mercoledì 28 ottobre 2015

casi citologici giorno 28 ottobre 2015

Uotisiordiagnosis. Tutti bravissimi, l'emorragia è il processo in atto che possiamo confermare dal quadro presentato, espresso dall'attività di eritro e siderofagocitosi operata dai macrofagi.

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Caso 1: gatto , Europeo, sesso M, età 6 mesi. Linfoadenomegalia addominale; FeLV positivo. Eseguita FNCS.

Esfoliazione, su fondo modicamente ematico e detritico, di elementi rotondocellulari di medie-grandi dimensioni, ad ampio citoplasma debolmente basofilo, talora contenente microglobuli eosinofili e recante nucleo rotondo od ovoide, talora clivato, a cromatina irregolare. Gli elementi descritti manifestano frequente attività di leucofagocitosi e si associano a linfociti maturi od in maturazione, a macrofagi occasionali ed a rari granulociti neutrofili segmentati.

Il quadro citologico mi lascia dei dubbi; a mio giudizio la prevalenza delle cellule individua i caratteri di una neoplasia rotondocellulare maligna, di cui morfologicamente attribuirei il citotipo di origine a quello di una neoplasia istiocitaria maligna. Si consideri, in diagnosi differenziale, la possibilità di altro citotipo, per la cui differenziazione sarebbe necessaria l'indagine immunofenotipica e da cui frequentemente arrivano sorprese, che a volte sono addirittura in contrasto con i dati morfologici. Ricordo un caso analogo (cercate nei casi del giorno 27 maggio 2015), dove i macrofagi in eritrofagocitosi di un gatto con IMHA erano simili e che, malgrado le caratteristiche morfologiche di atipia, le lesioni erano rientrate con la terapia. Consiglierei nel contempo stadiazione clinica accurata e un bel follow-up, che secondo me è la maniera migliore per stabilire se la componente descritta sia maligna o reattiva.




Caso 3: cane, meticcio, sesso FOH, età 9 anni, edema diffuso al tronco e al padiglione auricolare. Presenza di neoformazione splenica. Eseguita FNCS.

Esfoliano elementi linfoidi polimorfi, dominati da linfociti maturi od in maturazione, circondati da numerosissime plasmacellule, da granulociti neutrofili ed eosinofili; a dispetto di questo quadro reattivo e infiammatorio in uno degli allestimenti si rileva la presenza di cellule rotondeggianti a citoplasma debolmente basofilo, contenente nucleo rotondo od ovoide dismetrico, talora clivato, a cromatina irregolare, talora nucleolato: quest'ultimi elementi sono dispersi singolarmente od aggregati in lembi discoesi, attraversati da fasci di cellule fusate, talora da brevi assi vascolari, nel cui contesto manifestano attività sporadica di leucofagocitosi.

Il quadro individua i caratteri di una proliferazione mista, entro cui, oltre alla componente linfoplasmacellulare, spicca la presenza di elementi isitocitari con aspetti di atipia. Il quadro potrebbe esprimere il campionamento di una neoplasia istiocitaria maligna in contesto di iperplasia reattiva oppure di un nodulo fibroistiocitario, condizione di origine controversa e potenziale di malignità dubbio (alcuni autori ne negano l’esistenza) di cui si consiglia stadiazione clinica accurata ed approfondimenti di tipo istopatologico.




mercoledì 21 ottobre 2015

casi citologici giorno 21 ottobre 2015

Uotisiordiagnosis. Citonauti, la diagnosi corretta è displasia epiteliale; purtroppo questa condizione inganna i citologici più sgamati e andrebbe evitata sempre, a meno di evidenze marchiane, la diagnosi di carcinoma squamocellulare ogni volta che alterazioni citocariologiche modeste si presentano in contesto fortemente flogistico.
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Caso 1: gatto, Europeo, sesso F, età 13 anni. Zoppia di III^ grado arto ant sx. Tumefazione a livello di articolazione del gomito sx; all'esame radiografico si evidenzia un processo infiammatorio a carico della articolazione della stessa e margini del periostio irregolari rispetto al contro laterale. Eseguita FNCS.

I campioni si caratterizzano per l'esfoliazione, su fondo ematico e detritico, di elementi fusocellulari a citoplasma debolmente basofilo e nucleo ovoide modicamente dismetrico, a cromatina grossolana, nucleolato, dispersi singolarmente od aggregati in piccoli gruppi immersi nel contesto di materiale fibrillare eosinofilo denso. In diretta associazione si rileva la presenza di lembi di elementi di aspetto epiteliale, a citoplasma indistinto, cuboidale, fusato o colonnare, basofilo, contenente microgranuli basofili e nucleo rotondo od ovoide modicamente dismetrico a cromatina irregolare, nucleolato, organizzati in aggregati coesi bi-tridimensionali. La cellularità prevalente si associa a numerose zolle basofile, costituite da miociti striati, talora scompaginati da cellule di aspetto epiteliale, ed a numerose strutture capillari lineari o ramificate, talora intrecciate, immerse nel contesto di materiale eosinofilo denso o fibrillare.




Il quadro individua i caratteri relativi ad una neoplasia mesenchimale maligna, con coinvolgimento della base muscolare regionale. Il carattere bifasico della popolazione neoplastica descritta potrebbe suggerire la presenza di un sarcoma sinoviale, ma sono necessari approfondimenti di tipo istopatologico ed immunositochimico per conferma dell'istotipo ipotizzato. La lesione è dotata di capacità di infiltrazione locoregionale; qualora confermato, il sarcoma sinoviale è inoltre in grado di sviluppare estensioni metastatiche splancniche, da sottoporre a follow-up continuativo.


Caso 2: cane, meticcio, sesso F, età 4 anni. Neoformazione in regione sopraorbitale dell'occhio sinistro. Eseguita FNCS.

Esfoliazione, su fondo lievemente ematico e detritico, di elementi a citoplasma rotondeggiante indistinto, a bordi evanescenti, debolmente basofilo, occasionalmente contenente materiale eosinofilo in piccole zolle irregolari, recante nucleo rotondo od ovoide, modicamente dismetrico, a cromatina grossolana, occasionalmente nucleolato. Gli elementi descritti si aggregano in lembi discoesi bi-tridimensionali o si disperdono singolarmente, manifestando ressi citoplasmatica e disgregazione del nucleo.

Uno dei quadri più bizzarri e d interpretazione difficile che mi siano mai capitati. Giuro che brancolo nel buio e che se qualcuno vuole aggiungere opinioni personali sono ben accette e in ogni caso costruttive alla soluzione del caso. Il quadro individua secondo me i caratteri relativi ad una neoplasia di presumibile origine epiteliale, con modesti aspetti di atipia. I rilievi potrebbero suggerire una neoplasia endocrina, quale un tumore a cellule di Merkel, oppure una neoplasia epiteliale di altra derivazione. Consigliata stadiazione clinica, tesa a stabilire l'estensione della lesione ed approfondimenti di tipo istopatologico.





Caso 3: gatto, Europeo, sesso FOH, età 18 anni. Noduli epatici multipli.

Esfoliazione, su fondo detritico, di epatociti sporadici a citoplasma dilatato da materiale acromatico e da granuli di pigmento di aspetto lipofuscinico, organizzati in piccoli lembi coesi bidimensionali, circondati da numerosissimi elemenit epiteliali a scarso citoplasma debolmente basofilo, contenente talora microglobuli acromatici e recanti nucleo rotondo dismetrico, a cromatina grossolana talora nucleolato. Gli elementi descritti sono organizzati in lembi discoesi bi-tridimensionali, nel cui contesto manifestano disposizione in filiere od in strutture microacinari, occasionalmente contenenti materiale eosinofilo denso eosinofilo.

Quadro citologico relativo alla localizzazione epatica di neoplasia epiteliale maligna; i rilievi individuano la possibilità, in prima istanza, di un colangiocarcinoma, ma si consiglia di escludere, tramite stadiazione clinica accurata, la possibilità dell'estensione metastatica di un carcinoma a primitività extraepatica, tra le cui origini si consiglia di indagare soprattutto la sede intestinale, pancreatica o renale.



mercoledì 14 ottobre 2015

casi citologici giorno 14 ottobre 2015

Buongiorno, per chi fosse interessato ho aggiornato il caso della tiroide della settimana scorsa con notizie provenienti dall'indagine istopatologica.

Gli elementi epiteliali esfolianti dalla lesione descritta sono di origine surrenalica ed esprimono il campionamento di una neoplasia benigna (iperplasia nodulare od adenoma) di origine corticale; sono riconoscibili sulla base soprattutto della presenza di numerosi microglobuli acromatici citoplasmatici e per l'associazione con materiale analogo disperso sul fondo dell'allestimento.


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Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso MC, 2 anni. Superficie corneale caratterizzata dalla presenza di tessuto neoformato, riccamente vascolarizzato e associato a moderato scolo oculare mucoso biancastro. Sospetto clinico di cheratite eosinofilica. Eseguito citobrush.

Esfoliazione, su fondo detritico, di elementi epiteliali a citoplasma rotondeggiante o poligonale debolmente basofilo, talora dilatato da globuli acromatici e nucleo rotondo modicamente dismetrico a cromatina compatta o granulare, dispersi singolarmente od in piccoli aggregati discoesi, circondati da elementi infiammatori rappresentati da granulociti neutrofili, con aspetto segmentato o cariolitico, alcuni granulociti eosinofili e da numerosi mastociti dispersi singolarmente.

Il quadro individua i caratteri di un processo infiammatorio misto, a prevalenza mastocitaria e neutrofilica, secondariamente eosinofilica; i rilievi relativi agli elementi epiteliali individuano fenomeni di reattività, di iperplasia e di rigenerazione. Il quadro è compatibile con il sospetto clinico di cheratite eosinofilica. Si consiglia di valutare fenomeni di ipersensibilità, ma il quadro potrebbe essere conseguenza di un'infezione da herpes virus, da sottoporre a verifica ulteriore tramite indagine biologico molecolare.





mercoledì 7 ottobre 2015

casi citologici giorno 7 ottobre 2015

Uotisiordiagnosis. Molto bravi quelli che hanno riconosciuto i caratteri della fibrosi epatica, rappresentata da cellule fusate tra gli epatociti.



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Caso 1: cane, razza Boxer, sesso M, età 3 anni. Dopo tiroidectomia, con diagnosi di adenocarcinoma tiroideo, si rileva ingrandimento della tiroide contro laterale con lesione nodulare del parenchima.

Il fondo dell’allestimento è ingombrato da un quantitativo massiccio di materiale proteinaceo denso basofilo, su cui esfoliano elementi epiteliali a citoplasma indistinto, tendenzialmente cuboidale, variabilmente basofilo, talora microglobulare, contenente nucleo rotondo a cromatina compatta od irregolarmente granulare, distribuiti in lembi coesi bidimensionali, nel cui contesto contraggono rapporti in disposizioni ordinate di tipo honeycomb; in associazione si rileva la presenza di elementi macrofagici a citoplasma contenente microglobuli basofili od acromatici, dispersi singolarmente, cui si associano elementi linfoplasmocellulari dispersi e granulociti neutrofili segmentati sporadici.

I rilievi individuano i caratteri relativi ad una lesione cistica del parenchima tiroideo, morfologicamente riferibile ad una forma iperplastica o ad un adenoma. In sostanza baso la mia diagnosi sulla presenza di abbondantissimo materiale proteinaceo di aspetto colloidale, sull’assenza di strutture micro follicolari, virtualmente l’unico criterio di diagnosi del carcinoma tiroideo e sulla presenza di numerosi macrofagi, caratteri che tutti insieme mi fanno pensare a una lesione molto ben differenziata, con aspetti cistici e lontana da quello che esprime generalmente un carcinoma. Si renderebbe in ogni caso necessaria l'indagine istopatologica per conferma diagnostica, anche sulla scorta della diagnosi a carico del lobo controlaterale. Questo è un caso per il quale i criteri di diagnosi sono latitanti e per il quale mi piacerebbe conoscere l’opinione di ciascuno…

Alla fine è stata eseguita l'escissione e l'esame istologico. La tiroide è costituita da follicoli dilatati da colloide, supportati da stroma interessato da infiltrato flogistico linfoplamacellulare e macrofagico prevalente. Componente macrofagica è presente abbondante anche nel lume follicolare. La diagnosi è di tiroidite linfoplasmacellulare con iperplasia follicolare. 






Caso 2: cane, West Highland White Terrier, sesso FO, età 8 anni. Nodulo mammario inguinale, diametro 3 cm.

Esfoliano abbondantemente, su fondo ematico e detritico, elementi epiteliali a citoplasma basofilo indistinto cuboidale contenente nucleo rotondo a cromatina irregolarmente compatta, organizzati in lembi variabilmente coesi, bi-tridimensionali, frequentemente associati a zolle di materiale denso basofilo di aspetto secretorio ed a macrofagi dispersi, con citoplasma dilatato dall’accumulo di microglobuli basofili. In diretta adiacenza si rileva la presenza di cellule a citoplasma rotondeggiante, caudato o stellato, debolmente basofilo, contenente nucleo rotondo lievemente dismetrico a cromatina irregolare, disperse singolarmente od immerse nel contesto di materiale denso eosinofilo di aspetto condroide.

Il quadro citologico esprime la presenza di una neoformazione epiteliale con aspetti cistici e complessi, quest'ultimi riferibili a metaplasia condroide del mioepitelio; i rilievi suggeriscono la presenza di un tumore misto benigno, di cui si consiglia conferma, previa stadiazione clinica, tramite indagine istopatologica. Si tratta dell’eterno dilemma circa la diagnosi dei tumori mammari, di cui si può descrivere molti aspetti, come nel caso in questione, dove la presenza di epitelio tendenzialmente privo di atipie, di materiale secretorio e di mioepitelio con aspetti metaplastici condroidi sono sufficienti per delineare una neoplasia complessa e cistica: bisogna ricordare però che i tumori mammari possono esprimere aspetti molto diversi nel contesto della loro crescita e che conseguentemente quello che osserviamo all’esame citologico è espressione diretta del punto dove l’ago è andato a pescare e che non abbiamo informazioni su eventuali trasformazioni maligne che avvengono in punti adiacenti o riguardo comportamenti infiltrativi di cellule apparentemente benigne; per questo l’esame istologico è indispensabile per una diagnosi definitiva, soprattutto se la neoplasia è di grandi dimensioni.