martedì 26 giugno 2018


Caso 1: Cane, neoformazione ascellare, FNCS.
Scusandomi per la mancanza pressochè completa di dati segnaletici, clinici ed anamnestici, commento con piacere questo caso citologico, dove si osserva l’esfoliazione di elementi epiteliali a scarso citoplasma indistinto, contenente nucleo rotondo lievemente dismetrico, a cromatina granulare o compatta; la loro caratteristica è di organizzarsi in lembi variabilmente discoesi, nel cui contesto esibiscono frequentemente disposizione microacinare, non solo, con il lume frequentemente repleto di materiale eosinofilo presumibilmente secretorio; dagli aggregati principali le cellule si distaccano sotto forma di piccoli gruppi oppure si disperdono singolarmente.




Il quadro suggerisce una proliferazione epiteliale benigna o a basso grado di atipia, con aspetti secretori; considerata la localizzazione cutanea e la sede ascellare la prima cosa che mi viene in mente è una lesione apocrina. Sento già le obiezioni di molti: ma comeeee, le proliferazioni apocrine non sono fatte da cellule colonnari con citoplasma a decapitazione apicale, palizzate frequenti e secreto abbondante e dispersoooo???
Risposta: si, è vero, ma esistono neoplasie apocrine di vario tipo e quella in questione, secondo me, corrisponde ad un adenoma apocrino, probabilmente ad una variante di tipo duttulare o di tipo solido-cistico, dove le strutture acinari sono sporadiche e piccole e la componente epiteliale in strutture solide predomina sulle formazioni cistiche, tubulari o lacunari, proprio come si vede nel campione citologico. Ma come sempre, mi attendo opinioni diverse e critiche costruttive.

 

Caso 2: Gatto, DSH, 11 anni, F; croste sul muso, orecchie e capezzoli; apposizione.
Esfoliano, su fondo ematico, elementi epiteliali, che sono riconoscibili come cheratinociti degli strati basali o intermedi per il loro profilo rotondeggiante, per la presenza del nucleo e per la loro tendenza ad aggregare talora in lembi pavimentosi discoesi; alcuni caratteri suggeriscono che si tratta di cellule acantolitiche, provenienti presumibilmente dai processi immunomediati che caratterizzano le malattie del complesso del pemfigo: anzitutto l’alone perinucleare nel citoplasma basofilo, poi la tendenza a disaggregare in cellule singole ma soprattutto la corona di granulociti neutrofili che li circonda frequentemente, a sottolineare la concentrazione di elementi infiammatori dove si verificano i processi immunomediati di dissoluzione delle giunzioni intercitoplasmatiche, proprie delle malattie vescicolari immunomediate; altra caratteristica che ritengo peculiare è la tendenza delle cellule di distaccarsi le une dalle altre con ponti intercitoplasmatici talora completi o con propaggini irregolari, che danno quel senso morfologico dei processi di dissoluzione in atto.


 
Il quadro non è patognomico, poiché sporadici cheratinociti acantolitici sono possibili anche in corso di piodermite, ma un numero così elevato di cellule e i caratteri morfologici descritti sono estremamente utili nella formulazione della diagnosi, da formalizzare poi con un esame istopatologico.

giovedì 14 giugno 2018


Caso 1. Cane, Golden retriever, M, 10 anni; nodulo in regione ventrale del collo, FNSC.
Caso apparentemente facile, ma a me lascia qualche dubbio: un casino di Leishmanie disperse sul fondo e fagocitate dalla componente macrofagica, qualche linfocita, qualche plasmacellula e qualche granulocita neutrofilo; non si farebbe fatica a stabilire una reazione tissutale alla presenza di Leishmania ma ci sono anche alcune cellule rotonde, frequentemente interessate da ressi citoplasmatica e nucleare, di grandi dimensioni, contenenti grande nucleo rotondo, clivato, lobulato, a cromatina irregolare.


 
La prima domanda che mi faccio è: possibile che in un cane di dieci anni una leishmaniosi dia sfoggio di sé con un nodulo in regione ventrale del collo? Se fosse una reazione all’iniezione di Leishmanie da parte di un pappatace infetto, mi aspetterei la lesione su aree a pelo corto od alopeciche, sul naso o sulle orecchie o intorno agli occhi; se fosse un linfonodo mi aspetterei tanta cellularità linfoide in più.
La seconda domanda è: ma che ci fanno quelle cellule abnormi, insieme ai macrofagi a alle altre cellule infiammatorie? Non è che per caso la Leishmania si sta manifestando su una lesione neoplastica istiocitaria, che ne so, un sarcoma istiocitario e io mi sto concentrando sul parassita e non su un eventuale processo neoplastico grave? In poche parole, sto guardando il dito e non la luna??? Domande che mi si attorcigliano dentro…

 
Caso 2. Gatto, M, 7 mesi; neoformazione cute dell’orecchio, FNCS.

Solo per parlare rapidamente di uno dei tre tipi del mastocitoma felino, il cosidetto citotipo istiocitario o atipico; le cellule presentano scarsa granulazione, nucleo modicamente dismetrico, preferenzialmente eccentrico, e talora attività di eritrofagocitosi; questa capacità, descritta ormai da molti anni nel mastocitoma felino splancnico, è una bella caratteristica morfologica (la vedete indicata nella freccia della foto 2), di cui si potrebbe parlare per ore, non essendo i mastociti cellule fagiche ed essendo forse espressione di altri processi di internalizzazione di cellule, quali una forma di entosi o di emperipolesi… Spunti di discussione e termini da approfondire, io butto l’amo!