Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso F, età 5 anni.
Neoformazione mammaria, dimensione di una nocciola nel contesto della V
mammella inguinale. Eseguita FNA.
Esfoliano numerosi elementi a citoplasma rotondeggiante o
caudato, variabilmente basofilo, frequentemente contenente microglobuli
acromatici, dotati di nucleo rotondo od ovoide dismetrico, talora multiplo, a
cromatina grossolana, macronucleolato. Gli elementi descritti si organizzano in
gruppi discoesi o di disperdono singolarmente nel contesto di abbondantissimo
materiale denso eosinofilo compatto, nel cui spessore manifestano
incapsulamento entro envelopes rotondeggianti.
A me questo quadro mi lascia basito, soprattutto perché si
tratta di un gatto; il quadro individua i caratteri citologici di un condrosarcoma
e la localizzazione anatomica descritta nella clinica suggerisce l'insorgenza
della neoplasia, nel contesto di mioepitelio mammario metaplastico: cosa c’è di
strano? Che il mioepitelio nella mammella di gatto esprime la sua presenza in
casi rarissimi e in casi ancora più rari si rileva la sua metaplasia, per non
parlare della possibilità che si sviluppi un condrosarcoma; in alternativa
penso a qualche altra struttura anatomica entro cui si sia sviluppato un
condrosarcoma extraosseo, ma la considero un’evenienza ancora più improbabile.
Mai come stavolta consiglierei stadiazione clinica accurata e rimozione
chirurgica per approfondimenti di tipo istopatologico.
Caso 2: cane, razza Pinscher, sesso F, età 12 anni. Tosse da
alcune settimane. RX torace: area radiopaca cranio laterale al cuore.
Visualizzata ecograficamente struttura intratoracica di circa 5 cm di diametro,
cranio-sinistra al cuore ed in contiguità con esso, disomogenea e
tendenzialmente iperecogena.
Esfoliano, su fondo diffusamente ed ostinatamente ematico, sporadici
elementi a citoplasma caudato, fusato o stellato, debolmente basofilo, talora
contenente microglobuli acromatici, recante nucleo rotondo a cromatina
grossolana, multinucleolato, dispersi singolarmente od aggregati in piccoli
gruppi occasionali, nel cui contesto si rilevano microlacune contenenti eritrociti.
In associazione si rileva la presenza di macrofagi numerosi in attività di
eritrosiderofagocitosi, di aggregati piastrinici e di leucociti dispersi.
Non avrei l’ardore di considerare conclusivo il quadro per
esiguità cellulare, ma i rilievi morfologici mi suggeriscono la presenza di una
proliferazione mesenchimale maligna, con aspetto endoteliale e fenomeni
microemorragici intralesionali. I rilievi potrebbero esprimere la presenza di
un emangiosarcoma cardiaco, mi sento un po’ uno stupido a consigliare una conferma
su base istopatologica, perché questo tipo di diagnosi sarebbe in pratica
possibile a costo di un’invasività devastante nei confronti del cane, per
esempio tramite una biopsia chirurgica a torace aperto oppure, peggio, su base
necroscopica.
Piaciuta la valutazione del background ematopoietico nel secondo caso, è ciò che distingue un osservatore passivo da un osservatore pensante! So cool!
RispondiEliminaE per finire...loop referenziale alla grande!!!! ;)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15732014
Ciao!
S.