Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso F, età 6 anni.
Abbattimento e rigurgito post-prandiale; versamento pericardico e pleurico.
Esfoliazione abbondante, su fondo modicamente ematico, di
elementi rotondeggianti di grandi dimensioni a citoplasma basofilo, talora
circondato da protrusioni irregolari o dilatato da materiale acromatico
microglobulare, contenente nucleo rotondeggiante, ovoide, talora a profilo
irregolarmente indentato, a cromatina grossolana, occasionalmente nucleolato.
Gli elementi descritti sono dispersi singolarmente o si organizzano in piccoli
aggregati discoesi, talora manifestando giunzioni intercitoplasmatiche di tipo
window e si associano a a granulociti neutrofili segmentati ed a linfociti
maturi occasionali.
Il quadro individua i caratteri relativi alla localizzazione
cavitaria di neoplasia maligna di presumibile origine mesoteliale: baso la
diagnosi sull’aspetto delle cellule, sulle protrusioni citoplasmatiche e sulle
giunzioni intercellulari, anche se non sono criteri patognomonici. Non
escluderei infatti la localizzazione pleurica di una neoformazione epiteliale
maligna scarsamente differenziata a primitività ignota.
Caso 2: cane, razza Bassotto tedesco, sesso MC, età 11 anni.
Massa surrenalica invadente il lume cavale.
Esfoliazione abbondante di elementi di aspetto epiteliale a
citoplasma rotondeggiante, a contenuto uniforme o finemente granulare,
acromatico o debolmente eosinofilo, recante nucleo rotondo dismetrico a
cromatina irregolarmente compatta, occasionalmente nucleolato; gli elementi
descritti sono organizzati in piccoli aggregati bidimensionali, talora disposti
attorno ad assi capillari lineari o ramificati, circondati da numerosissimi
nuclei nudi dismetrici, ammassati in gruppi irregolari o dispersi
singolarmente.
Il quadro citologico individua i
caratteri di una neoplasia epiteliale maligna di origine neuroendocrina,
morfologicamente riferibile a feocromocitoma maligno. La diagnosi si basa sulla
provenienza anatomica e sulla sua differenziazione dalle neoplasie surrenaliche
corticali: la caratteristica di quest’ultime è la presenza di globuli
acromatici citoplasmatici a profilo netto, di calibro variabile, che sono
frequentemente presenti anche dispersi sul fondo degli allestimenti. Nel
feocromocitoma, che insorge dalla midollare del surrene, i citoplasmi sono uniformi,
talora eosinofili o finemente granulare e i globuli sono virtualmente assenti.
Ai feticisti del genere consiglio vivamente la lettura dell’articolo
recentissimo dell’amico e collega Walter Bertazzolo (Bertazzolo W,
Didier M,
Gelain ME,
Rossi S,
Crippa L,
Avallone G,
Roccabianca P,
Bonfanti U,
Giori L,
Fracassi F.
Accuracy of cytology in
distinguishing adrenocortical tumors from pheochromocytoma in companion
animals. Vet Clin Pathol. 2014 Sep;43(3):453-9), un autentico cultore di
questa nicchia citologica, oltre che di altri tipi di nicchia…
Auguri a te, Amico Carlo, ed auguri tutti i citonauti...
RispondiEliminaUB
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