martedì 26 febbraio 2019

Casi citologici giorno martedi 19 febbraio 2019

Caso 1: gatto, CE, sesso F, età 4 anni; tosse cronica; eseguito BAL.

Anche questo caso è molto facile e individua l’esfoliazione, su fondo proteinaceo, di elementi infiammatori, di cui spicca una percentuale elevatissima di granulociti eosinofili, quasi il 90%, in quantitativo molto superiore alle percentuali ritenute normali, nel gatto; l’esame è stato condotto in maniera esemplare, in quanto il lavaggio ha comportato anche l’esfoliazione di numerosi aggregati di elementi epiteliali, di cui si apprezza il profilo colonnare, l’apparato ciliare e l’associazione con numerosi elementi cuboidali di riserva, comune condizione di reattività dell’epitelio bronchiale a numerosi stimoli irritativi. La diagnosi di flogosi eosinofilica comporta valutazioni cliniche e diagnostiche che indaghino soprattutto eventuali parassitosi in atto, oppure una forma allergica, quale una forma di asma felina.


Caso 2: cane, Rottweiler, sesso M, età 8 anni; diagnosi di linfoma a grandi cellule; stadiazione, con indagine a carico di midollo ematopoietico, fegato e milza; non si rilevano alterazioni ecografiche a carico dei parenchimi addominali.
Nessuna difficoltà diagnostica nell’individuare l’assenza di alterazioni a carico della cellularità ematopoietica, rappresentata da cellule delle tre linee con normale maturazione e a carico degli epatociti, che esfoliano sotto forma di aggregati bidimensionali di elementi a citoplasma finemente reticolato; la milza invece si caratterizza per l’esfoliazione di elementi linfoidi monomorfi, dispersi su fondo modicamente ematico, di medie-grandi dimensioni, a citoplasma variabilmente basofilo e nucleo rotondo a cromatina zollata, nucleolato, che sono circondati da numerosi corpi linfoghiandolari.



Malgrado sia facile individuare un coinvolgimento della milza nella progressione presumibile del disordine linfoproliferativo descritto in anamnesi, questo è un caso emblematico di come la valutazione clinica e la diagnostica per immagini possano essere insufficienti nella stadiazione corretta di un linfoma e di quanto sia importante eseguire sempre la valutazione morfologica dei parenchimi.



1 commento: