Caso 1. Gatto, razza Europeo, sesso M, età 9 anni.
Neoformazione in regione dorsale del carpo. Eseguita FNA.
Esfoliano numerosi elementi a citoplasma fusato, caudato o
sporadicamente stellato, debolmente basofilo, recanti nucleo ovoide modicamente
dismetrico, a cromatina irregolare nucleolato; gli elementi descritti sono
organizzati in fasci discoesi, frequentemente imbrigliati nel contesto di
strands di materiale fibrillare eosinofilo, oppure dispersi singolarmente,
associati a numerosi mastociti e, in uno degli allestimenti, a cellule
infiammatorie di tipo linfocitario e granulocitario neutrofilico ed
eosinofilico.
Ecco, in questi casi rimangono
sempre un po’ di dubbi: si tratterà di un sarcoma con una componente
infiammatoria a prevalenza mastocitaria, di significato dubbio, oppure si deve
pensare ad un mastocitoma con una spiccata fibroplasia reattiva??? Se fosse un
cane avrei più dubbi nella diagnosi, qui propenderi per un quadro citologico di
neoplasia mesenchimale maligna con flogosi secondaria. Consiglierei stadiazione
clinica accurata, tesa soprattutto a rilevare l'estensione regionale e
rimozione chirurgica per approfondimenti di tipo istopatologico. È abbastanza
conosciuto il ruolo dei mastociti come promotori in corso di neoplasie maligne
(vi segnalo Ch'ng S,
Wallis RA,
Yuan L,
Davis PF,
Tan ST.
Mast cells and
cutaneous malignancies. Mod Pathol.
2006 Jan;19(1):149-59 scaricabile gratuitamente
da PubMed) tramite meccanismi di soppressione immunitaria, attivazione
della angiogenesi, degradazione della matrice extracellulare e induzione delle
mitosi. In citologia umana ci sono parecchie pubblicazioni che descrivono la
presenza di mastociti in contesti sarcomatosi. Qualcuno dei citonauti più
agguerriti avrebbe voglia di documentarsi meglio sul ruolo dei mastociti in un
contesto di sarcoma e di informare tutto l’equipaggio?
Caso
2. Cane, razza meticcio, sesso M, età 8 anni. Neoformazione cutanea glabra
diametro 0.5 mm regione sopraciliare dx. eseguita FNA.
Esfoliano,
su fondo detritico, numerosi elementi epiteliali a citoplasma cuboidale,
frequentemente contenente pigmento melanico granulare, recante nucleo rotondo a
cromatina compatta, che manifestano frequente maturazione sebacea,
rappresentata dalla presenza di globuli acromatici multipli. Gli elementi
descritti sono organizzati in lembi coesi tridimensionali che si associano alla
deposizione di materiale sebaceo acromatico in zolle grossolane od a cheratina
lamellare.
Il
quadro citologico presenta una neoformazione epiteliale benigna annessiale di
derivazione sebacea, con caratteri di pigmentazione diffusa. Penserei ad un
adenoma od un epitelioma sebaceo. Anche se sembra strano, la possibilità che un
epitelio sebaco presenti caratteri di pigmentazione non è così pellegrina. Il
materiale sebaceo e la cheratina presenti sono probabilmente espressione della
presenza di strutture duttali ripiene di questi materiali. La lesione potrebbe
manifestare ingrandimento ulteriore con ulcerazione o ressi strutturale
profonda e flogosi secondaria e se ne consiglia pertanto rimozione chirurgica
per verifica di tipo istopatologico.
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