Caso 1: cane,
razza Segugio, dati segnaletici non indicate; si descrive la presenza di noduli
intestinali, sottoposti a FNCS.
Caso senza
soluzione, dal mio punto di vista: esfolia, dal campionamento per FNCS, una
popolazione prevalentemente macrofagica, su fondo ematico e detritico, in
attività prevalente di fagocitosi di materiale giallo rifrangente, di materiale
basofilo e talora di ematoidina, presente anche sotto forma di cristalli
dispersi sul fondo. Anche il linfonodo, da cui esfoliano elementi polimorfi a significato iperplastico, è popolato da macrofagi in fagocitosi di material basofilo e giallo rifrangente, presumibile migrazione linfonodale di macrofagi in attività di siderofagocitosi.
Tutto ciò che mi
viene in mente è la possibilità del campionamento di aree di emorragia di
vecchia data, da cause sconosciute; da un approfondimento anamnestico presso il
veterinario curante è emerso che il cane ha presentato, a più riprese,
emangiomi cutanei multipli, escissi e risolti senza esiti; mi viene da
ipotizzare che anche le lesioni intestinali campionate potrebbero essere
conseguenze di disturbi di circolo locali o di emorragie secondarie a
neoplasie, anche se non conosco dati bibliografici che permettano di trarre
delle conclusioni; ogni opinione è benvenuta.
Caso 2: cane,
razza meticcio, sesso FS, 8 anni; nodulo cutaneo in regione della coscia,
eseguita FNCS.
I campioni sono
molto cellulari e rappresentati da elementi epiteliali a citoplasma indistinto,
cuboidale o colonnare, con nucleo rotondo lievemente dismetrico, a cromatina
compatta; nell’ambito aggregativo trabecolare generale le cellule si
organizzano in filiere e in microacini; in alcuni punti si osservano centri di
maturazione squamosa, rappresentati da concentrazione delle cellule attorno a
perle cornee; alla periferia degli aggregati si osserva materiale detritico e
la presenza di macrofagi o cellule giganti in attività di fagocitosi di
materiale basofilo globulare.
I caratteri
morfologici parlano di una neoplasia epiteliale benigna, forse a basso grado di
atipia morfologica, con aspetti ghiandolari, morfologie architetturali che
ricordano un’origine apocrina; farei risalire i dati citologici descritti ad
una neoplasia apocrina, denominata adenoma apocrino solido-cistico, dove la componente
epiteliale costruisce strutture tubulari ed acinari, scarsa secrezione e tende
a concentrarsi attorno a focolai di cheratina; i dati morfologici sono stati
confermati dall’analisi istologica.
Ciao Carlo. Mi è capitato di recente di trovare un caso simile. Si trattava di un gatto anziano che doveva essere sottoposto a cistotomia per calcoli vescicali. durante gli esami preoperatori il collega ecografista nota una neoformazione subcapsulare a livello di polo caudale, rene destro. citologicamente il quadro è simile a quello illustrato da te: fondo ematico, macrofagi in fagocitosi e numerosi cristalli di ematoidina.
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