casi citologici giorno 26 marzo 2014


Caso 1: cane, razza Leonberger, sesso F, età 8 anni. Vomito cronico; all’esame endoscopico presenza di area di mucosa gastrica disepitelizzata, necrotica, facilmente sanguinante; stomaco difficilmente estensibile con parete di consistenza fibrosa. Prelievo citologico eseguito previa biopsia su pinza ed allestito con tecnica squash-prep.
Bel caso, spettacolare nella sua orribile magnificenza. Accanto a rari aggregati di epitelio gastrico, che evidenziano caratteri di distribuzione regolare e compatta di cellule cuboidali o colonnari a citoplasma talora ingombrato da microglobuli acromatici e nucleo rotondo a cromatina compatta, si rilevano fenomeni diffusi di disaggregazione cellulare e distribuzione singola od in piccoli clusters di cellule molto caratteristiche: ese infatti presentano grandi dimensioni, citoplasma dilatato dalla presenza di un globulo voluminoso, acromatico o variabilmente basofilo, che tende a deformare ed a spiazzare in periferia il nucleo rotondo od ovoide a cromatina grossolana macronucleolato. I caratteri di disaggregazione e di atipia sono sufficienti per l’identificazione di un processo carcinomatoso. L’effetto morfologico dell’accumulo del materiale globulare è di conferire alla cellula l’aspetto di un anello con castone, che conseguentemente attribuisce al carcinoma in questione il termine anglossassone di “signet-ring cell carcinoma”. La condizione, piuttosto rara, è generalmente molto aggressiva e necessita di approfondimenti stadiativi, per stabilire l’estensione infiltrativa nel contesto dell’organo ed eventuali metastasi già intervenute.

 
Caso 2: cane, razza Collie, sesso M, età 15 anni. Ingrandimento testicolare. Eseguita FNCS.
Esfolia una cellularità abbondantissima, rappresentata da elementi a citoplasma indistinto, di cui si apprezza la basofilia moderata ed il contenuto frequente rappresentato da globuli acromatici di aspetto rotondeggiante, recanti nucleo ovoide modicamente dismetrico, a cromatina irregolare nucleolato. Le cellule descritte sono organizzate in lembi discoesi, dove sono praticamente invisibili i limiti tra i citoplasmi e di cui si apprezza talora la disposizione in filiere delle stesse; questi caratteri morfologici sono sufficienti per emettere una diagnosi di sertolioma. L’assenza di dettaglio citoplasmatico e la distribuzione in filiere, per quanto quest’ultima sia una caratteristica rara da vedere, sono retaggio della distribuzione di queste cellule in palizzate caratteristiche della loro disposizione anatomica nel tubulo seminifero normale. Mi rimarrebbe qualche dubbio sul comportamento di questa neoplasia: le atipie citocariologiche secondo me sono comunque troppo modeste per individuare un comportamento aggressivo. Piuttosto cercherei di indagare la presenza di conseguenze della possibile increzione estrogenica, mirando soprattutto alla ricerca di metaplasia squamosa della prostata, eventuali sindromi da femminilizzazione e discrasie ematologiche, quali una rara ma non peregrina soppressione della linea eritroide.

 

Nessun commento:

Posta un commento