mercoledì 29 aprile 2015

casi citologici giorno 29 aprile 2015

Uotisiourdiagnosis? Amici citonauti, ricordate il caso del cane, Chow-Chow, 4 mesi, M con malessere generalizzato ??? Quello per il quale alcuni di voi hanno ipotizzato la presenza di Paramyxovirus del cimurro nei neutrofili?? Ebbene, ho i risultati della PCR: positivo per Paramyxovirus del cimurro!!! Bra-vis-si-miiiii, soprattutto il Pino, che ha sostenuto la sua opinione con convinzione. Io non ci credevo, pensavo ad altro, ad una malattia da accumulo, mi sono sbagliato e sono contento che mi avete indotto a fare questa ricerca, perchè ho imparato molto, soprattutto che il cimurro può presentarsi anche in forme bizzarre. Per cui: grazie!!!





Caso 1: cane, Golden retriever, sesso M, età 7 anni. Presente rialzo termico, disoressia, vomito, urine color caffè, aumento enzimi epatici e bilirubina, leucocitosi, proteinuria, aspetto disomogeneo parenchima epatico. Eseguita FNCS del parenchima epatico
Esfoliano, su fondo ematico, elementi epiteliali a citoplasma rotondeggiante, variabilmente basofilo, contenente microglobuli acromatici di calibro variabile, recanti nucleo rotondeggiante dismetrico, a cromatina irregolarmente grossolana, nucleolato. Gli elementi descritti sono organizzati in lembi discoesi bi-tridimensionali, nel cui contesto esibiscono sporadica disposizione in brevi palizzate ed in figure microacinari. In associazione si rileva la presenza di epatociti, a citoplasma dilatato dall'accumulo di materiale acromatico microglobular e di pigmento lipofuscinico, organizzati in lembi coesi bidimensionali e cellule infiammatorie di tipo granulocitario neutrofilico disperse, frequentemente imbrigliate nel contesto di materiale fibrinoso.
Quadro citologico di neoplasia epiteliale maligna con caratteri ghiandolari. Penserei soprattutto alla possibilità di un colangiocarcinoma, ma ricordo che i caratteri di questa neoplasia primaria delle vie biliari deve essere sempre messa in diagnosi differenziale con l'estensione metastatica epatica di una neoplasia epiteliale maligna a primitività da stabilire con approfondimenti di tipo clinico e strumentale e che potrebbe essere di provenienza pancreatica, intestinale, renale, prostatica.





Caso 2: cane, Pastore tedesco, sesso M, età 9 anni. massa presente sulla regione carpica da circa un anno, multinodulare, con ulcere ricorrenti.
Esfoliano, su fondo ematico, elementi epiteliali con caratteri morfologici riferibili a cellule sebacee, costituite da citoplasma rotondeggiante, dilatato da globuli acromatici e nucleo rotondo ipercomratico,organizzate in lembi tridimensionali, a cellule apocrine, rappresentate da elementi a citoplasma colonnare basofilo, contenente microglobuli basofilo e nucleo rotondo a cromatina compatta, disposte in palizzate od in lembi coesi bidimensionali ed a cellule cheratinizzate anucleate disperse. Uno degli allestimenti si caratterizza per l'esfoliazione di elementi infiammatori di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato e di tipo macrofagico, dispersi singolarmente od aggregati in piccoli lembi epitelioidi, talora in attività di leucofagocitosi, concentrati attorno a cellule epiteliali apocrine o cheratinizzate disperse.

Quando vedo la commistione di elementi epiteliali provenienti da tutte le linee annessiali, cioè cheratina, cellule sebacee e cellule apocrine, la prima cosa che mi viene in mente è un amatoma annessiale, comune condizione non neoplastica, la definirei displastica, che può mimamre clinicamente una neoplasia. È una lesione caratterizzata dalla dilatazione di follicoli per accumulo di cheratina e per la connessione con le componenti ghiandolari. Qualora le strutture vadano incontro a ressi profonda ecco intervenire la flogosi, a volte copiosa o addirittura preponderante nei campioni.




mercoledì 22 aprile 2015

casi citologici giorno 22 aprile 2015

Caso 1: cane, razza Rottweiler, sesso F, età 2 anni. Da un mese momenti di normale attività con momenti di abbattimento. Ieri portata in visita per una neoformazione a carico della coscia sinistra. Alla visita durante la palpazione si rileva la presenza di una massa tondeggiante mobile craniale alla vescica. Si esegue ecografia, rilevando una massa addominale cranialmente alla vescica tondeggiante di 5,5cm di diametro con ecostruttura irregolare, ecogenicità mista e margini ben visibili. Tale massa non prende contatto con nessun organo è mobile e si trova appena cranialmente alla vescica e caudalmente alla coda della milza. Sono presenti anche lesioni spleniche di 2 cm circa con anello periferico iperecogeno e core ipoecogeno.

Massa coscia: esfoliano, su fondo ematico, sporadici elementi a citoplasma fusato, caudato o stellato, variabilmente basofilo, contenente globuli acromatici di calibro variabile, dispersi singolarmente, organizzati in piccoli lembi discoesi bidimensionali od immersi nel contesto di materiale denso eosinofilo, circondati da materiale di aspetto fibrinoso, nel cui contesto risultano imbrigliati leucociti dispersi.
Massa craniale alla vescica: esfoliano numerosi elementi a citoplasma rotondeggiante, caudato, fusato o stellato, frequentemente contenente globuli acromatici di calibro variabile, che tendono a spiazzare e deformare il nucleo eccentrico, rotondeggiante od ovoide, a cromatina grossolana, talora nucleolato. Gli elementi descritti, che riferirei morfologicamente a cellule neoplastiche di origine adiposa, sono organizzati in lembi discoesi bi-tridimensionali, immersi nel contesto frequente di materiale denso eosinofilo, cui si associa la presenza di elementi infiammatori dispersi.
Noduli splenici: campioni prevalentemente ematici, focalmente popolati da elementi a citoplasma caudato, fusato, sporadicamente stellato, debolmente basofilo, contenente nucleo ovoide a cromatina irregolare, organizzati in piccoli aggregati discoesi o dispersi singolarmente.

Il quadro individua la localizzazione addominale, cutanea e splenica di una neoplasia mesenchimale maligna con aspetti di differenziazione adiposa; la definirei senza mezzi termini un liposarcoma. La condizione impone completamento della stadiazione, allo scopo di stabilire possibili ulteriori estensioni metastatiche, che in questo tipo di neoplasia sono davvero inusuali; ricordiamo però che il cane è molto giovane e la possibilità di metastasi per un sarcoma molto più elevate. Siccome mi è già capitato in passato di vedere metastasi disperse di sarcomi in cani giovani, c'è qualcuno che sa dare una spiegazione di questo fenomeno?






Caso 2: gatto, razza Europeo, sesso M, età 15 anni; paziente con stertore inspiratorio, esoftalmo e scolo nasale bilaterale, massa nasale evidente in TC.

Esfoliano abbondantemente, su fondo lievemente detritico, elementi epiteliali a scarso citoplasma indistinto, debolmente basofilo, talora finemente granulare, contenente nucleo rotondo dismetrico, a cromatina irregolarmente zollata, frequentemente nucleolato, organizzati in lembi discoesi bi-tridimensionali, nel cui contesto si rilevano frequenti disposizioni di aspetto microacinare e disposizioni in breve filiera. Gli aggregati neoplastici risultano frequentemente attraversati, talora interconnessi da assi vascolari lineari o ramificati, a ridosso dei quali si rilevano sporadici elementi infiammatori di tipo granulocitario neutrofilico e macrofagico.


Il quadro citologico individua i caratteri di una neoplasia epiteliale maligna, la cui interpretazione mi lascia qualche dubbio: il fondo pulito, i caratteri di atipia modesti, le disposizioni perivascolari e la formazione di microacini potrebbero deporre per un neuroblastoma olfattorio, che comunque è una neoplasia rara e localizzata nei segmenti caudali del naso, a ridosso della lamina cribrosa dell’etmoide. Qui non mi viene descritta la sede anatomica e i caratteri potrebbero anche essere tranquillamente ascrivibili sia ad un adenocarcinoma nasale, che ad un carcinoma transizionale. L’esame istologico su frammento bioptico mi dice adenocarcinoma e io ripongo nel cassetto le mie elucubrazioni sul neuroblastoma olfattorio!




mercoledì 8 aprile 2015

casi giorno 8 aprile 2015

ATTENZIONE: la prossima settimana sono impegnato ad un corso, il CRAMPO salta per una settimana e vi ridà appuntamento a mercoledi 22 aprile!!!

Lo sanno tutti che i linfomi non mi piacciono, ma guardate un pò questi due casi.... bislacchi nelle modalità di presentazione e almeno non monotoni come tutti gli altri!!!

Caso 1: cane, razza Golden retriever, sesso F, età 8 anni. Lesione cutanea, che si presenta come placca sottocutanea di 9x4 cm con ispessimento di 1,5 cm e arrossamento cutaneo, la lesione appare aumentata di dimensioni rispetto ad una settimana fa, il paziente ha subito sei mesi fa l'asportazione di mastocitomi cutanei e adesso e' in terapia con inibitori delle tirosinkinasi.

Ad un primo esame il campione sembra essere costituito da un fondo diffusamente ingombrato da materiale lipidico sotto forma di gocciole acromatiche rotondeggianti di calibro variabile, talora da adipociti in aggregato, come si osserva frequentemente in corso di flogosi che coinvolge il pannicolo adiposo. Ad un esame ravvicinato invece si osservano  elementi rotondocellulari di medie-grandi dimensioni, a citoplasma variabilmente basofilo e nucleo rotondeggiante, indentato o lobulato, a cromatina irregolare, nucleolato. Gli elementi descritti, frequentemente interessati da fenomeni di ressi citoplasmatica e disgregazione nucleare, si disperdono singolarmente e si associano a rari linfociti maturi, a granulociti neutrofili segmentati ed a macrofagi, in attività di lipofagocitosi.

Il quadro individua conseguentemente i caratteri relativi ad un disordine linfoproliferativo, morfologicamente riferibile a linfoma a grandi cellule, con diffuso coinvolgimento del pannicolo adiposo. La diagnosi, malgrado l’analisi abbia dato del filo da torcere ai patologi, è stata confermata istologicamente e su base immunoistochimica: il sospetto è stato soprattutto inerente la possibilità di un processo flogistico linfocitario a carico del pannicolo adiposo. A mio giudizio l’esame citologico ha un punto a suo favore rispetto all’esame istologico, ossia quello di consentire un’analisi morfologica più raffinata dei caratteri cellulari e, in un caso come questo, di rilevare le sfumature di atipia nucleare, meno ovvie in istologia.





Caso 2: cane, razza Boxer, sesso F, età 14 anni. Noduli sottocutanei ulcerati multipli diffusi sul corpo insorti da circa un mese. Presenza di placca infiltrante ispessita con nodulo adiacente localizzati entrambi sulla superficie mucosa della guancia. Eseguita FNA della lesione.

Esfoliano, su fondo ematico, elementi rotondocellulari di aspetto linfoide, rappresentati da cellule di piccole-medie dimensioni, a citoplasma di ampiezza variabile, debolmente basofilo e nucleo rotondeggiante a cromatina grossolana, occasionalmente nucleolato.  Si rileva la commistione degli elementi descritti con linfociti maturi od in maturazione, granulociti neutrofili segmentati e cellule di aspetto istiocitario/macrofagico, frequentemente con aspetto gigante multinucleato.

Non ho molti dubbi sul fatto che il quadro individui i caratteri relativi ad un linfoma cutaneo; ho dubbi invece sul ruolo della componente infiammatoria mista associata, presente in alcuni campioni, che potrebbero esprimere fenomeni infiammatori secondari oppure stimolazioni chemiotattiche indotte dalla cellule neoplastiche. Altre ipotesi?




mercoledì 1 aprile 2015

casi citologici giorno 1 aprile 2015

Amici citonauti, giuro che i casi di oggi non sono pesci di aprile, sono casini irrisolti di cui mi sgravo la coscienza somministrandoveli in dose massiccia; quando si dice che la citologia non è punto di arrivo diagnostico, ma punto di partenza...


Caso 1: cane, razza meticcio, sesso M, età 2 anni. Ingrossamento di 4 linfonodi (sottomandibolare + popliteo). Linfonodi soprascapolari ancora nella norma. Insorgenza improvvisa da 2 sett. L'animale non manifesta nessun altro sintomo. FNA dei linfonodi.

Esfoliano, su fondo modicamente ematico, diffusamente detritico proteinaceo, elementi linfoidi polimorfi, dominati da linfociti maturi od in maturazione, associati a componente infiammatoria abbondante, rappresentata da granulociti neutrofili, di aspetto segmentato e di tipo macrofagico. La componente flogistica si organizza frequentemente in aggregati di aspetto epitelioide, nel cui contesto i macrofagi si concentrano attorno a strutture di aspetto cristallino, ovoide o lanceolato, rifrangente, coinvolgendoli anche in attività di fagocitosi.

Battezzerei il quadro citologico come un processo di linfoadenite piogranulomatosa. I rilievi relativi alla fagocitosi di materiale cristallino non identificabile potrebbero conseguire alla presenza, nei distretti cutanei drenati, oppure a provenienza sistemica, di materiale estraneo di origine ignota; non ho ipotesi plausibili, potrebbe trattarsi di materiale ambientale (pavimenti su cui cammina il cane o in cui mette il muso??)… ; parlando durante la presentazione del caso è stato ipotizzato che potesse trattarsi di corpi di Russell con aspetto inusuale (tra l’altro previsto e noto da altri casi già visti o pubblicati), ma mi sembra improbabile che non ci siano plasmacellule e che nella maggior parte dei casi siano dispersi liberamente… aspetto le vostre impressioni!!






Caso 2: furetto, razza Marshall, sesso F, età 5 anni. Sospetto linfoma mediastinico. All'esame ecografico si riscontra neoformazione disomogenea nel mediastino craniale e lesioni pleuriche multiple. FNA della massa mediastinica.

Esfoliano, su fondo ematico, elementi linfoidi prevalentemente polimorfi, dominati da piccoli linfociti maturi od in maturazione e plasmacellule sporadiche, associati a numerosi elementi macrofagici, a citoplasma unfiormemente basofilo, contenente nucleo rotondeggiante od ovoide, frequentemente clivato, dispersi singolarmente od organizzati in aggregati di aspetto epitelioide. La componente macrofagica manifesta attività di fagocitosi di elementi di aspetto batterico, a citoplasma filamentoso, frequentemente ramificato, a cromatismo debolmente eosinofilo, talora a protoplasma segmentato. Gli stessi elementi sono talora a sede extracitoplasmatica circondati da accumulo macrofagico.


Il quadro citologico individua la localizzazione in sede linfonodale mediastinica di un processo infiammatorio granulomatoso, conseguente ad un'infezione da batteri filamentosi, presumibilmente riferibili ad agenti della famiglia delle Actinomycetaceae. Approfondimenti di tipo colturale o biologico-molecolare per tipizzazione dell'agente eziologico descritto sarebbero benvenuti. Trovo bizzarra la presentazione relativa ad una flogosi prettamente granulomatosa, ma forse qualcuno ha già esperienze di casi simili? Ma quanto fighi sono i furetti che hanno sempre questi agenti eziologici che farebbero la felicità di Tolkien, in un capitolo del Signore degli Anelli??