Caso 1. Cane, razza Greyhound, sesso M, età 2 anni. Vomito
cronico; endoscopicamente presente severa duodenopatia associata a ectasia dei
villi. Prelievo su pinza di mucosa enterica ed allestimento con tecnica
squash-prep.
Parliamo di circa 12-13 anni fa: Olanda, Utrecht, io e amico Davide alla corte del professor Bruce Belshaw, ad imparare i rudimenti della nobilissima disciplina della citologia gastrointestinale… la tecnica dello squash-prep, che consiste nello schiacciare tra due vetrini un pezzetto di mucosa altrimenti destinato all’istologia, secondo noi l’ha inventata il nostro professore!!! E, malgrado ormai soppiantata dalla velocità di processazione istologica e soprattutto dagli standard diagnostici esistenti, questa tecnica ha sempre un suo perché! Nel caso in questione esfoliano elementi epiteliali colonnari di origine enterica, a citoplasma basofilo e nucleo basolocato, organizzati in lembi coesi con disposizione in palizzata, circondati ed attraversati da elementi linfoidi polimorfi, dominati da piccoli linfociti maturi od in maturazione, a citoplasma debolmente basofilo, talora contenente microglobuli polari, con nucleo rotondo a cromatina compatta. Si rilevano anche nuclei nudi ipercromatici e materiale globulare disperso.
Parliamo di circa 12-13 anni fa: Olanda, Utrecht, io e amico Davide alla corte del professor Bruce Belshaw, ad imparare i rudimenti della nobilissima disciplina della citologia gastrointestinale… la tecnica dello squash-prep, che consiste nello schiacciare tra due vetrini un pezzetto di mucosa altrimenti destinato all’istologia, secondo noi l’ha inventata il nostro professore!!! E, malgrado ormai soppiantata dalla velocità di processazione istologica e soprattutto dagli standard diagnostici esistenti, questa tecnica ha sempre un suo perché! Nel caso in questione esfoliano elementi epiteliali colonnari di origine enterica, a citoplasma basofilo e nucleo basolocato, organizzati in lembi coesi con disposizione in palizzata, circondati ed attraversati da elementi linfoidi polimorfi, dominati da piccoli linfociti maturi od in maturazione, a citoplasma debolmente basofilo, talora contenente microglobuli polari, con nucleo rotondo a cromatina compatta. Si rilevano anche nuclei nudi ipercromatici e materiale globulare disperso.
Il quadro citologico individua un’enterite linfocitaria. Il
corredo morfologico è sufficiente per la diagnosi, benchè non voglia
assolutamente spiazzare il ruolo chiave dell’istologia necessaria soprattutto
per la formulazione del grado e per l’individuazione dei reperti accessori.
Caso 2. Cane, razza meticcio, sesso M, età 13 anni. Ricoverato
per collasso, presente moderato versamento addominale in presenza di 2 masse
spleniche con coinvolgimento linfonodo tributario, epatopatia e prostatopatia. Si
esegue FNA di milza e fegato.
L’aspirazione delle lesioni spleniche evidenziano, su fondo
ematico, elementi occasionali di medie-grandi dimensioni, a citoplasma ovoide o
fusato, variabilmente basofilo, entro cui si rileva incorporazione
eritrocitaria frequente, recanti nucleo rotondo od ovoide a cromatina
grossolana macro nucleolato, dispersi singolarmente od organizzati in piccoli
aggregati, dove i bordi citoplasmatici disegnano formazioni lacunari attraversate
da eritrociti o leucociti. Dal fegato esfoliano epatociti interessati da
fenomeni modesti di dilatazione citoplasmatica per accumulo di materiale
acromatico e di pigmento lipofuscinico, organizzati in lembi coesi
bidimensionali, talora associati a cellule con caratteri del tutto analoghi a
quanto descritto precedentemente.
Il quadro individua i caratteri relativi alla localizzazione
splenica ed epatica di neoplasia mesenchimale maligna, morfologicamente
riferibile ad emangiosarcoma. La diagnosi è possibile basandosi sul carattere
mesenchimale delle cellule, sui loro aspetti di atipia e soprattutto sulla loro
reminiscenza endoteliale, rappresentata dalla localizzazione eritrocitaria
intracitoplasmatica e dai tentativi di costruire lacune vascolari.
caso 1:
RispondiEliminama la cromatina pallida? ha un significato particolare o, semplicemente, non è ancora andata a mare?
caso 2:
messaggio per Pino: se Masserdotti parla di "cellule brutte come una caduta dalle scale", puoi anche smettere di lamentarti delle mie descrizioni dei vetrini!
Ciao Carlo. Caso 2: Se avessi visto solo la foto 7, potevo anche pensare ad un carcinoma. Mi è capitato un caso di emangiosarcoma epatico (d.istologica) con citologia compatibile con carcinoma (molto probabilmente perchè il vetrino l'ha visto il sottoscritto!). Che figuraccia!!!
RispondiEliminabellissimo caso carletto!! l'entrata a gamba tesa delle cellule mesenchimali fa capire quanto cattivo sia l'emangiosarcoma!!
RispondiEliminaCiao Marta
RispondiEliminala cromatina pallida ed il citoplasma lievemente basofilo sarebbero i marker morfologici che identificano il linfocita T... solo che non si può dire troppo forte questa cosa perchè ci sono puristi dell'immunocitochimica che potrebbero condannarmi al fuoco eterno!
non sia mai!
Eliminadanke
Ciao Pino
RispondiEliminasono solidale con te e avrei fatto la stessa figuraccia se avessi visto solo quelle cellule... per ovviare all'inconveniente bisogna pensare al fatto che è improbabile che un carcinoma si presenti in forma così lassamente discoesa e soprattutto che è improbabile che un carcinoma coinvolga il fegato con così poche cellule, ma come obietti tu, confondere queste cellule non è assolutamente un disonore. In caso di dubbio meglio ripetere il campionamento ed approfondire le ricerche cliniche ed anamnestiche.
Ciao Carlo, premetto che non ho una grandissima esperienza sulla citologia del gastroenterico quindi la mia domanda potrebbe risultarti banale: il materiale globulare acromatico disperso sul fondo è normalmente presente in preparati allestiti tramite schiacciamento di una biopsia intestinale? Se no, potrebbe essere espressione di linfangectasia e quindi accompagnare quelle enteropatie che istologicamente presentano marcati aspetti di dilatazione del chilifero centrale? Grazie in anticipo.
RispondiEliminaCiao Filippo
RispondiEliminano, il materiale globulare sul fondo è detrito aspecifico, credo che sia una sorta di materiale normalmente presente nel lume intestinale. Invece la linfangectasia, in alcuni casi è visibile, a piccolo ingrandimento, come dilatazione lineare longitudinale dei villi, quando questi si mantengono integri dopo lo squash prep; tra l'altro il quadro è molto suggestivo. Prometto che se mi capita qualche caso inserisco delle foto e ve le faccio vedere!
Anche se la tua descrizione è, come sempre, più che esaustiva aspetto trepidante le foto! Grazie ancora.
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