Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso F, età 11 anni: massa
addominale in regione linfonodi digiunali.
I campioni si caratterizzano per l'esfoliazione abbondante
di elementi a citoplasma indistinto, ovoide, colonnare, caudato o fusato,
debolmente basofilo, frequentemente dilatato da microglobuli acromatici a
margini netti, contenente nucleo ovoide dismetrico, a cromatina grossolana
nucleolato. Gli elementi descritti sono organizzati in lembi discoesi,
bi-tridimensionali, attraversati da sporadici assi vascolari, immersi in
quantitativo abbondantissimo di materiale fibrillare eosinofilo denso, alla
periferia dei quali si osservano sporadiche disposizioni in palizzata.
Il quadro individua i caratteri relativi ad una neoplasia
maligna di origine mesenchimale. Non ci ho capito niente, questa è la verità… Si
può dire di tutto tranne che i campioni manifestino aspetti riferibili a
provenienza linfonodale; per cui si rende necessaria una rivalutazione relativa
alla localizzazione anatomica, all'estensione ed ai coinvolgimenti circostanti,
sulla base della quale stabilire la possibilità della rimozione chirurgica e
l'esecuzione di approfondimenti di tipo istopatologico. Così a naso mi verrebbe da pensare ad un
condrosarcoma, ma devo ammettere che è dura ipotizzarlo nell’addome di un
gatto, anche se è vero che esistono sarcomi con forme di metaplasia, per esempio
nel pancreas. Opzionerei anche un sarcoma intestinale e, perché no, una
neoplasia ovarica, ma prima di ogni considerazione vorrei conoscere la sede
anatomica di insorgenza della lesione.
Caso 2: cane, razza meticcio, sesso FOH, età 1 anno.
Linfoadenomegalia sistemica. Anemia modicamente rigenerativa e trombocitopenia,
con leucocitosi. Cane attualmente in terapia antibiotica con azatromicina,
doxiciclina e claritromicina per sospetto di micobatteriosi.
Esfoliazione di linfociti maturi od in maturazione,
associati a numerosissimi corpi bastoncellari acromatici, dispersi sul fondo
dell'allestimento o fagocitati da alcuni macrofagi singoli, riferibili ad
agenti del genere Mycobacterium. L’esame del midollo ematopoietico, eseguito
dall’amico e collega Luca Zandonà riferisce della presenza di macrofagi in
fagocitosi di elemenit dello stesso tipo.
Il quadro citologico individua una linfoadenite macrofagica,
che conferma il sospetto clinico riferibile ad infezione da agenti del genere
Mycobacterium, con coinvolgimento del midollo ematopoietico. La cosa che mi
stupisce è il quantitativo massiccio di micobatteri in un cane già in terapia e
la relativa scarsa reattività linfonodale (elementi linfoidi in numero
modesto), nonché il coinvolgimento del midollo ematopoietico. Da alcuni
commenti emerge che spesso le infezioni da micobatteri opportunisti si
caratterizzano per un numero molto elevato di agenti eziologici liiberi o
fagocitati; attualmente sono allo studio indagini di tipo biologico molecolare
per identificare il tipo di micobatterio e per stabilire se ci sono rischi di
salute pubblica. Non ne so molto di clinica ma la mia domanda per tutti voi è:
ma questo cane non avrà una forma di anergia immunitaria, che permette una
diffusione così estesa del micobatterio da raggiungere il midollo
ematopoietico, o è una condizione normale?
ciao!
RispondiEliminanessun commento relativo ai due casi..
solo auguri a te e a tutti i citonauti....
Ugo
Ciao Ugo,
RispondiEliminama io, siccome non ci ho capito niente, volevo i tuoi commenti!!!
Comunque i tuoi auguri sono graditissimi e li ricambio di cuore.
Ciao!
ciao.
Eliminaancora relativamente ai due casi,
per il primo, condrosarcoma può sicuramente essere possibilità, anche se ma matrice è molto fibrillare e simil mixoide. Qualche tempo fa avevo visto liposarcoma intestinale pleomorfo, poco differenziato, con cellule po' vacuolizzate e materiale extracellulare come questo...boh?
per il secondo, hai dati aggiuntivi? elettroforesi per verificare eventuale ipogammaglobulinema?, misurazione immunoglobuline? ricordo che è stato pubblicato un paio di anni fa (?) articolo su VCP in cui hanno validato il metodo usando chimica liquida su strumenti di uso comune. alcun lab le misurano regolarmente credo...
ugo
Ugo grazie,
RispondiEliminami hai dato un'opzione differenziale stupenda per il primo caso, spero di poterla verificare e di informare tutti.
Per il secondo caso siamo fortunati, ho i dati che mi chiedi; allora: IgG: 639 mg/dl (i.r.:323-659). IgM: 818 mg/dl (i.r.: 61-99). IgA: 30.06 mg/dl (i.r.: 0.1-1.8). La foresi individua un aumento delle alfa due e delle beta-gamma. Da quanto risulta mi orienterei verso la reazione di un soggetto assolutamente immunocompetente, che dici?