Caso 1: gatto, razza DSH, M, età 15 anni; anemia non rigenerativa; ingrandimento con aumento dell’ecogenicità splenica. Esfoliano elementi rotondocellulari di grandi dimensioni, a citoplasma variabilmente espanso, contenenti nucleo rotondeggiante, indentato, convolute od a profilo ondulato, a cromatina grossolana, talora nucleolato; come caratteristica peculiare di questa linea cellulare si riscontra l’attività di eritrofagocitosi, che depone per una derivazione istiocitaria e per una diagnosi definitive di sarcoma istiocitario emofagocitico; la lesione è descritta anche nella specie felina, per quanto inusuale e rara e, come nel cane, è determinata dalla proliferazione neoplastica di istiociti della linea macrofagica, il cui comportamento fagico è testimoniato dall’attività di eritrofagocitosi; il processo neoplastico osservato a sede splenica è verosimilmente la causa dell’anemia non rigenerativa, benchè sarebbero necessaria una stadiazione clinica per perfezionare il quadro patologico.
Caso 2: cane, razza Maltese, 4 anni, F; ingrandimento del
linfonodo retromandibolare. Caso facilissimo, dall’analisi del quale si rileva
la dispersione, nel contesto di linfociti polimorfi, associati a granulociti
eosinofili, di numerosi elementi rotondocellulari a citoplasma occupato da
granuli dispersi o addensati, contenenti nucleo rotondo a cromatina grossolana,
riconoscibili come mastociti, la cui morfologia depone per una differenziazione
scarsa; qualora non fossero documentate lesioni primarie a carico dei segmenti
anatomici drenati dal linfonodo ingrandito, potrebbe avere un senso ipotizzare
l’esistenza di una forma di mastocitosi sistemica, ma come sempre la differenza
la farebbe il confronto con il quadro clinico e anamnestico.