Caso 1: cane,
versamento ascitico.
Mi rimangio tutte
le beghe che tiro sempre sulla necessità dei dati clinici, anamnestici e dei
valori chimico-fisici per inquadrare un versamento, perché. anche solo per casi
sporadici, l’aspetto morfologico è diagnostico da solo, senza ulteriori necessità;
il caso in questione è emblematico, dove sedimentano strutture molto grandi,
valutabili a piccolo ingrandimento, con profilo irregolarmente rotondeggiante
(figura 1) e che sono riferibili a larve di terzo stadio d Mesocestoides spp;
ad elevato ingrandimento sono emblematiche le piccole cellule indistinte
mesenchimali che formano il corpo parassitario e soprattutto le concrezioni
mineralizzate rifrangenti multiple (figura 2), specifiche dei cestodi, definite
in vari modi, che chiameremo corpuscoli calcarei; queste strutture originano in
vescicole citoplasmatiche e sono costituite da matrice organica e inorganica,
rappresentata sorpattutto da calcio, magnesio e carbonato; la loro funzione è
ignota ma se ne ipotizza un ruolo protettivo, quando il parassita attraversa
l’ambiente acido dello stomaco, oppure per sequestro del calcio, per proteggere
i tessuti dalla calcificazione; ancora potrebbero essere prodotti di escrezione
per via tegumentaria, ma qualunque sia il loro ruolo, rappresentano la
peculiarità morfologica che, nel contesto rappresentato dalle immagini, è
estremamente caratteristico per la diagnosi. Per bellissime notizie sulla
morfologia, la clinica, la citologia di questa infestazione e sul ciclo vitale
del parassita invito tutti alla lettura dell’articolo intitolato “Cytological
diagnosis of peritoneal cestodiasis in dogs caused by Mesocestoides sp” di
Caruso KJ et al, apparso sul VCP, 2(32) del 2003 a pag 50. Ringrazio Andrea Grassi per avermi riferito il caso.
Caso 2: cane,
Segugio, M, neoformazione regione del fianco.
Esfoliano
elementi rotondocellulari numerosi, di grandi dimensioni, a citoplasma
debolmente basofilo,o talora anfofilo (ricordo, in parole povere, cosa vuol
dire: tonalità basofila e eosinofila coesistenti) e nucleo paracentrale,
dismetrico, a cromatina grossolana, talora doppio o multiplo; suddividendosi le
possibilità diagnostica tra neoplasie di origini soprattutto istiocitaria e
plasmocellulare per quale optereste? Io sono propenso a pensare ad una
neoplasia plasmacellulare, di cui consiglierei stadiazione clinica, poiché con
le atipie serpeggianti, non mi fiderei completamente di una diagnosi di
plasmocitoma extramedullare e vorrei escludere prima eventuali coinvolgimenti
splancnici. Altre idee diagnostiche?
Caso 3: cane,
razza Pastore Tedesco , M, 11 anni, ingrandimento del testicolo.
La diagnosi più
facile del mondo: tumore a cellule di Leydig. La fate a piccolo ingrandimento
solo rilevando le disposizioni perivascolari di cellule a citoplasma fusato o
indistinto, contenente microglobuli acromatici, con nucleo lievemente dismetrico.
La diagnosi è facile e tranquilla è la gestione clinica, con l’unico consiglio
di sottoporre il testicolo a verifica ecografica, in modo da escludere che
accanto al tumore a cellule di Leydig non si annidino neoplasie maligne
adiacenti o a carico del testicolo controlaterale, come un seminoma.
Caso 4: gatto,
CE, 10 anni, MC, neoformazione guancia.
Caso tipico, dove
l’assenza di informazioni cliniche e soprattutto l’assenza di informazioni sul
tipo di campionamento, rendono la diagnosi un’operazione indeterminata.
Tuttavia, se dovessi fidarmi dei rilievi morfologici, la presenza di elementi
epiteliali a citoplasma rotondeggiante, talora cheratinizzato e la dissincronia
maturativa del nucleo mi indurrebbe soprattutto a pensare a un carcinoma
squamocellulare; non so escludere con certezza che le alterazioni morfologiche
siano espressione di una forma grave di displasia epiteliale conseguenza della
flogosi presente, soprattutto suppurativa, apparentemente non settica e
subordino la diagnosi ad un confronto con il clinico.
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