Caso 1: cane,
Shih-Tzu, sesso M, 12 anni; neoformazione a carico della cute dell’orecchio;
prelievo per agoinfissione.
Caso facilissimo
di neoplasia rotondocellulare, morfologicamente riferibile ad un plasmocitoma;
sono rappresentati tutti i criteri di diagnosi di questa neoplasia, il profilo
rotondeggiante, il citoplasma basofilo, contenente l’arcoplasma perinucleare,
il nucleo eccentrico, talora doppio o multiplo, la presenza delle cosidette
figure a fiamma.
Prendo spunto da questo caso per sottolineare che il
plasmocitoma cutaneo, malgrado quasi sempre benigno, è dotato di presentazione
morfologica potenzialmente molto diversificata; sono descritti 5 sottotipi istologici
di plasmocitoma cutaneo ed è legittimo aspettarsi conseguentemente l’esfoliazione
di cellule con caratteri diversi . Il sottotipo ialino è dotato di citoplasma uniforme
con nucleo falciforme. Il sottotipo maturo è costituito da plasmacellule
tipiche. Il sottotipo clivato è dotato di citoplasma variabilmente granulare e
nucleo convoluto e alcuni elementi multinucleati. Il sottotipo asincrono è caratterizzato
da asincronia di maturazione citoplasmatica/nucleare, è dotato di citoplasma
con arcoplasma ma nucleo di aspetto immaturo. Il tipo polimorfo-blastico è
caratterizzato da marcato pleomorfismo, mitosi numerose ed è privo di
arcoplasma. la variante coinvolgente il cavo orale prevede anche un ulteriore
sottotipo, denominato blastico-monomorfo, costituito da grandi cellule, nucleo
eucromatico e nucleolo singolo prominente. Malgrado queste descrizioni siano
state formulate per i campioni istologici, potrebbe essere interessante provare
a cercare una correlazione con l’aspetto citologico!!!
Caso 2: cane,
meticcio, sesso FS, 10 anni; neoformazione alla base della lingua; modalità di
prelievo non indicate.
Spicca subito la
caratteristica saliente del campione che è rappresentata dalla presenza di
elementi epiteliali singoli o in aggregato pavimentoso, a citoplasma
cheratinizzato, frequentemente occupato da granuli eosinofili dispersi o fittamente
aggregati e nucleo rotondo, lievemente dismetrico, a cromatina granulare; le
cellule descritte sono circondate da componente infiammatoria abbondante, di
tipo prevalentemente granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato o
cariolitico, di cui si apprezza fagocitosi batterica occasionale.Il mio dubbio, come discusso in altri casi analoghi (andate a rivedere uno dei casi del 5 marzo 2019, proprio un anno fa) è il ruolo da attribuire ai granuli che riempiono il citoplasma degli elementi epiteliali e che potrebbe essere riferito a disturbi della cheratinizzazione o della corneificazione, come conseguenza della flogosi associata; in assenza di atipie nucleari sufficienti, la mia diagnosi si orienterebbe soprattutto verso una forma di displasia dell’epitelio, la cui definizione è sempre fumosa: secondo le descrizioni, la displasia rappresenterebbe un insieme di alterazioni morfologiche indotte da stati flogistici, che mimano un carcinoma, ma che si risolvono dopo la rimozione dello stato infiammatorio associato.