martedì 2 ottobre 2018

Casi citologici giorno 18 settembre 2018

Caso 1: cane, Golden retriever, 8 anni, femmina; campionamento di massa in regione del braccio.

Caso facile, ma con qualche insidia morfologica; quella più evidente è l’aspetto morfologico degli aggregati che in più punti induce ad una diagnosi di proliferazione epiteliale, mentre ad un esame più attento ed approfondito, comporta il rilevamento di disposizioni storiformi delle cellule, che deporrebbe per una diagnosi di neoplasia mesenchimale; in effetti ad un’osservazione ravvicinata le cellule presentano citoplasmi indistinti, che tuttavia presentano talora aspetto fusato o caudato, con atipie nucleari moderate ma in ogni caso diagnostiche per una sarcoma dei tessuti molli; l’importanza della diagnosi differenziale sta nel fatto che una neoplasia epiteliale, comporterebbe una stadiazione molto più approfondita, comprensiva di valutazioni a carico del linfonodo regionale e degli organi splancnici per la ricerca di eventuali metastasi, mentre un sarcoma implica soprattutto valutazioni soprattutto locali, tese a identificare i coinvolgimenti dei tessuti della base di impianto o delle strutture anatomiche regionali.



 
 


 
Caso 2: gatto, DSH, 10 anni, femmina; campionamento di massa intestinale.

Caso difficile, soprattutto per l’eccessiva ressi citoplasmatica degli elementi esfoliati, che è il risultato soprattutto di prelievi traumatici e di manovre di allestimento troppo manesche. La cellularità è infatti dominata da detrito nucleare e citoplasmatico e solo in alcuni punti è possibile rilevare elementi fusati intatti, con caratteri di atipia moderati e alcuni nuclei allungati del tipo “cigar-shaped”, che ricorda origini leiomuscolari; la cellularità mesenchimale si associa inoltre a cellule giganti multinucleate, presumibilmente a loro volta neoplastiche, la cui presenza comporta una diagnosi di sarcoma a cellule giganti; sarei indotto ad una diagnosi di leiomiosarcoma per la sede intestinale, ma non sono a conoscenza di leiomiosarcomi a componente gigantocellulare e sarei quindi disposto a contrattare su questa popolazione peculiare, pensando o ad una forma rara e bislacca di leiomiosarcoma, ad un sarcoma di altro tipo oppure ad un ruolo non neoplastico ma flogistico della componente gigante; opinioni e critiche costruttive ben accette!






 

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