Buongiorno, mi scuso per il silenzio stampa della settimana scorsa, ero impegnato con il congresso dei patologi clinici, che è stato moooolto bello! Ricominciamo con due casi, spero che vi piacciano, ma come sempre non voglio che sia un monologo, vorrei i vostri commenti e le vostre obiezioni!!
Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso F, età 11 anni. Ittero.
Campionamento del tessuto epatico tramite FNCS.
Esfoliano epatociti interessati da fenomeni modesti di
accumulo citoplasmatico di materiale globulare di aspetto lipidico, organizzati
in lembi coesi bi-tridimensionali. In diretta associazione si osserva la
presenza di gruppi sporadici di cellule biliari a citoplasma cuboidale e nucleo
rotondo a cromatina irregolare, organizzati in aggregati coesi
bi-tridimensionali, circondati da cellule infiammatorie di tipo soprattutto
linfocitario. Sul fondo dell'allestimento si rileva inoltre la presenza di
elementi infiammatori dispersi di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto
segmentato o lievemente cariolitico e di tipo macrofagico.
Lo so che adessi mi tiro dietro tutti gli strali dei
puristi, ma io quando vedo cellule flogistiche che circondano ed infiltrano
aggregati di colangiociti non riesco a non pensare ad una forma di
colangiopatia infiammatoria. E mi espongono anche con una diagnosi morfologica, curando
di specificare che i rilievi potrebbero essere riferibili sia ad un danno
biliare su base immunomediata che ad una colangite cronica conseguente ad
infezioni ascendenti e che quindi si rende necessaria l'indagine istopatologica
per la differenziazione delle condizioni.
Caso 2: cane, razza Beagle, sesso MC, età 13 anni. Massa
surrenalica.
Esfoliano, su fondo ematico, numerosi elementi a citoplasma
rotondeggiante od indistinto debolmente basofilo, dilatato dall'accumulo di
microglobuli acromatici e recanti nucleo rotondo, lievemente dismetrico, a
cromatina finemente irregolare nucleolato, in attività mitotica sporadica. Solo
occasionalmente si osserva dismetria nucleare marcata, ma il fenomeno coinvolge
poche cellule. Gli elementi descritti sono organizzati in lembi discoesi
bidimensionali, alla periferia dei quali si rileva la dispersione di numerosi
nuclei nudi.
Siccome mi sono già fatto fregare una volta da aspetti di
lieve atipia come in questo caso, credo che il quadro citologico esprima una neoplasia
surrenalica corticale maligna, presumibilmente un carcinoma surrenalico ben
differenziato. Purtroppo questa debolezza di espressione dell’atipia è
frequente nei tumori di origine neurendocrina. La massa, all’esame tomografico,
manifestava invasione del vaso frenico.
Affascinanti questi colangiociti, con anche le loro formazioni simil-acinari. Esfoliano sempre così generosamente?
RispondiEliminaNo, anzi, tra le caratteristiche che ho dimenticato di segnalare è che in genere i colangiociti da un aspirato epatico sono assenti o, se presenti, costituiti da elementi sporadici; quando sono in gruppi così cospicui penso ad una colangiopatia conseguente a replicazione duttale.
RispondiEliminaGrazie per il commento!
Interessante, allora si può fare anche diagnosi di iperplasia biliare!! Immagino che la presenza di linfociti e l'assenza di atipie cellulari rendano poco probabile un'eventuale diagnosi differenziale di proliferazione biliare atipica.
RispondiEliminaGrazie per la risposta, bel caso!
S.
Allora, siate sempre molto cauti nelle interpretazioni, perchè questi sono aspetti che non sono descritti; tuttavia io ritengo che la presenza di colangiociti in numero inferiore a quello degli epatociti, in aggregato, in asenza di aspetti di atipia ed in congiunzione con flogosi possa esprimere aspetti di replicazione duttale; ogni altra diagnosi deve essere formalizzata con l'indagine istologica!!
RispondiEliminaDifficile commentare dopo queste chiare descrizioni (che sviolinata eh?). Forse sto per dire una fesseria, ma nel caso del gatto itterico, considerando la colangiopatia, mi sarei aspettato tra gli epatociti segni di una stasi biliare.
RispondiEliminaBravo Pino, osservazione corretta, obiezione sollevata anche da altri. In effetti non si vede stasi biliare, ma considera che in corso di una colangiopatia, non necessariamente hai un'ostruzione del deflusso sufficiente per determinare la formazione di stampi biliare, mentre il danno biliare puà essere sufficiente per causare ittero. O almeno, così me la spiego io... Qualcuno ha altre opinioni?
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EliminaForse è una domanda stupida ma....cos'altro posso refertare in dd con la colangite se c'è infiltrazione linfocitica e neutrofilica?
RispondiEliminaLa domanda non è stupida; però i problemi infiammatori epatici non sono facili da codificare e classificare, anche di fornte a certe evidenze. Per esempio sulla base di questo citologico non possiamo diagnosticare con certezza una colangite, perchè la presenza di lembi epiteliali biliari di per sè non è l'espressione di caratteri codificati e "certificati" da lavori di ricerca specifici. Secondo, la componente infiammatoria è aspecifica: non possiamo dire con certezza se si tratti di una forma immunomediata o di una colangite cronica su base batterica ascendente. Inoltre non possiamo neanche escludere con certezza una stasi biliare cronica. Ecco, visto quanti punti traballanti ci sono? Il mio consiglio è: usate i dati del citologico per orientarvi sulla colangiopatia, ma poi stabilite la diagnosi definitiva con un istologico.
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