martedì 4 dicembre 2018

Casi citologici giorno 27 novembre 2018


Caso 1: cane, razza Shih-Tzu, sesso ed età non segnalati; campionamento di massa surrenalica.
Faccio riferimento al bell’articolo dell’amico e collega Bertazzolo (Bertazzolo W et al. Accuracy of cytology in distinguishing adrenocortical tumors from pheochromocytoma in companion animals. Vet Clin Pathol. 2014 Sep;43(3):453-9), nel quale si distinguono mirabilmente I principali tumori surrenalici; in questa pubblicazione si contrappongono le neoplasie corticali per i loro caratteri rappresentati soprattutto da citoplasma contenente microglobuli acromatici e quelle midollari, dove invece le cellule presentano prevalentemente citoplasma eosinofilo microgranulare; nel caso in questione le cellule sono rappresentate da citoplasmi di medie-grandi dimensioni, eosinofili, uniformi, privi di globuli, contenenti nucleo rotondo modicamente dismetrico, a cromatina irregolare, talora nucleolato; le cellule neoplastiche si aggregano in lembi discoesi bidimensionali, dove si distribuiscono talora in filiere e dai quali si distaccano cellule singole e frequentemente nuclei nudi; l’unica caratteristica che non è presente nel caso in questione, malgrado descritta, è la distribuzione perivascolare; su questa base considero una diagnosi di feocromocitoma come definitiva. Questa diagnosi è indispensabile per il chirurgo che deve rimuovere la neoplasia, poiché, essendo essa dotata di capacità di increzione di catecolamine, potenziale causa di alterazioni pressorie di difficile gestione intraoperatoria, deve essere affrontata con cognizione di causa.





 
Caso 2: cane, meticcio, sesso FS, età 11 anni; neoplasia cutanea, sede anatomica non specificata.
Ogni tanto è piacevole passeggiare su casi facili da diagnosticare, come questo mastocitoma a scarsa differenziazione morfologica; anche per questo caso faccio riferimento all’articolo del collega e amico Scarpa, tra l’altro citonauta di primo imbarco (Scarpa F et al. Cytological grading of canine cutaneous mast cell tumours. Vet Comp Oncol. 2016 Sep;14(3):245-51), dove vengono descritti i caratteri morfologici che permettono di individuare un mastocitoma a comportamento ritenuto aggressivo. In questo caso si rilevano molti dei criteri di diagnosi  e distinzione del mastocitoma a scarsa differenziazione morfologica descritti nell’articolo, che sono rappresentati da dismetrie nucleari, nuclei multipli e mitosi atipiche, mentre non sono presenti i profili bizzarri del nucleo, quarto carattere morfologico di diagnosi; secondo le correlazioni, questi caratteri morfologici permetterebbero di predirre con relativa precisione una diagnosi istologica di mastocitoma di III grado secondo la classificazione di Patnaik o il grado alto secondo Kiupel, a loro volta associati a comportamento aggressivo della neoformazione e conseguentemente soggetto ad indagini di stadiazione pre-chirurgica e di follow-up serrato. La cosa più importante è che finalmente viene rimosso, dai criteri di diagnosi, il quantitativo di granuli citoplasmatici, criterio di scarsa utilità nel riconoscimento della differenziazione morfologica e nell’identificazione dell’atipia.




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