casi citologici giorno 13 agosto 2014

Caso 1: cane, razza meticcio, sesso FOH; età 8 anni. Tumefazione mascellare sx con neoformazione gengivale ulcerata, stertore inspiratorio; neoformazione di circa 1,5 cm a superficie ulcerata.

Bel caso, dove esfoliano, su fondo ematico, elementi a citoplasma rotondeggiante, caudato o fusato, variabilmente basofilo, talora ingombrato da materiale granulare eosinofilo, recanti nucleo rotondeggiante, dismetrico, frequentemente eccentrico, a cromatina grossolana, multinucleolato. Gli elementi descritti si aggregano in lembi discoesi, talora disposti attorno alla deposizione di materiale eosinofilo denso in piccole zolle compatte o fibrillari, oppure si disperdono singolarmente sul fondo dell'allestimento.

Sulla base dell’aspetto dei citoplasmi e dell’eccentricità nucleare, il quadro citologico depone per una neoplasia mesenchimale maligna, morfologicamente riferibile ad osteosarcoma osteoblastico. È una condizione che impone stadiazione clinica accurata tesa a rilevare l'estensione della lesione ed eventuali coinvolgimenti metastatici a sede splancnica, soprattutto polmonare. Infatti l’esame TC ha evidenziato una distruzione dell’osso mascellare, con invasone delle cavità nasali e presenza di noduli miliari polmonari.




Caso: gatto, razza Europeo, sesso M, età 3 mesi. Linfoadenomegalia generalizzata ed ipertermia scarsamente responsiva alla terapia antibiotica.

Ed ecco un caso dove è relativamente facile esprimersi sugli aspetti morfologici, ma molto difficile interpretarli. Esfoliano elementi linfoidi polimorfi, dominati da piccoli linfociti maturi od in maturazione, associati a blasti ed a plasmacellule numerose: fin qui niente di che, una “normale” iperplasia reattiva; il problema è che si associano cellule di aspetto istiocitario/macrofagico, in  attività sporadica di citofagocitosi, talora con aspetto di cellula gigante multinucleata, disperse singolarmente od aggregati in gruppi discoesi: questo dato individua un processo infiammatorio di tipo granulomatoso.


Il quadro citologico è quindi di intensa iperplasia reattiva linfonodale con linfoadenite granulomatosa. Gli scenari casuali possibili sono davvero imponderabili, poiché non si rileva morfologicamente la presenza di agenti eziologici possibili responsabili e perché le ricerche che sarebbero necessarie per identificarne il tipo dovrebbero spaziare da malattie virali a batteriche, protozoarie o fungine; consiglierei di indagare soprattutto il ruolo di Calicivirus, Bartonella spp., Mycobacterium spp., Toxoplasma spp. col rischio di trovare tutto negativo e di dover cercare ancora, forse qualcosa impossibile da trovare o da riconoscere… invito citonauti attivisti e non a segnalarmi la loro esperienza e i loro suggerimenti sulle possibili cause!!



Nessun commento:

Posta un commento