casi citologici giorno 19 novembre 2014

Caso 1: cane, razza Golden retriever, sesso M, età 8 anni. Nodulo cutaneo in regione del mento. Eseguita FNA.

Esfoliano numerosissimi elementi rotondocellulari a citoplasma basofilo, diffusamente repleto di globuli diafani di calibro variabile, contenenti nucleo rotondo, frequentemente eccentrico, modicamente dismetrico, a cromatina irregolare. Gli elementi descritti sono dispersi singolarmente od ammassati in gruppi discoesi.

Il  quadro citologico rappresenta una neoplasia rotondocellulare, morfologicamente riferibile a plasmocitoma extramedullare, i cui caratteri di riconoscimento sono il nucleo eccentrico, il citoplasma basofilo e soprattutto il numero elevatissimo di corpi di Russell, che attribuiscono il nome di "cellule di Mott" a questi elementi: questi globuli esprimono la dilatazione del reticolo endoplasmatico per accumulo di catene di immunoglobuline “mutanti”, che mancano del dominio costante e che si condensano sotto forma di aggregati insolubili. Magari mi smentite tutti sbeffeggiandomi, ma io di plasmocitomi così mottcellosi non ne avevo mai visto uno!




Caso 2: cane, razza Dalmata, sesso M, età 10 anni. Anuria ed algia al tentativo di minzione; presenza ecografica di massa prostatica. Eseguiti massaggio prostatico, FNA della prostata e del linfonodo regionale.

Massaggio prostatico: esfoliazione di elementi epiteliali di origine transizionale, a citoplasma da cuboidale a poligonale, variabilmente basofilo, contenenti nucleo rotondo a cromatina irregolare, talora zollata, nucleolato, disperse singolarmente od in aggregati discoesi, circondati da abbondante componente infiammatoria di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato o cariolitico, in attività di fagocitosi di batteri coccoidi frequente, associati a rari macrofagi.

FNA prostata: esfoliazione, su fondo modicamente ematico, di elementi epiteliali a citolasma rotondeggiante, poligonale, talora caudato, basofilo, contenente nucleo rotondo a cromatina irregolare, talora nucleolato, organizzati in lembi discoesi.

Linfonodo: esfoliazione, su fondo ematico e detritico, di elementi epiteliali a citoplasma rotondeggiante o caudato, basofilo, contenente nucleo rotondieggiante marcatamente dismetrico, a cromatina grossolana, talora nucleolato, in attività mitotica sporadica. gli elementi descritti sono organizzati in lembi discoesi, associati a linfociti maturi od in maturazione ed a cellule infiammatorie di tipo granulocitario neutrofilico e macrofagico.


I tre tipi di campionamento evidenziano bene quanto sia importante il tipo di prelievo quando si tratta di malattie urogenitali. Il quadro individua i caratteri relativi ad una neoplasia prostatica maligna di verosimile origine transizionale, con localizzazione linfonodale metastatica e flogosi secondaria suppurativa e macrofagica settica, ma la differenza marcata che si ottiene tra il campionamento eseguito per massaggio prostatico e quello eseguito per tecniche agoaspirative individua la necessità di meditare sempre il tipo di approccio clinico a queste malattie.




5 commenti:

  1. Mott cells strike back! YO!
    (che è un modo scemo per dire "ammazza quante cellule di Mott, neanche sui libri se ne vedono tante!")

    RispondiElimina
  2. Interesantissimo il secondo caso(anche il primo in effetti con tutte quelle Mott cells)...perchè mette in evidenza l'importanza della scelta del metodo di campionamento, che può deviare o confondere una diagnosi...bel caso, grazie di averlo condiviso.
    Clara.

    RispondiElimina
  3. Grazie Clara, mi batto da tempo per sottolineare che un metodo di campionamento non vale l'altro e che i risultati possono essere contrastanti; soprattutto per quello che riguarda l'epitelio transizionale non credo che esista un metodo di campionamento ideale, univoco e risolutivo; è un problema grosso, soprattutto quando si vuole indagare carcinomi a basso grado di atipia.

    RispondiElimina
  4. quando ho iniziato a vedere le foto ho pensato alle cellule di mott,poi mi sono detto ,andiamo a leggere e invece.....davvero tante!!!!
    Il secondo caso però offre l'assist per una lezione importante,grazie

    RispondiElimina
  5. Ciao Andrea
    secondo me ci sarebbe la necessità di valutare in doppio cieco i prelievi provenienti da varie tecniche di prelievo, perché, anche se non posso dimostrarlo, ho la sensazione che molte condizioni iperplastiche reattive manifestino aspetti citologici analoghi a quelli di una neoplasia maligna ben differenziata. Work in progress!

    RispondiElimina