Caso 1: cane, razza Golden retriever, sesso M, età 8 anni.
Nodulo cutaneo in regione del mento. Eseguita FNA.
Esfoliano numerosissimi elementi rotondocellulari a
citoplasma basofilo, diffusamente repleto di globuli diafani di calibro
variabile, contenenti nucleo rotondo, frequentemente eccentrico, modicamente
dismetrico, a cromatina irregolare. Gli elementi descritti sono dispersi
singolarmente od ammassati in gruppi discoesi.
Il quadro citologico rappresenta una neoplasia
rotondocellulare, morfologicamente riferibile a plasmocitoma extramedullare, i
cui caratteri di riconoscimento sono il nucleo eccentrico, il citoplasma
basofilo e soprattutto il numero elevatissimo di corpi di Russell, che attribuiscono il nome di "cellule di Mott" a questi elementi: questi
globuli esprimono la dilatazione del reticolo endoplasmatico per accumulo di
catene di immunoglobuline “mutanti”, che mancano del dominio costante e che si
condensano sotto forma di aggregati insolubili. Magari mi smentite tutti sbeffeggiandomi, ma io di plasmocitomi così mottcellosi non ne avevo mai visto uno!
Caso 2: cane, razza
Dalmata, sesso M, età 10 anni. Anuria ed algia al tentativo di minzione;
presenza ecografica di massa prostatica. Eseguiti massaggio prostatico, FNA
della prostata e del linfonodo regionale.
Massaggio prostatico:
esfoliazione di elementi epiteliali di origine transizionale, a citoplasma da
cuboidale a poligonale, variabilmente basofilo, contenenti nucleo rotondo a
cromatina irregolare, talora zollata, nucleolato, disperse singolarmente od in
aggregati discoesi, circondati da abbondante componente infiammatoria di tipo
granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato o cariolitico, in attività di
fagocitosi di batteri coccoidi frequente, associati a rari macrofagi.
FNA prostata:
esfoliazione, su fondo modicamente ematico, di elementi epiteliali a citolasma
rotondeggiante, poligonale, talora caudato, basofilo, contenente nucleo rotondo
a cromatina irregolare, talora nucleolato, organizzati in lembi discoesi.
Linfonodo: esfoliazione,
su fondo ematico e detritico, di elementi epiteliali a citoplasma
rotondeggiante o caudato, basofilo, contenente nucleo rotondieggiante
marcatamente dismetrico, a cromatina grossolana, talora nucleolato, in attività
mitotica sporadica. gli elementi descritti sono organizzati in lembi discoesi,
associati a linfociti maturi od in maturazione ed a cellule infiammatorie di
tipo granulocitario neutrofilico e macrofagico.
I tre tipi di
campionamento evidenziano bene quanto sia importante il tipo di prelievo quando
si tratta di malattie urogenitali. Il quadro individua i caratteri relativi ad
una neoplasia prostatica maligna di verosimile origine transizionale, con
localizzazione linfonodale metastatica e flogosi secondaria suppurativa e
macrofagica settica, ma la differenza marcata che si ottiene tra il
campionamento eseguito per massaggio prostatico e quello eseguito per tecniche
agoaspirative individua la necessità di meditare sempre il tipo di approccio
clinico a queste malattie.
Mott cells strike back! YO!
RispondiElimina(che è un modo scemo per dire "ammazza quante cellule di Mott, neanche sui libri se ne vedono tante!")
Interesantissimo il secondo caso(anche il primo in effetti con tutte quelle Mott cells)...perchè mette in evidenza l'importanza della scelta del metodo di campionamento, che può deviare o confondere una diagnosi...bel caso, grazie di averlo condiviso.
RispondiEliminaClara.
Grazie Clara, mi batto da tempo per sottolineare che un metodo di campionamento non vale l'altro e che i risultati possono essere contrastanti; soprattutto per quello che riguarda l'epitelio transizionale non credo che esista un metodo di campionamento ideale, univoco e risolutivo; è un problema grosso, soprattutto quando si vuole indagare carcinomi a basso grado di atipia.
RispondiEliminaquando ho iniziato a vedere le foto ho pensato alle cellule di mott,poi mi sono detto ,andiamo a leggere e invece.....davvero tante!!!!
RispondiEliminaIl secondo caso però offre l'assist per una lezione importante,grazie
Ciao Andrea
RispondiEliminasecondo me ci sarebbe la necessità di valutare in doppio cieco i prelievi provenienti da varie tecniche di prelievo, perché, anche se non posso dimostrarlo, ho la sensazione che molte condizioni iperplastiche reattive manifestino aspetti citologici analoghi a quelli di una neoplasia maligna ben differenziata. Work in progress!