Caso 1: cane, razza meticcio, sesso F, età 12 anni.
Neoformazione cutanea di 3 cm. di diametro, localizzata sulla testa, presente
da circa tre anni. Eseguita FNA
Caso facile e piacevole, poche caratteristiche ma decisive
per la diagnosi. Esfoliano, su fondo variabilmente ematico, elementi epiteliali
a citoplasma cuboidale e nucleo rotondo a cromatina compatta o granulare,
organizzati in lembi coesi bi-tridimensionali, alla periferia dei quali
esibiscono frequente disposizione in filiere basaloidi.
Quando vedo caratteri di questo tipo mi fido quasi solo
della coesione cellulare e delle filiere di aspetto basaloide e sono molto
tranquillo nell’emettere una diagnosi di neoplasia epiteliale benigna di
origine annessiale; la prima diagnosi istologica su cui scommetterei è un
tricoblastoma, comune lesione di origine follicolare, benigna, che tra l’altro
ha la testa come sede preferenziale di insorgenza. La scelta circa l’escissione
chirurgica e la verifica istopatologica non dovrebbe essere dettata dal
comportamento biologico, che è generalmente benigno, ma soprattutto sulla base
di eventuali complicazioni, quali ulteriore ingrandimento, ulcerazione,
infiammazione.
Caso 2: cane, razza Bassotto, sesso M, età 9 mesi. Descritti
ascessi multipli nella regione del collo e del tronco; sospetto clinico di
sporotricosi. Eseguita FNA.
Ed eccoci al caso-pigna, quello per cui si può parlare per
ore senza arrivare a quagliare. Esfoliano, su fondo lievemente ematico,
diffusamente ingombrato da materiale lipidico in gocciole acromatiche di
calibro variabile, numerosissimi elementi infiammatori di tipo granulocitario
neutrofilico, con aspetto segmentato, picnotico o carioressico e di tipo
macrofagico, in attività diffusa di lipofagocitosi. Frequentemente si può
vedere la componente infiammatoria concentrarsi attorno a zolle di materiale
lipidico.
Il quadro individua i caratteri relativi ad una flogosi
suppurativa e macrofagica con diffuso coinvolgimento del pannicolo adiposo. I
rilievi citologici, unitamente alla descrizione clinica, potrebbero esprimere
una forma di pannicolite nodulare
sterile, condizione idiopatica alla quale il bassotto sembrerebbe esposto
geneticamente. I rilievi non sono compatibili con il sospetto clinico di
sporotricosi, non si vedono funghi caratteristici di questa specie, che tra
l’altro è estremamente rara in Europa. Si potrebbero poi ipotizzare decine di
cause eziologiche, tra cui i micobatteri. Se la lesione fosse stata singola non
escluderei possibili reazioni a somministrazioni locali di farmaci o vaccini,
ma con presentazione multifocale questa opzione è davvero improponibile. Consiglierei di escludere agenti eziologici con un esame colturale o con la PCR e, ottenute alcune certezze, passerei al bombardamento metodico e costante del cane con missili al cortisone... altro che le bombe intelligenti della guerra del Golfo!
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