Il caso in questione era complesso; la diagnosi finale è stata di leucemia linfoblastica acuta con coinvolgimento del parenchima linfonodale, ottenuta a seguito di stadiazione clinica, valutazione morfologica e di studio immunocitochimico su sangue periferico. In effetti a volte "l'invasione" del parenchima linfonodale sostenuta dalle cellule leucemiche può mimare il linfoma a grandi cellule; soprattutto quando la sostituzione non è completa e si rileva una commistione di elementi atipici con cellule mature od in maturazione, sarebbe sempre opportuno considerare questa evenienza.
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Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso M, età 10 anni. Linfoadenomegalia dei linfonodi mesenterici ed epatici.
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Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso M, età 10 anni. Linfoadenomegalia dei linfonodi mesenterici ed epatici.
Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi linfoidi
polimorfi, dominati da piccoli linfociti maturi od in maturazione, tra i quali
si distribuiscono cellule di medie-grandi dimensioni, a citoplasma debolmente
basofilo e nucleo rotondeggiante, marcatamente dismetrico, frequentemente
clivato, talora lobulato, a cromatina grossolana, nucleolato. Gli elementi
descritti si disperdono singolarmente, in associazione a rari granulociti
neutrofili segmentati.
Il quadro citologico individua i caratteri relativi alla
localizzazione linfonodale di una neoplasia rotondocellulare maligna di
presumibile origine istiocitaria. Si rende in ogni caso necessaria valutazione
di tipo immunocitochimico per conferma del citotipo ipotizzato ed esclusione di
un'origine linfoide. Consigliata in ogni caso stadiazione accurata della
condizione.
Caso 2: cane, razza meticcio, sesso M, età 10 anni. Cane con
coagulopatia e piastrinopenia. Lesioni interstiziali nodulari disseminate
all'rx del torace. Neoformazione complex mass sul fegato con rapido wash-in e
rapido wash-out allo studio ecocontrastografico CEUS. Lesioni ipovascolari
nelle tre fasi visibili solo dopo studio CEUS e non visibili in b-mode
(compatibili con metastasi).
Fegato: esfoliazione di epatociti interessati da modesta
dilatazione citoplasmatica per accumulo di materiale acromatico e di pigmento
lipofuscinico, organizzati in lembi bidimensionali, frequentemente attraversati
da stampi di materiale biliare lineare o ramificato. In uno degli allestimenti
si rileva la presenza di cellule a citoplasma fusato o caduato, contenenti
nucleo rotondo od ovoide, dismetrico, a cromatina irregolarmente grossolana,
organizzati in lembi discoesi tridimensionali, talora attraversati da strands
sottili di materiale fibrillare eosinofilo. Elementi analoghi risultano
dispersi singolarmente su fondo abbondantemente ematico di altri allestimenti,
unitamente a cellularità infiammatoria di tipo granulocitario neutrofilico e
macrofagico.
Polmone: esfoliazione, su fondo ematico, di elementi in
attività di eritro e siderofagocitosi, dispersi singolarmente, aggregati in
gruppi discoesi od imbrigliati nel contesto di materiale fibrinoso, associati a
cellule infiammatorie di tipo granulocita rio neutrofilico ed a cellule mesoteliali
singole od in piccoli lembi pavimentosi.
Il quadro individua i caratteri relativi alla localizzazione
epatica di neoplasia mesenchimale maligna ed a processi emorragici nel contesto
del parenchima polmonare. L’interpretazione del processo patologico è un po’ personalizzata,
ma la presenza di una neoplasia mesenchimale maligna nel fegato con la
descrizione di noduli interstiziali nel polmone, di cui si rileva
citologicamente la natura emorragica, mi fanno pensare soprattutto ad un
emangiosarcoma metastatico.