Caso 1: cane, razza meticcio, sesso FOH; età 8 anni. Tumefazione
mascellare sx con neoformazione gengivale ulcerata, stertore inspiratorio; neoformazione
di circa 1,5 cm a superficie ulcerata.
Bel caso, dove esfoliano, su fondo ematico, elementi a
citoplasma rotondeggiante, caudato o fusato, variabilmente basofilo, talora
ingombrato da materiale granulare eosinofilo, recanti nucleo rotondeggiante,
dismetrico, frequentemente eccentrico, a cromatina grossolana, multinucleolato.
Gli elementi descritti si aggregano in lembi discoesi, talora disposti attorno
alla deposizione di materiale eosinofilo denso in piccole zolle compatte o
fibrillari, oppure si disperdono singolarmente sul fondo dell'allestimento.
Sulla base dell’aspetto dei citoplasmi e dell’eccentricità nucleare,
il quadro citologico depone per una neoplasia mesenchimale maligna,
morfologicamente riferibile ad osteosarcoma osteoblastico. È una condizione che
impone stadiazione clinica accurata tesa a rilevare l'estensione della lesione
ed eventuali coinvolgimenti metastatici a sede splancnica, soprattutto
polmonare. Infatti l’esame TC ha evidenziato una distruzione dell’osso
mascellare, con invasone delle cavità nasali e presenza di noduli miliari
polmonari.
Caso: gatto, razza Europeo, sesso M, età 3 mesi.
Linfoadenomegalia generalizzata ed ipertermia scarsamente responsiva alla
terapia antibiotica.
Ed ecco un caso dove è relativamente facile esprimersi sugli
aspetti morfologici, ma molto difficile interpretarli. Esfoliano elementi
linfoidi polimorfi, dominati da piccoli linfociti maturi od in maturazione,
associati a blasti ed a plasmacellule numerose: fin qui niente di che, una “normale”
iperplasia reattiva; il problema è che si associano cellule di aspetto
istiocitario/macrofagico, in attività
sporadica di citofagocitosi, talora con aspetto di cellula gigante
multinucleata, disperse singolarmente od aggregati in gruppi discoesi: questo
dato individua un processo infiammatorio di tipo granulomatoso.
Il quadro citologico è quindi di intensa iperplasia reattiva
linfonodale con linfoadenite granulomatosa. Gli scenari casuali possibili sono
davvero imponderabili, poiché non si rileva morfologicamente la presenza di
agenti eziologici possibili responsabili e perché le ricerche che sarebbero
necessarie per identificarne il tipo dovrebbero spaziare da malattie virali a
batteriche, protozoarie o fungine; consiglierei di indagare soprattutto il
ruolo di Calicivirus, Bartonella spp., Mycobacterium spp., Toxoplasma spp. col
rischio di trovare tutto negativo e di dover cercare ancora, forse qualcosa
impossibile da trovare o da riconoscere… invito citonauti attivisti e non a segnalarmi la loro esperienza e i loro suggerimenti sulle possibili cause!!
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