martedì 29 ottobre 2019

Casi citologici giorno martedi 15 ottobre 2019


Caso 1: gatto, DSH, sesso MC, 10 anni; campionamento del parenchima epatico; dati clinici e anamnestici non segnalati.
Esfoliano sporadici epatociti, interessati da fenomeni modesti di danno aspecifico e reversibile, riferibile a steatosi microvescicolare, organizzati in piccoli lembi; gli epatociti sono circondati da numerosissimi elementi rotondocellulari di aspetto linfoide, di medie-grandi dimensioni, prevalentemente monomorfi, a citoplasma variabilmente basofilo, contenente microglobuli acromatici e nucleo rotondo a cromatina granulare o grossolana, nucleolato.



Secondo la descrizione riportata nel testo di Meuten aggiornato nel 2017, con l’eccezione del linfoma epatosplenico e del linfoma epatico epiteliotropo, si evince che il linfoma epatico non è una neoplasia epatica primaria ma è soprattutto espressione di una distribuzione generalizzata ad altri organi: conseguentemente si rende necessaria e cruciale la stadiazione clinica, che comporti la valutazione citologica dei parenchimi splancnici, del midollo ematopoietico e del sangue periferico.

Caso 2: gatto, DSH, sesso FS, 4 anni; nodulo del naso a livello mucocutaneo.
Il campione si caratterizza per esfoliazione di elementi di grandi dimensioni, a citoplasma rotondeggiante, anfofilo, ossia dotato di una risposta ai coloranti che comporta un doppio cromatismo, basofilo di fondo, con alone eosinofilo riferibile ad arcoplasma e nucleo rotondo, a cromatina granulare, nucleolato, costantemente eccentrico; i caratteri morfologici depongono per una proliferazione plasmocellulare, direi un plasmocitoma extramedullare, anche se la diagnosi sarebbe subordinata ad una stadiazione che escluda i coinvolgimenti del midollo ematopoietico o di altri parenchimi; malgrado la natura rotondocellulare degli elementi neoplastici, è frequente la tendenza ad aggregarsi in gruppi discoesi, talora attraversati da assi capillari (foto 1a); questa tendenza potrebbe essere spiegata dal fatto che a volte il plasmocitoma si distribuisce in aree compatte sepimentate da assi stromali vascolarizzati.





Caso 3: cane, razza Yorkshire, sesso M, età 14 anni; noduli confluenti sottocutanei in regione del dorso; sospetto di pannicolite.
Malgrado il fondo sia rappresentato da globuli acromatici numerosi e di calibro variabile, riferibili a materiale lipidico, di presumibile origine adiposa, non si rilevano i caratteri classici della flogosi, bensì la presenza di elementi rotondocellulari di medie-grandi dimensioni, a citoplasma debolmente basofilo, contenenti nucleo rotondo a cromatina grossolana, nucleolato.



I caratteri individuano un linfoma cutaneo, ma l’associazione con abbondante materiale lipidico inducono a sospettare una forma del linfoma del gruppo PTCL (Peripheral T Cell Lymphoma), denominato linfoma panniculitis-like, che origina dai linfociti T citotossici e si presenta clinicamente in tutto simile a una pannicolite, per la sua tendenza a proliferare nell’interstizio del pannicolo adiposo; ovviamente sarebbe necessaria una conferma istologica e fenotipica.

1 commento:

  1. Ciao Carlo!! Riguardo al caso 2: del tutto folle pensare ad osteoblasti? grazie!

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