mercoledì 30 dicembre 2015

UN ADDIO E UN ARRIVEDERCI

Amici citonauti
si conclude con oggi questa meravigliosa esperienza del CRAMPO, che mi ha regalato per anni il contatto virtuale con voi, colleghi, amici e simpatizzanti, obbligandomi nel tentativo di darvi sempre il meglio delle quattro idee che ho in testa relative a questa disciplina, quest'arte che è la citologia: non so se ci sono riuscito, ma sono contento di averci provato, sono contento per tutte le volte che vi ho sentito numerosi, crucciati attorno alle fotografie, mi sono formato con le vostre domande, sono cresciuto con le vostre obiezioni.
Il mio percorso professionale presso la Clinica San Marco si conclude e con esso il CRAMPO, così come è stato condotto fino ad oggi: ringrazio coloro che me lo hanno permesso e che hanno permesso a voi di partecipare; è l'addio di questa esperienza ma contemporaneamente un arrivederci al momento in cui riuscirò a trapiantare in altri ambiti la stessa formula, a quando riuscirò a rintracciarvi ed a raccogliervi ancora intorno ad una fotografia di cellule, a quando cercheremo ancora lo stupore di fronte ad un citoplasma pieno di oggetti sconosciuti, ad un nucleo bislacco, ad architetture improbabili, a quando ci spremeremo ancora il cervello alla ricerca dei messaggi silenziosi ed espliciti che le cellule ci mandano.
Vi ringrazio, uno ad uno, per come avete creduto con me che la condivisione è l'aspetto più costruttivo, elegante e piacevole del sapere.
La mia mail è sempre carlo.masserdotti@gmail.com, se vorrete contattarmi per qualunque richiesta.
Vi abbraccio fortissimo!
Carlo

casi citologici giorno 30 dicembre 2015

Uotisiordiagnosis. Caso facilerrimo!! Dai votate, qui a fianco!

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Caso 1: cane, razza Nova Scotia retriever, sesso M, età 4 anni. Noduli cutaneo multipli, linfoadenomegalia omolaterale.

Esfoliazione abbondante, su fondo modicamente ematico, di elementi linfoidi polimorfi, dominati da linfociti maturi od in maturazione, blasti e plasmacellule disperse, associati a numerose cellule rotonde di medie-grandi dimensioni, a citoplasma debolmente basofilo, nucleo rotondo od ovoide eccentrico, in attività occasionale di citofagocitosi ed a granulociti neutrofili segmentati sporadici.

Il quadro individua i caratteri relativi ad una forma di iperplasia reattiva ed alla localizzazione linfonodale di elementi di aspetto istiocitario, secondariamente di tipo granulocitario neutrofilico, con presumibile significato infiammatorio o reattivo. I rilievi potrebbero individuare un processo patologico conseguente a condizioni infiammatorie primarie od a processi di reattività istiocitaria con sede cutanea. In effetti l’indagine istologica ha evidenziato una forma di istiocitosi reattiva, caratterizzata da una concentrazione di elementi istiocitari, secondariamente linfocitari e granulocitari, con sviluppo talora perivascolare, più frequentemente con l’aspetto di aree nodulari confluenti, coinvolgenti il derma profondo ed il pannicolo adiposo. Questa forma, identificata nella condizione denominata “Istiocitosi reattiva” è suddivisa in due sottotipi, quello cutaneo, a coinvolgimento solo cutaneo e quello sistemico, dove oltre alla cute sono coinvolti anche linfonodi, palpebre, sclera, cavità nasale, milza, polmoni e midollo ematopoietico. Questo caso a mio giudizio è molto interessante perché individua il coinvolgimento linfonodale in un disordine reattivo istiocitario, che comporterebbe anche una stadiazione, tesa a stabilire se il problema è confinato alla cute o se ha coinvolto anche gli organi splancnici.




Caso 2: gatto, Europeo, sesso F, età 10 anni. Tumefazione in regione mandibolare.

Esfoliazione abbondante, su fondo ematico, di elementi epiteliali a citoplasma rotondeggiante o poligonale, di aspetto cheratinizzato, talora contenente voluminosi granuli discheratosici, recante nucleo rotondo od ovoide dismetrico, a cromatina grossolana, nucleolato. Le cellule descritte si disperdono singolarmente o si aggregano in lembi di aspetto pavimentoso, circondati da cellule giganti di aspetto osteoclastico.

Il quadro individua i caratteri relativi ad un carcinoma squamocellulare con aspetti di rimaneggiamento osseo. La condizione impone stadiazione clinica accurata, tesa a stabilire l'estensione regionale, i coinvolgimenti anatomici ed eventuali localizzazioni metastatiche a sede linfonodale od a carico di altri parenchimi splancnici.



mercoledì 23 dicembre 2015

BUONE FESTE CITONAUTI e casi del giorno 23 dicembre 2015




Uotisiordiagnosis? Il campione esprime la localizzazione sierosale di un linfoma a grandi cellule. l'aspetto profondamente lobulato dei nuclei è tipico di alcune forme di linfoma, soprattutto T, che assumono questo aspetto bizzarro nei liquidi di versamento.
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Caso 1: gatto, Europeo, sesso M, età 12 anni. Scolo nasale monolaterale, non responsivo a terapia antibiotica. All’esame radiografico si rileva lisi delle ossa nasali. Prelievo dello scolo nasale.

I campioni si caratterizzano per l'esfoliazione, su fondo modicamente ematico e detritico, di elementi epiteliali a citoplasma colonnare, talora apicalmente ciliato, singoli od in piccoli aggregati oppure di aspetto cheratinizzato, dispersi singolarmente, tra i quali si rileva la presenza di numerose cellule rotondocellulari di aspetto linfoide, prevalentemente monomorfe, caratterizzate da medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo e nucleo rotondo a cromatina grossolana, talora nucleolato, associati a linfociti maturi od in maturazione.

Il quadro citologico individua i caratteri relativi ad un disordine linfoproliferativo, morfologicamente riferibile a linfoma nasale a grandi cellule. Consiglierei stadiazione clinica accurata, tesa a stabilire l’estensione del processo ed eventuali coinvolgimenti di altri parenchimi e comprensiva di valutazioni inerenti lo stato sierologico del soggetto nei confronti delle malattie retrovirali.





Caso 2: cane, meticcio, sesso M, età 12 anni. Neoformazione perianale 1 cm di diametro, lievemente ulcerata.
Esfoliano, su fondo modicamente ematico, diffusamente proteinaceo, elementi epiteliali riconoscibili come cellule epatoidi, a citoplasma poligonale o rotondeggiante, variabilmente basofilo, finemente reticolato, contenente nucleo rotondo a cromatina irregolarmente grossolana, multinucleolato, organizzati in lembi discoesi bidimensionali, circondati da filiere multiple irregolari di cellule di riserva, talora sovrapposte o disgregate e da numerosi nuclei nudi.

Quadro citologico di neoplasia epiteliale di origine epatoide, con aspetti di malignità. Non esistono codifiche pubblicate sui caratteri morfologici dei tumori epatoidi maligni, ma la presenza di numerose cellule immature e i nuclei nudi dismetrici che circondano gli aggregati sono, a mio giudizio, criteri su cui considerare la possibilità relativa ad un carcinoma epatoide; consiglierei stadiazione clinica e verifica di tipo istopatologico.




mercoledì 16 dicembre 2015

casi citologici giorno 16 dicembre 2015

Uotisiordiagnosis? Ballottaggio ad armi pari tra mixosarcoma e condrosarcoma! La diagnosi definitiva è di condrosarcoma. in questo tipo neoplastico il materiale eosinofilo dove si distribuiscono le cellule è molto denso e rappresentato da zolle compatte, entro cui le cellule stesse si scavano delle nicchie. Nel mixosarcoma il materiale di fondo è molto più lasso e fibrillare.

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Caso 1: cane, Pastore tedesco, M, 7 anni. Massa tonsillare destra e linfoadenomegalia faringea ipsilaterale, con caratteristiche TC di possibile metastasi a sede polmonare, epatica e splenica. si campionano con FNCS la massa retromandibolare e la milza

Linfonodo: esfoliazione, su fondo lievemente ematico, diffusamente detritico, di elementi epiteliali a scarso citoplasma indistinto, variabilmente basofilo, contenente microglobuli acromatici e recante nucleo rotondo modicamente dismetrico, a cromatina grossolana nucleolato, organizzati in lembi bi-tridimensionali, nel cui contesto manifestano disposizioni in filiere od in figure microacinari. Le cellule descritte sono circondate da componente infiammatoria di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato o cariolitico e di tipo macrofagico.
Quadro citologico di neoplasia epiteliale maligna con aspetti ghiandolari e flogosi mista secondaria. Non si rilevano aspetti relativi ad una provenienza linfonodale del campione, poiché mancano completamente i linfociti di fondo. Considerare la possibilità relativa ad una sostituzione completa del parenchima, oppure, più probabilmente, ad una neoplasia epiteliale maligna regionale quale un adenocarcinoma salivare od annessiale.



Milza: esfoliazione, su fondo detritico, modicamente ematico, di elementi epiteliali con caratteri analoghi a quanto descritto in sede linfonodale, associati e circondati da componente linfoide polimorfa rappresentata da linfociti maturi od in maturazione sporadici, granulociti neutrofili segmentati e macrofagi in attività di leucofagocitosi.

Il quadro individua la localizzazione splenica della neoplasia epiteliale maligna, presumibile espressione dell'estensione metastatica della lesione primaria descritta a sede retromandibolare.


mercoledì 9 dicembre 2015

casi citologici giorno 9 dicembre 2015

Uotisirodiagnosis. La risposta corretta è "cheratina matricale"; questo aggregato è composto da cellule di aspetto cheratinizzato, a scarso citoplasma, che contiene un'area centrale acromatica, corrispondente alla localizzazione precedente del nucleo che è andato incontro ad involuzione. Queste cellule sono denominate "ghost cells" e si rilevano in tutti i tipi di lesione annessiale di origine follicolare che abbia coinvolto i segmenti bulbari, come le cisti matricali od il pilomatrixoma.


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Caso 1. Gatto, razza Europeo, sesso FOH, età 12 anni. Disoressia, calo ponderale. All'ecografia milza aumentata di volume ipoecogena e disomogenea. Eseguita FNCS del parenchima splenico.

Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi rotondocellulari di medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo, frequentemente contenenti area perinucleare acromatica (arcoplasma), recanti nucleo singolo, doppio o multiplo, rotondo od ovoide dismetrico, eccentrico, a cromatina grossolana, in attività mitotica sporadica. Gli elementi descritti si disperdono singolarmente e si associano a rari linfociti maturi od in maturazione dispersi.

Il quadro individua i caratteri relativi alla localizzazione splenica di una neoplasia rotondocellulare, morfologicamente riferibile a plasmacitoma extramedullare. Si rende necessaria stadiazione clinica accurata, tesa a stabilire eventuali coinvolgimenti anatomici ulteriori, con particolare riferimento alle basi ossee colonnari, craniche od appendicolari, al midollo ematopoietico, al parenchima epatico e linfonodale, alla valutazione di alterazioni a carico della concentrazione delle proteine plasmatiche e del tracciato elettroforetico ed a eventuali stati di proteinuria. E in effetti il tracciato elettoforetico individua un picco mono-oligoclonale nella frazione beta delle immunoglobuline.




mercoledì 2 dicembre 2015

casi clinici giorno 2 dicembre 2015

Uotisiordiagnosis. L'immagine individua i caratteri di un carcinoma transizionale. le alterazioni sono troppo marcate per una forma iperplastica o displastica e soprattutto non si rilevano segni di infiammazione che ne possano motivare l'insorgenza. Avrete sicuramente notato anche gli aspetti di metaplasia ghiandolare, rappresentati dai globuli citoplasmatici acromatici.


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Caso 1: cane, razza Bassotto, sesso M, età 8 anni. Insorgenza acuta di vomito. Quadro relativo a danno epatico acuto con insufficienza d’organo.

Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi epatocitari interessati da fenomeni di necrosi coagulativa multifocale, cui si associa infiltrato flogistico di tipo granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato, linfocitario e macrofagico, in attività di fagocitosi di detrito basofilo e di eritrofagocitosi. La necrosi è evidenziata dalla coartazione del citoplasma e dal nucleo che assume aspetto picnotico.

Il quadro citologico individua fenomeni di necrosi epatocellulare con flogosi mista. Le cause, associate anche all’insorgenza acuta, potrebbero essere su base soprattutto tossica o tossinfettiva. Consiglierei approfondimenti di tipo istopatologico in caso di mancato rientro della sintomatologia.




Caso 2: cane, razza Pastore belga, sesso M, età 15 anni. Neoformazione in regione del gomito.

Esfoliano, su fondo ematico, elementi fusocellulari a citoplasma debolmente basofilo, frequentemente microglobulare, contenente nucleo rotondo od ovoide a cromatina irregolare, nucleolato, organizzati in lembi discoesi, dalla cui periferia si distaccano in forma singola, talora manifestando bi-multinucleazione.

Quadro citologico di neoplasia mesenchimale maligna, riferibile a sarcoma dei tessuti molli. Le cellule binucleate e multinucleate, con i microglobuli acromatici citoplasmatici sono molto suggestive di sarcoma a derivazione perivascolare: mi sbilancerei ad ipotizzare un miopericitoma.




Caso 3: cane, razza Pastore tedesco, sesso F, età 8 anni. Epato-splenomegalia con sindrome nefrosica.

Fegato: accanto ad epatociti a citoplasma basofilo, finemente reticolato, talora contenente microglobuli acromatici di aspetto lipidico, organizzati in lembi coesi bidimensionali, si rileva la presenza di numerosissimi elementi linfoidi polimorfi, associati a cellule numerose di medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo, frequentemente contenente microglobuli acromatici, recanti nucleo rotondo, ovoide, clivato o lobulato, frequentemente multiplo, a cromatina grossolana macronucleolato.

Il quadro citologico individua la localizzazione epatica di neoplasia rotondocellulare maligna, morfologicamente riferibile ad origine istiocitaria. Consigliata stadiazione clinica accurata ed approfondimenti di tipo immunocitochimico, tesi ad escludere derivazioni linfoidi o da altro citotipo primario.