casi citologici giorno 6 agosto 2014

Non è per il clima da spiaggia agostana, praticamente sconosciuto in questa estate novembrina, non è per la convinzione che molti di voi se ne sbattono del CRAMPO quando si va in vacanza, non è per ignavia del sottoscritto, ma è a causa del fatto che a volte divento logorroico e mi perdo nei meandri degli argomenti, arrivando durante gli incontri dal vivo del mercoledi mattina, a discutere un solo caso!!! Mi scuso con tutti...

Caso 1: cane, razza meticcio, età 6 anni, sesso M. presenza di tosse da circa sei mesi, trattata con terapia antibiotica. Prelievo e successivo striscio con pinza bioptica tramite broncoscopia di neoformazioni bronchiali.

I campioni ottenuti sono caratterizzati dall’esfoliazione di sporadici aggregati di elementi epiteliali a citoplasma colonnare, occasionalmente ciliati, organizzati in piccoli aggregati con disposizione in palizzata, circondate da componente flogistica massiccia, rappresentata primariamente da numerosi granulociti eosinofili e secondariamente da granulociti neutrofili segmentati o cariolitici, in attivitò di fagocitosi di batteri coccoidi e bastoncellari. In alcuni punti, l’epitelio bronchiale si associa a gruppi di cellule cuboidali di riserva, che esprimono fenomeni di iperplasia reattiva.


Il quadro esclude virtualmente la possibilità di una neoplasia bronchiale ed individua invece i caratteri di una grave flogosi eosinofilica e suppurativa settica polimicrobica. Sulla base della sintomatologia descritta e dei rilievi citologici l'ipotesi diagnostica fa supporre l’esistenza di un processo infiammatorio eosinofilico, presumibilmente sulla base di processi di ipersensibilità primaria, che ha determinato l’iperplasia reattiva epiteliale e si è complicato successivamente con infezioni secondarie. I rilievi forniscono una spiegazione alla sintomatologia ed alla mancata risposta del soggetto alla terapia antibiotica: infatti la flogosi eosinofilica è presumibilmente causa di alterazioni mucosali che favoriscono continue reinfezioni e conseguentemente il riscontro di fagocitosi batterica. Resta da spiegare l’aspetto di “neoformazione bronchiale” della lesione indagata con l’endoscopia, ma questa è una spiegazione che mi aspetto soprattutto dai clinici!




2 commenti:

  1. Mi considero abbastanza ingnorante, ragion percui potrei fare domande bislacche e stupide ma io le faccio lo stesso. Chiedo questo: potrebbero esistere dei granulomi eosinofilici "interni"? E non solo nella canonica localizzazione cutanea o buccale che tutti conosciamo? Grazie. Alessandro.

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  2. Ciao Alessandro; grazie per la domanda. No, non mi risulta che esistano lesioni del complesso del granuloma eosinofilico che coinvolgano organi interni con le caratteristiche istopatologiche che si vedono nella cute o nella mucosa buccale.

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