martedì 29 ottobre 2019

Casi citologici giorno martedi 29 ottobre 2019


Caso 1: cane, razza Bovaro del Bernese, sesso MC, età 8 anni; campionamento del fegato; dati clinici e anamnestici non segnalati.
Il campione è dominato da aggregati voluminosi di cellule a citoplasma indistinto, debolmente basofilo, contenente nucleo rotondo lievemente dismetrico, a cromatina compatta; nel contesto aggregativo manifestano frequentissima disposizione microacinare; i lembi circostanti sporadici di epatociti sono interessati da danno aspecifico reversibile modesto, aggregati in lembi coesi bidimensionali, attraversati da stampi di materiale biliare.




Come sempre la carenza di informazioni cliniche e anamnestiche apre scenari variopinti su cui
lasciar decollare le idee: dando per scontata la presenza di una neoplasia epiteliale, direi che su base morfologica, ipotizzerei la presenza di un carcinoide epatico, neoplasia a derivazione neuroendocrina, presumibilmente dalle cellule ovali, elementi progenitori epatici; in alternativa ipotizzerei un’altra neoplasia a carattere neuroendocrino, primaria o metastatica, oppure la metastasi di un carcinoma dei sacchi anali, mentre riterrei poco probabile la possibilità di un colangiocarcinoma o della metastasi di un adenocarcinoma, soprattutto sulla base della scarsità delle atipie.


Caso 2: gatto, razza DSH, sesso MC, età 7 anni; campionamento di neoformazione splenica.
I caratteri morfologici mi fanno dubitare tantissimo dell’effettiva provenienza splenica del campione, in quanto sono virtualmente assenti elementi linfoidi e dominano cellule epiteliali a scarso citoplasma indistinto e nucleo ovoide a cromatina compatta; negli aggregati si rilevano disposizioni in palizzate e, qualora fosse confermata l’origine splenica della massa, ipotizzerei la metastasi di una neoplasia primaria, tra cui soprattutto un carcinoma intestinale.




Caso 3; cane, razza Meticcio, sesso FS, età 11 anni; stadiazione di mastocitoma, campione splenico.
Caso facilissimo, dove la morfologia cellulare splenica, rappresentata da rari linfociti polimorfi e da plasmacellule, si inchina allo strapotere numerico di elementi mastocitari a citoplasma scarsamente granulare, singoli o in gruppi numerosi, espressione pressochè patognomonica di un’estensione metastatica del mastocitoma descritto in anamnesi.


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