Caso 1: cane, razza Border Collie, sesso M, età 17 mesi.
Gonfiore al polpastrello del IV dito posteriore con zona d’appoggio ulcerata,
scarso miglioramento dopo sei giorni di terapia antibiotica con
amoxi+ac.clavulanico.
Esfoliano numerosi elementi infiammatori di tipo
granulocitario neutrofilico, con aspetto segmentato e di tipo macrofagico,
singoli od in ampi aggregati di aspetto epitelioide, frequentemente impegnati
in fagocitosi di artrospore fungine, disperse singolarmente, aggregate in
gruppi grossolani o talora adese alla superficie di frammenti di materiale
pilare o di cellule cheratinizzate anucleate.
Quadro citologico di flogosi piogranulomatosa, conseguente a
dermatofitosi ed a rottura annessiale profonda, con esposizione di cheratina
annessiale, clinicamente chiamata kerion. La condizione è sostenuta da
un'infezione fungina che potrebbe essere identificata tramite indagine
colturale e che richiede in ogni caso inquadramento clinico ed anamnestico.
Caso 2: cane, razza meticcio, sesso FOH, età 11 anni.
Leucocitosi estrema (322.000 WBC/mcL), con prevalenza di elementi mieloidi in
tutte le fasi di maturazione e sospetto di leucemia granulocitaria cronica.
Presenza di noduli mammari multipli. Alterazioni ecostrutturali a carico di
fegato e milza. FNA dei parenchimi epatico e splenico.
Caso del tipo “carramba che sorpresa!!”… dal fegato
esfoliano, su fondo ematico, epatociti organizzati in lembi coesi
bidimensionali, associati a cellule di aspetto epiteliale a citoplasma
tendenzialmente rotondeggiante o cuboidale, debolmente basofilo, frequentemente
dilatato dall'accumulo di microglobuli acromatici, recanti nucleo rotondo a
cromatina grossolana nucleolato; gli elementi descritti si organizzano in lembi
discoesi bi-tridimensionali, nel cui contesto manifestano frequente
disposizione microacinare, il cui lume risulta repleto di materiale secretorio.
Il fondo dell'allestimento è popolato da numerosissime cellule di aspetto
leucocitario, tra cui una percentuale elevata di blasti mieloidi.
Nella milza si osserva l’esfoliazione diffusa di ampia
aggregati di elementi epiteliali con caratteri analoghi a quanto descritti in
sede epatica, dispersi in contesto della presenza di numerosissimi elementi
mieloidi in fase di maturazione.
E' stata eseguita anche una valutazione del midollo ematopoietico, dove si rileva iperplasia mieloide e presenza di aggregati sporadici di cellule neoplastiche come quelle osservate nel fegato e nella milza.
Altro che leucemia: il quadro individua i caratteri relativi
alla localizzazione epatica e splenica di neoplasia epiteliale maligna con
caratteri ghiandolari ed intensissima ematopoiesi extramedullare: praticamente
la mia interpretazione del caso è che il cane sta subendo la diffusione metastatica
di un adenocarcinoma, la cui attività probabilmente è causa di una reazione
leucemoide. La reazione leucemoide è una condizione di leucocitosi marcata
conseguente a gravi fenomeni infiammatori o neoplastici extramidollari. Si
renderebbero quindi necessari approfondimenti clinici tesi a rilevare la sede
primaria della neoplasia, tra cui valutazioni a carico delle neoformazioni
mammarie descritte.
C'è la possibilità di confermare o escludere con l'immunoistochimica l'origine mammaria di queste neoformazioni? Ciao e grazie Alessio
RispondiEliminaBuongiorno Alessio
RispondiEliminapurtroppo no; la disponibilità delle valutazioni immunoistochimiche per una neoplasia mammaria sono relative alla conferma della sua natura epiteliale, che qui non è in dubbio; non sono a conoscenza di anticorpi per indagini immunoistochimiche che permettano con precisione di identificare l'origine mammaria.