia antibiotica. All’esame radiografico si rileva lisi delle ossa nasali. Prelievo dello scolo nasale.

I campioni si caratterizzano per l'esfoliazione, su fondo modicamente ematico e detritico, di elementi epiteliali a citoplasma colonnare, talora apicalmente ciliato, singoli od in piccoli aggregati oppure di aspetto cheratinizzato, dispersi singolarmente, tra i quali si rileva la presenza di numerose cellule rotondocellulari di aspetto linfoide, prevalentemente monomorfe, caratterizzate da medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo e nucleo rotondo a cromatina grossolana, talora nucleolato, associati a linfociti maturi od in maturazione.

Il quadro citologico individua i caratteri relativi ad un disordine linfoproliferativo, morfologicamente riferibile a linfoma nasale a grandi cellule. Consiglierei stadiazione clinica accurata, tesa a stabilire l’estensione del processo ed eventuali coinvolgimenti di altri parenchimi e comprensiva di valutazioni inerenti lo stato sierologico del soggetto nei confronti delle malattie retrovirali.





Caso 2: cane, meticcio, sesso M, età 12 anni. Neoformazione perianale 1 cm di diametro, lievemente ulcerata.
Esfoliano, su fondo modicamente ematico, diffusamente proteinaceo, elementi epiteliali riconoscibili come cellule epatoidi, a citoplasma poligonale o rotondeggiante, variabilmente basofilo, finemente reticolato, contenente nucleo rotondo a cromatina irregolarmente grossolana, multinucleolato, organizzati in lembi discoesi bidimensionali, circondati da filiere multiple irregolari di cellule di riserva, talora sovrapposte o disgregate e da numerosi nuclei nudi.

Quadro citologico di neoplasia epiteliale di origine epatoide, con aspetti di malignità. Non esistono codifiche pubblicate sui caratteri morfologici dei tumori epatoidi maligni, ma la presenza di numerose cellule immature e i nuclei nudi dismetrici che circondano gli aggregati sono, a mio giudizio, criteri su cui considerare la possibilità relativa ad un carcinoma epatoide; consiglierei stadiazione clinica e verifica di tipo istopatologico.




mercoledì 16 dicembre 2015

casi citologici giorno 16 dicembre 2015

Uotisiordiagnosis? Ballottaggio ad armi pari tra mixosarcoma e condrosarcoma! La diagnosi definitiva è di condrosarcoma. in questo tipo neoplastico il materiale eosinofilo dove si distribuiscono le cellule è molto denso e rappresentato da zolle compatte, entro cui le cellule stesse si scavano delle nicchie. Nel mixosarcoma il materiale di fondo è molto più lasso e fibrillare.

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Caso 1: cane, Pastore tedesco, M, 7 anni. Massa tonsillare destra e linfoadenomegalia faringea ipsilaterale, con caratteristiche TC di possibile metastasi a sede polmonare, epatica e splenica. si campionano con FNCS la massa retromandibolare e la milza

Linfonodo: esfoliazione, su fondo lievemente ematico, diffusamente detritico, di elementi epiteliali a scarso citoplasma indistinto, variabilmente basofilo, contenente microglobuli acromatici e recante nucleo rotondo modicamente dismetrico, a cromatina grossolana nucleolato, organizzati in lembi bi-tridimensionali, nel cui contesto manifestano disposizioni in filiere od in figure microacinari. Le cellule descritte sono circondate da componente infiammatoria di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato o cariolitico e di tipo macrofagico.
Quadro citologico di neoplasia epiteliale maligna con aspetti ghiandolari e flogosi mista secondaria. Non si rilevano aspetti relativi ad una provenienza linfonodale del campione, poiché mancano completamente i linfociti di fondo. Considerare la possibilità relativa ad una sostituzione completa del parenchima, oppure, più probabilmente, ad una neoplasia epiteliale maligna regionale quale un adenocarcinoma salivare od annessiale.



Milza: esfoliazione, su fondo detritico, modicamente ematico, di elementi epiteliali con caratteri analoghi a quanto descritto in sede linfonodale, associati e circondati da componente linfoide polimorfa rappresentata da linfociti maturi od in maturazione sporadici, granulociti neutrofili segmentati e macrofagi in attività di leucofagocitosi.

Il quadro individua la localizzazione splenica della neoplasia epiteliale maligna, presumibile espressione dell'estensione metastatica della lesione primaria descritta a sede retromandibolare.


mercoledì 9 dicembre 2015

casi citologici giorno 9 dicembre 2015

Uotisirodiagnosis. La risposta corretta è "cheratina matricale"; questo aggregato è composto da cellule di aspetto cheratinizzato, a scarso citoplasma, che contiene un'area centrale acromatica, corrispondente alla localizzazione precedente del nucleo che è andato incontro ad involuzione. Queste cellule sono denominate "ghost cells" e si rilevano in tutti i tipi di lesione annessiale di origine follicolare che abbia coinvolto i segmenti bulbari, come le cisti matricali od il pilomatrixoma.


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Caso 1. Gatto, razza Europeo, sesso FOH, età 12 anni. Disoressia, calo ponderale. All'ecografia milza aumentata di volume ipoecogena e disomogenea. Eseguita FNCS del parenchima splenico.

Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi rotondocellulari di medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo, frequentemente contenenti area perinucleare acromatica (arcoplasma), recanti nucleo singolo, doppio o multiplo, rotondo od ovoide dismetrico, eccentrico, a cromatina grossolana, in attività mitotica sporadica. Gli elementi descritti si disperdono singolarmente e si associano a rari linfociti maturi od in maturazione dispersi.

Il quadro individua i caratteri relativi alla localizzazione splenica di una neoplasia rotondocellulare, morfologicamente riferibile a plasmacitoma extramedullare. Si rende necessaria stadiazione clinica accurata, tesa a stabilire eventuali coinvolgimenti anatomici ulteriori, con particolare riferimento alle basi ossee colonnari, craniche od appendicolari, al midollo ematopoietico, al parenchima epatico e linfonodale, alla valutazione di alterazioni a carico della concentrazione delle proteine plasmatiche e del tracciato elettroforetico ed a eventuali stati di proteinuria. E in effetti il tracciato elettoforetico individua un picco mono-oligoclonale nella frazione beta delle immunoglobuline.




mercoledì 2 dicembre 2015

casi clinici giorno 2 dicembre 2015

Uotisiordiagnosis. L'immagine individua i caratteri di un carcinoma transizionale. le alterazioni sono troppo marcate per una forma iperplastica o displastica e soprattutto non si rilevano segni di infiammazione che ne possano motivare l'insorgenza. Avrete sicuramente notato anche gli aspetti di metaplasia ghiandolare, rappresentati dai globuli citoplasmatici acromatici.


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Caso 1: cane, razza Bassotto, sesso M, età 8 anni. Insorgenza acuta di vomito. Quadro relativo a danno epatico acuto con insufficienza d’organo.

Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi epatocitari interessati da fenomeni di necrosi coagulativa multifocale, cui si associa infiltrato flogistico di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato, linfocitario e macrofagico, in attività di fagocitosi di detrito basofilo e di eritrofagocitosi. La necrosi è evidenziata dalla coartazione del citoplasma e dal nucleo che assume aspetto picnotico.

Il quadro citologico individua fenomeni di necrosi epatocellulare con flogosi mista. Le cause, associate anche all’insorgenza acuta, potrebbero essere su base soprattutto tossica o tossinfettiva. Consiglierei approfondimenti di tipo istopatologico in caso di mancato rientro della sintomatologia.




Caso 2: cane, razza Pastore belga, sesso M, età 15 anni. Neoformazione in regione del gomito.

Esfoliano, su fondo ematico, elementi fusocellulari a citoplasma debolmente basofilo, frequentemente microglobulare, contenente nucleo rotondo od ovoide a cromatina irregolare, nucleolato, organizzati in lembi discoesi, dalla cui periferia si distaccano in forma singola, talora manifestando bi-multinucleazione.

Quadro citologico di neoplasia mesenchimale maligna, riferibile a sarcoma dei tessuti molli. Le cellule binucleate e multinucleate, con i microglobuli acromatici citoplasmatici sono molto suggestive di sarcoma a derivazione perivascolare: mi sbilancerei ad ipotizzare un miopericitoma.




Caso 3: cane, razza Pastore tedesco, sesso F, età 8 anni. Epato-splenomegalia con sindrome nefrosica.

Fegato: accanto ad epatociti a citoplasma basofilo, finemente reticolato, talora contenente microglobuli acromatici di aspetto lipidico, organizzati in lembi coesi bidimensionali, si rileva la presenza di numerosissimi elementi linfoidi polimorfi, associati a cellule numerose di medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo, frequentemente contenente microglobuli acromatici, recanti nucleo rotondo, ovoide, clivato o lobulato, frequentemente multiplo, a cromatina grossolana macronucleolato.

Il quadro citologico individua la localizzazione epatica di neoplasia rotondocellulare maligna, morfologicamente riferibile ad origine istiocitaria. Consigliata stadiazione clinica accurata ed approfondimenti di tipo immunocitochimico, tesi ad escludere derivazioni linfoidi o da altro citotipo primario.



mercoledì 25 novembre 2015

casi citologici giorno 25 novembre 2015

Uotisiordiagnosis. Molto bravi i miei citonauti, che hanno individuato la diagnosi corretta di polipo tubarico; questa diagnosi si basa sul rilevamento di cellule apicalmente ciliate, che delimitano la lesione e che derivano dall'epitelio rinofaringeo, da cui la lesione insorge.
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Caso 1: gatto, Europeo, sesso M, età 5 anni. Disoressia da due settimane, massa sottocutanea in regione retro scapolare. Eseguita FNCS.

Esfoliazione, su fondo detritico, di elementi rotondocellulari di medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo, talora contenente microglobuli acromatici, recanti nucleo rotondeggiante a cromatina grossolana macronucleolato, in attività mitotica sporadica, interessati da fenomeni di ressi citoplasmatica e disgregazione nucleare. In associazione si rileva la presenza di elementi macrofagici in attività di fagocitosi di elementi protozoari a citoplasma allungato e piccolo nucleo ovoide, morfologicamente riferibili ad agenti del genere Toxoplasma spp o Neospora spp., presenti anche singoli dispersi sul fondo dell’allestimento.

Il quadro individua i caratteri relativi ad una neoplasia rotondocellulare maligna, mofologicamente riferibile a linfoma a grandi cellule oppure riferibile ad origine istiocitaria. La presenza di agenti protozoari potrebbe rappresentare gli esiti di infezioni secondarie conseguenti a stati immunosoppressivi indotti dalla neoplasia. Troppo audace immaginare un ruolo causale di Toxo nell’insorgenza del linfoma…  Consiglierei stadiazione clinica accurata, comprensiva di valutazioni relative allo stato sierologico del soggetto nei confronti delle malattie retro virali, che potrebbe chiarire sia uno stato di immunosoppressione preesistente che una causa di induzione neoplastica.




Caso 2: cane, Galgo, sesso F, età 9 anni. Massa tiroidea. Eseguita FNCS

Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi epiteliali a citoplasma rotondeggiante o cuboidale, indistinto, variabilmente espanso dall'accumulo citoplasmatico di materiale eosinofilo in microglobuli irregolari, recanti nucleo rotondo modicamente dismetrico, a cromatina irregolare, organizzati in lembi discoesi bi-tridimensionali, nel cui contesto manifestano disposizione microacinare occasionale ed alla cui periferia si distaccano sotto forma di nuclei nudi dispersi.

Quadro citologico di neoplasia epiteliale di origine endocrina, di presumibile derivazione tiroidea; niente di che dal punto di vista diagnostico se non per il fatto che i caratteri citoplasmatici lo renderebbero morfologicamente riferibile a un carcinoma tiroideo a cellule ossifile; sarebbe necessaria una conferma con un’indagine con microscopia elettronica, che identificherebbe l’accumulo citoplasmatico di mitocondri, citologicamente traducibile nella presenza del materiale eosinofilo descritto. 


mercoledì 18 novembre 2015

casi citologici giorno 18 novembre 2015

Uotisiordiagnosis. Risultati moooolto dicordanti questa volta, vuol dire difformità di vedute e quindi spunti di discussione. La diagnosi corretta è: processo infiammatorio macrofagico a carico del pannicolo adiposo, o pannicolite macrofagica. Le cellule rappresentate sono in realtà macrofagi, riconoscibili per il polimorfismo, il nucleo ovoide eccentrico e l'attività di lipofagocitosi frequente. Inganna l'aggregazione e la modesta dismetria nucleare, ma sono aspetti compatibili con un'origine macrofagica. 

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Caso 1: gatto, Europeo, sesso F, età 15 anni. Nodulo sottocutaneo in regione ventrale del collo. Eseguita FNCS.

Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi epiteliali a citoplasma rotondeggiante indistinto, debolmente basofilo, frequentemente contenente materiale basofilo microglobulare, a mio giudizio riferibile a tireoglobulina; gli elementi cellulari contengono nucleo rotondo a cromatina irregolarmente granulare nucleo lato e sono organizzati in lembi coesi bi-tridimensionali, con aspetto di tipo honeycomb, che si organizzano frequentemente attorno alla deposizione di materiale denso basofilo in zolle voluminose compatte, riferibile a colloide.

Il quadro individua i caratteri relativi ad una proliferazione epiteliale benigna di natura endocrina, di rogine verosimilmente tiroidea, morfologicamente riferibile ad iperplasia nodulare o ad adenoma tiroideo. La benignità della lesione mi viene suggerita dalla ottima differenziazione cellulare, rappresentata dai microglobuli citoplasmatici e dall’associazione con il materiale colloidale abbondante. In ogni caso sarebbe consigliabile la stadiazione clinica, comprensiva di valutazioni inerenti le dimensioni della lesione, eventuali coinvolgimenti del parenchima tiroideo circostante e di strutture anatomiche adiacenti e di possibili stati di ipertiroidismo.





Caso 2: cane, razza meticcio, sesso M, età 16 anni. Ingrandimento surrenalico. Eseguita FNCS.

Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi epiteliali a citoplasma rotondeggiante indistinto, debolmente eosinofilo, contenente nucleo rotondeggiante lievemente dismetrico, a cromatina irregolarmente granulare, organizzati in lembi bidimensionali discoesi, circondati da numerosissimi nuclei nudi.

Il quadro individua i caratteri relativi ad una proliferazione epiteliale, con lievi caratteri di atipia, di presumibile origine surrenalica midollare, morfologicamente riferibile a feocromocitoma. La caratteristica distintiva da una neoplasia corticale surrenalica è l’assenza di globuli citoplasmatici acromatici e la presenza di numerosi nuclei nudi. Consigliati approfondimenti clinici e conferma tramite indagine istopatologica.



mercoledì 11 novembre 2015

casi citologici giorno 11 novembre 2015

Uotisiordiagnosis. Moooolto bravi tutti! I segni morfologici in un versamento di emorragia recentissima sono rappresentati, nel quadro proposto, dalla presenza di piastrine tra gli eritrociti; questi elementi scompaiono da un versamento emorragico in tempi molto brevi, sia per il loro utilizzo nel coagulo che per rimozione macrofagica.


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Caso 1: cane, Pinscher, sesso M, età 10 anni. Numerosi noduli cutanei insorti in pochi giorni. Il cane è in terapia con ciclosporina per forma di artropatia immunomediata.

Esfoliazione, su fondo modicamente ematico, di numerosissimi elementi fusocellulari a citoplasma debolmente basofilo, occasionalmente contenente microglobuli acromatici, organizzati in fasci irregolarmente discoesi, prevalentemente lineari, immersi nel contesto di materiale globulare acromatico di aspetto lipidico ed associati a numerosi elementi infiammatori di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato e di tipo macrofagico, in attività di lipofagocitosi frequente.

Ecco uno dei dilemmi epocali del citologo, ben rappresentato dalla difficoltà di diagnosticare tra un processo fibroplasico conseguente a flogosi ed un sarcoma con flogosi secondaria. Dal mio punto di vista il quadro citologico esprime una flogosi mista con aspetti di coinvolgimento del pannicolo adiposo e fenomeni di fibroplasia reattiva. In questi casi preferisco l’emissione di una diagnosi falsa negativa ad una falsa positiva. Per l’emissione diagnostica associo il quadro morfologico di atipie moderate e flogosi abbondante con la progressione clinica (rapido sviluppo di noduli multipli e terapia concomitante). Ovviamente i rilievi non mi permettono di escludere con certezza un processo neoplastico mesenchimale in progressione di sviluppo e consiglierei pertanto l'esecuzione di stadiazione (ricerca di eventuali neoplasie mesenchimali primarie, eventuali alterazioni a carico del metabolismo dei trigliceridi che possano motivare una pannicolite), follow-up continuativo e di approfondimenti di tipo istopatologico.



mercoledì 4 novembre 2015

casi citologici giorno 4 novembre 2015

Uotisiordiagnosis. Mai come stavolta la platea si è suddivisa e dispersa nella diagnosi, tutte e quattro le opzioni sono state votate in percentuale diversa. Allora, le mie considerazioni sono queste e non hanno valore definitivo, ma solo indicativo: la presenza di cellule epatoidi mature, in aggregato bidimensionale, circondate ed attraversate da filiere di numerose cellule cuboidali di riserva sposta una possibile natura iperplastica o neoplastica benigna (adenoma) verso forme meno differenziate; non vedo caratteri di atipia concreti (carcinoma) e conseguentemente se dovessi scegliere una diagnosi opterei per un epitelioma epatoide. Benvenute ed attese tutte le vostre considerazioni di dissenso!


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Caso 1: cane, Golden retriever, sesso M, età 8 anni. Versamento pericardico. Sospetto clinico di emangiosarcoma. PS: 1027: TP: 4.1 g/dl, conta cellulare: 11.600/mcL.

Esfoliazione e sedimentazione, su fondo abbondantemente ematico, di elementi infiammatori di tipo granulocitario eosinofilico e macrofagico, in attività di eritrofagocitosi sporadica, tra i quali si rileva un numero elelvato di microfilarie del genere Dirofilaria spp., associati a numerose cellule mesoteliali reattive, disperse singolarmente.

Il quadro è essudatizio, con aspetti emorragici; ho qualche dubbio sul processo patogenetico in atto, ma credo che la presenza di microfilarie, espressione di una filariosi cardiopolmonare, sia secondario ad un evento emorragico intracavitario e non causa primaria. I rilievi non escludono quindi la possibilità di un emangiosarcoma come da sospetto clinico e si consigliano approfondimenti di tipo stadiativo. Mi piacerebbe molto se qualche citonauta mi proponesse una patogenesi alternativa che preveda l'arrivo di microfilarie nel liquido di versamento pericardico!!



Caso 2: cane, razza Pastore tedesco, sesso M, età 7 anni. Lesione erosiva dei turbinati. Prelievo del materiale in sede chirurgica.

Esfoliazione di abbondantissimo materiale detritico di aspetto necrotico, nel cui contesto si rileva la presenza di strutture fungine rappresentate da ife diafane, lineari o con ramificazioni a 45 gradi, talora settate, circondate da modesta componente infiammatoria di tipo granulocitario neutrofilico e macrofagico.

Quadro citologico di rinite micotica. In diagnosi differenziale sarebbe corretto porre una rinite micotica da Aspergiulls spp o da Penicillium spp., per la cui differenziazione sarebbero necessari approfondimenti di tipo sierologico, colturale o biologico-molecolare.


mercoledì 28 ottobre 2015

casi citologici giorno 28 ottobre 2015

Uotisiordiagnosis. Tutti bravissimi, l'emorragia è il processo in atto che possiamo confermare dal quadro presentato, espresso dall'attività di eritro e siderofagocitosi operata dai macrofagi.

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Caso 1: gatto , Europeo, sesso M, età 6 mesi. Linfoadenomegalia addominale; FeLV positivo. Eseguita FNCS.

Esfoliazione, su fondo modicamente ematico e detritico, di elementi rotondocellulari di medie-grandi dimensioni, ad ampio citoplasma debolmente basofilo, talora contenente microglobuli eosinofili e recante nucleo rotondo od ovoide, talora clivato, a cromatina irregolare. Gli elementi descritti manifestano frequente attività di leucofagocitosi e si associano a linfociti maturi od in maturazione, a macrofagi occasionali ed a rari granulociti neutrofili segmentati.

Il quadro citologico mi lascia dei dubbi; a mio giudizio la prevalenza delle cellule individua i caratteri di una neoplasia rotondocellulare maligna, di cui morfologicamente attribuirei il citotipo di origine a quello di una neoplasia istiocitaria maligna. Si consideri, in diagnosi differenziale, la possibilità di altro citotipo, per la cui differenziazione sarebbe necessaria l'indagine immunofenotipica e da cui frequentemente arrivano sorprese, che a volte sono addirittura in contrasto con i dati morfologici. Ricordo un caso analogo (cercate nei casi del giorno 27 maggio 2015), dove i macrofagi in eritrofagocitosi di un gatto con IMHA erano simili e che, malgrado le caratteristiche morfologiche di atipia, le lesioni erano rientrate con la terapia. Consiglierei nel contempo stadiazione clinica accurata e un bel follow-up, che secondo me è la maniera migliore per stabilire se la componente descritta sia maligna o reattiva.




Caso 3: cane, meticcio, sesso FOH, età 9 anni, edema diffuso al tronco e al padiglione auricolare. Presenza di neoformazione splenica. Eseguita FNCS.

Esfoliano elementi linfoidi polimorfi, dominati da linfociti maturi od in maturazione, circondati da numerosissime plasmacellule, da granulociti neutrofili ed eosinofili; a dispetto di questo quadro reattivo e infiammatorio in uno degli allestimenti si rileva la presenza di cellule rotondeggianti a citoplasma debolmente basofilo, contenente nucleo rotondo od ovoide dismetrico, talora clivato, a cromatina irregolare, talora nucleolato: quest'ultimi elementi sono dispersi singolarmente od aggregati in lembi discoesi, attraversati da fasci di cellule fusate, talora da brevi assi vascolari, nel cui contesto manifestano attività sporadica di leucofagocitosi.

Il quadro individua i caratteri di una proliferazione mista, entro cui, oltre alla componente linfoplasmacellulare, spicca la presenza di elementi isitocitari con aspetti di atipia. Il quadro potrebbe esprimere il campionamento di una neoplasia istiocitaria maligna in contesto di iperplasia reattiva oppure di un nodulo fibroistiocitario, condizione di origine controversa e potenziale di malignità dubbio (alcuni autori ne negano l’esistenza) di cui si consiglia stadiazione clinica accurata ed approfondimenti di tipo istopatologico.




mercoledì 21 ottobre 2015

casi citologici giorno 21 ottobre 2015

Uotisiordiagnosis. Citonauti, la diagnosi corretta è displasia epiteliale; purtroppo questa condizione inganna i citologici più sgamati e andrebbe evitata sempre, a meno di evidenze marchiane, la diagnosi di carcinoma squamocellulare ogni volta che alterazioni citocariologiche modeste si presentano in contesto fortemente flogistico.
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Caso 1: gatto, Europeo, sesso F, età 13 anni. Zoppia di III^ grado arto ant sx. Tumefazione a livello di articolazione del gomito sx; all'esame radiografico si evidenzia un processo infiammatorio a carico della articolazione della stessa e margini del periostio irregolari rispetto al contro laterale. Eseguita FNCS.

I campioni si caratterizzano per l'esfoliazione, su fondo ematico e detritico, di elementi fusocellulari a citoplasma debolmente basofilo e nucleo ovoide modicamente dismetrico, a cromatina grossolana, nucleolato, dispersi singolarmente od aggregati in piccoli gruppi immersi nel contesto di materiale fibrillare eosinofilo denso. In diretta associazione si rileva la presenza di lembi di elementi di aspetto epiteliale, a citoplasma indistinto, cuboidale, fusato o colonnare, basofilo, contenente microgranuli basofili e nucleo rotondo od ovoide modicamente dismetrico a cromatina irregolare, nucleolato, organizzati in aggregati coesi bi-tridimensionali. La cellularità prevalente si associa a numerose zolle basofile, costituite da miociti striati, talora scompaginati da cellule di aspetto epiteliale, ed a numerose strutture capillari lineari o ramificate, talora intrecciate, immerse nel contesto di materiale eosinofilo denso o fibrillare.




Il quadro individua i caratteri relativi ad una neoplasia mesenchimale maligna, con coinvolgimento della base muscolare regionale. Il carattere bifasico della popolazione neoplastica descritta potrebbe suggerire la presenza di un sarcoma sinoviale, ma sono necessari approfondimenti di tipo istopatologico ed immunositochimico per conferma dell'istotipo ipotizzato. La lesione è dotata di capacità di infiltrazione locoregionale; qualora confermato, il sarcoma sinoviale è inoltre in grado di sviluppare estensioni metastatiche splancniche, da sottoporre a follow-up continuativo.


Caso 2: cane, meticcio, sesso F, età 4 anni. Neoformazione in regione sopraorbitale dell'occhio sinistro. Eseguita FNCS.

Esfoliazione, su fondo lievemente ematico e detritico, di elementi a citoplasma rotondeggiante indistinto, a bordi evanescenti, debolmente basofilo, occasionalmente contenente materiale eosinofilo in piccole zolle irregolari, recante nucleo rotondo od ovoide, modicamente dismetrico, a cromatina grossolana, occasionalmente nucleolato. Gli elementi descritti si aggregano in lembi discoesi bi-tridimensionali o si disperdono singolarmente, manifestando ressi citoplasmatica e disgregazione del nucleo.

Uno dei quadri più bizzarri e d interpretazione difficile che mi siano mai capitati. Giuro che brancolo nel buio e che se qualcuno vuole aggiungere opinioni personali sono ben accette e in ogni caso costruttive alla soluzione del caso. Il quadro individua secondo me i caratteri relativi ad una neoplasia di presumibile origine epiteliale, con modesti aspetti di atipia. I rilievi potrebbero suggerire una neoplasia endocrina, quale un tumore a cellule di Merkel, oppure una neoplasia epiteliale di altra derivazione. Consigliata stadiazione clinica, tesa a stabilire l'estensione della lesione ed approfondimenti di tipo istopatologico.





Caso 3: gatto, Europeo, sesso FOH, età 18 anni. Noduli epatici multipli.

Esfoliazione, su fondo detritico, di epatociti sporadici a citoplasma dilatato da materiale acromatico e da granuli di pigmento di aspetto lipofuscinico, organizzati in piccoli lembi coesi bidimensionali, circondati da numerosissimi elemenit epiteliali a scarso citoplasma debolmente basofilo, contenente talora microglobuli acromatici e recanti nucleo rotondo dismetrico, a cromatina grossolana talora nucleolato. Gli elementi descritti sono organizzati in lembi discoesi bi-tridimensionali, nel cui contesto manifestano disposizione in filiere od in strutture microacinari, occasionalmente contenenti materiale eosinofilo denso eosinofilo.

Quadro citologico relativo alla localizzazione epatica di neoplasia epiteliale maligna; i rilievi individuano la possibilità, in prima istanza, di un colangiocarcinoma, ma si consiglia di escludere, tramite stadiazione clinica accurata, la possibilità dell'estensione metastatica di un carcinoma a primitività extraepatica, tra le cui origini si consiglia di indagare soprattutto la sede intestinale, pancreatica o renale.