mercoledì 19 agosto 2015

casi citologici giorno 19 agosto 2015

Buongiorno a tutti. Inizio questa tornata informandovi che sarò assente fino a mercoledi 16 settembre e che il blog non verrà conseguentemente aggiornato. Senza creare falsi aloni di mistero, vi comunico felicemente che attraverserò l'Italia in bicicletta, da Brescia a Trapani... se qualcuno volesse conoscere gli spostamenti in tempo reale, farsi trovare sul percorso con dei secchi di acqua od offrirmi un Gatorade freddo, agitato, non mescolato, può seguirmi sulla pagina facebook col mio nome!!

Uotisiordiagnosis. La risposta corretta è "emosiderina" Si riconosce per l'aspetto brunastro e non nero come invece è il pigmento antracotico; in questo caso la sua presenza individua un evento emorragico a carico delle vie aeree, che nel cavallo potrebbe esprimere una forma di EIPH (exercise induced pulmonary hemorragia).





Caso 1; cane, razza Meticcio, sesso F, età 11 anni; noduli epatici multipli, alterazioni ecografiche del pancreas, versamento peritoneale: PS: 1027. TP: 4.1 g/dl; TCC: 22.250/mcL.

Il fondo risulta diffusamente ingombrato da materiale proteinaceo denso in zolle compatte e di materiale irregolarmente e grossolanamente granulare, di aspetto verdastro, denso, cui si associa la presenza di sporadici elementi infiammatori di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato e di tipo macrofagico.

Il quadro, indicativo di un essudato con flogosi mista, è suggestivo di coleperitoneo; baso la diagnosi sul colore e la consistenza del materiale verde granulare. Considererei soprattutto esiti infiammatori della rottura delle grandi vie biliari o della colecisti; tra l’altro la presenza di materiale in zolle basofile e in granuli verdi potrebbe esprimere la doppia natura del contenuto della cistifellea, composto da bile e da materiale secretorio. Tra le ipotesi ci potrebbe stare la rottura di una cistifellea affetta da un’iperplasia mucinosa cistica. Invece non rilevo attinenze con la descrizione dei noduli epatici e delle alterazioni pancreatiche, per cui avrebbero senso degli approfondimenti ulteriori allo scopo di rilevare possibili cause primarie, tipo una neoplasia, oppure per escluderne la correlazione, come in caso i noduli fossero espressione di un’iperplasia nodulare benigna. 




Caso 2: cane, razza Boxer, sesso M, età 10 anni. Precedente escissione chirurgica di mastocitoma dall’area tarsale destra; campionamento stadiativo del linfonodo popliteo.

I campioni si caratterizzano per l'esfoliazione, su fondo ematico, di elementi linfoidi polimorfi, dominati da linfociti maturi od in maturazione, blasti e plasmacellule, cui si associano numerosissimi elementi macrofagici in attività frequente e diffusa di eritrosiderofagocitosi. I campioni si caratterizzano inoltre per la presenza di elementi mastocitari a citoplasma variabilmente granulare, contenenti nucleo rotondeggiante a cromatina irregolare, dispersi singolarmente, rilevabili in ragione di circa 1 cellula ogni 3-4 campi/HPF.

Il quadro individua i caratteri relativi ad un'iperplasia reattiva linfonodale con attività di drenaggio di un'area emorragica. Il numero di mastociti rilevato è indicativo di un'estensione metastatica linfonodale della neoplasia primaria descritta in anamnesi; non esistono criteri concreti per stabilire quando un linfonodo sia interessato da metastasi linfonodale di mastocitoma e anzi, in casi borderline, l’interpretazione rimane sempre molto soggettiva. A mio giudizio la presenza di un numero troppo elevato di mastociti, quando i canoni standard considerano la loro presenza sporadica nel linfonodo, l’associazione con gli eosinofili e soprattutto la presenza accertata del mastocitoma primario, sono da accorpare in una diagnosi di metastasi linfonodale. Qual è il vostro approccio invece al problema?




mercoledì 12 agosto 2015

casi citologici giorno 12 agosto 2015

Uotisiordiagnosis. Bravi citonauti: la diagnosi di tumore a cellule di Leydig è pressochè patognomonica se basata sulle architetture perivascolari e sul citoplasma contenente microglobuli acromatici.


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Caso 1: cane, razza Rottweiler, sesso M, età 10 anni. Zoppia arto posteriore sinistro. Alla visita rilevata grave tumefazione dell'anca sinistra , dolente alla palpazione. moderato dimagramento. RX bacino VD arti a rana si evidenzia grave lesione osteolitica dell'osso ischiatico sinistro. Eseguita ago fissione e biopsia.

Esfoliazione abbondante, su fondo ematico, di elementi rotondocellulari, talora caudato o stellati, a citoplasma a profilo frastagliato, talora dotato di protrusioni irregolari, variabilmente basofilo, occasionalmente contenente microglobuli eosinofili, recante nucleo rotondeggiante od ovoide, dismetrico, centrale o paracentrale, a cromatina zollata, macronucleolato, in attività mitotica di aspetto atipico sporadica. Gli elementi descritti, che manifestano attività sporadica di eritrofagocitosi, sono organizzati in aggregati discoesi, occasionalmente attraversati da strands sottili di materiale eosinofilo fibrillare e talora disegnano degli spazi lacunari attraversati da eritrociti; dalla periferia degli aggregati le cellule si distaccano in piccoli gruppi o singolarmente, circondate da numerose cellule giganti multinucleate di aspetto osteoclastico e da modesta componente infiammatoria di tipo macrofagico e granulocitario neutrofilico con aspetto segmentato.

Il quadro citologico di neoplasia mesenchimale maligna potrebbe morfologicamente essere riferibile ad osteosarcoma scarsamente differenziato, ma la mia residente Ilaria Cerchiaro, in sede di discussione, obietta giustamente che l’assenza di eccentricità nucleare e alcune strutture di aspetto lacunare vascolare suggerirebbero una possibile origine endoteliale e quindi una diagnosi di emangiosarcoma a localizzazione ossea . Consiglierei stadiazione clinica accurata, tesa soprattutto a stabilire l'estensione anatomica regionale ed eventuali metastasi a sede soprattutto polmonare, oppure primitività spleniche o cardiache






Caso 2: cane, razza Pastore tedesco, sesso M, età 11 anni. Nodulo enorme, circa 30 cm., in regione della coscia, duro, ulcerato, non dolente, presente da diversi anni.

Esfoliano, su fondo modicamente ematico, elementi sporadici a citoplasma rotondeggiante, caudato, occasionalmente fusato, debolmente basofilo, contenente nucleo rotondo od ovoide modicamente dismetrico a cromatina grossolana, occasionalmente nucleolato, dispersi singolarmente, che più frequentemente si presentano immersi nel contesto di abbondantissimo materiale eosinofilo denso in zolle solide ed in volute irregolari, entro cui manifestano la capacità di maturare con l'aspetto di condrociti singoli dispersi.

Il quadro citologico è quello di una neoplasia mesenchimale, con aspetti di atipia modesta, morfologicamente riferibile a condroma. Mi stupisce soprattutto il fatto che la lesione sia cresciuta in così tanto tempo, cosa che potrebbe deporre per una natura relativamente benigna o scarsamente invasiva, del tutto in linea con la diagnosi morfologica; non vorrei essere però così limitato da escludere la possibilità di un condrosarcoma ben differenziato. Si renderebbe, a mio giudizio, necessaria la stadiazione clinica tramite tecniche di imaging, tese a stabilire il sito anatomico di insorgenza, l'estensione ed i coinvolgimenti anatomici, nonché ad escludere possibili metastasi a sede soprattutto polmonare.


mercoledì 5 agosto 2015

casi citologici giorno 5 agosto 2015

Uotisiordiagnosis. Ottimo citonauti! Il materiale lipidico citologicamente si presenta sotto forma di globuli acromatici a margini rotondi e netti; la sua presenza esprime frequentemente una lisi degli adipociti ed una fuoriuscita di trigliceridi, che si accumulano sotto questo aspetto.



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Caso 1; cane, razza pastore tedesco, sesso F, età 3 anni., fistole cutanee localizzate sopra i cuscinetti plantari degli arti posteriori.

Esfoliano, su fondo modicamente ematico e detritico proteinaceo, elementi infiammatori di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato e di tipo macrofagico, in attività sporadica di leucofagocitosi, singoli od in aggregato di aspetto epitelioide, associati a scarso detrito cheratinico disperso.

Il quadro citologico, di per sé, è quello di flogosi piogranulomatosa, aspecifica, e non sarebbe conclusivo. Sulla base della descrizione segnaletica, anamnestica, clinica e citologica, considereri la possibilità relativa a fistole metatarsali del Pastore tedesco, condizione ad eziologia ignota e presumibilmente su base ereditaria di cui si ipotizza una patogenesi immunomediata coinvolgente il collagene. Si renderebbe necessaria una valutazione dermatologica e una conferma istopatologica.




Caso 2: cane, razza Boxer, sesso M, età 8 anni. Massa prepuziale ed ingrandimento dei linfonodi iliaci.

Massa prepuziale: Esfoliano, su fondo ematico e detritico, elementi rotondocellulari di medie-grandi dimensioni, a scarso citoplasma debolmente basofilo, occasionalmente contenente un quantitativo modesto di microgranuli metacromatici, recanti nucleo rotondo dismetrico, a cromatina grossolana, talora nucleolato. Gli elementi descritti si disperdono singolarmente, subendo ressi citoplasmatica e disgregazione strutturale, associati a rari granulociti eosinofili dispersi.

Linfonodo iliaco: esfoliazione di elemenit linfoidi polimorfi, dominati da linfociti maturi od in maturazione e plasmacellule disperse, associati a numerosi elementi rotondocelulari con caratteri morfologici analoghi a quanto descritto a proposito della massa prepuziale.

Il quadro individua i caratteri relativi ad un mastocitoma cutaneo con aspetti di scarsa differenziazione morfologica ed estensione metastatica a carico dei linfonodi iliaci. Consigliato completamento della stadiazione.