Caso 1: cane, razza Boxer, sesso M, età 2,5 anni. Precedente
intervento di mastocitoma; insorgenza di neoformazione cutanea a superficie
crostosa.
Esfoliano elementi infiammatori di tipo granulocitario
neutrofilico, con aspetto segmentato e di tipo macrofagico, dispersi
singolarmente od aggregati attorno alla deposizione di cheratina lamellare o
pilare, talora associati alla dispersione di elementi fungini rappresentati da
spore e brevi ife, a protoplasma basofilo e parete acromatica. La componente
flogistica si associa a numerose cellule fusate di aspetto fibroplasico, a
citoplasma basofilo e nucleo rotondo od ovoide dismetrico, a cromatina
irregolare nucleolato, disperse singolarmente.
Il quadro citologico individua i caratteri di una flogosi
piogranulomatosa con fibroplasia reattiva, conseguente a rottura annessiale
profonda determinata da infezione fungina. Anche se non avevo dubbi circa una
possibilità di recidiva del mastocitoma, francamente vi confesso che appena ho
visto le cellule fusate qualche brivido mi è venuto… però in associazione alla
flogosi piogranulomatosa su base fungina, il loro aspetto deve essere relegato
all’interno dei recinti della fibroplasia reattiva.
Caso 2: cane, razza Lupo cecoslovacco, sesso F, età 11 anni.
Neoformazione in regione perianale destra; precedente escissione a sinistra di
carcinoma dei sacchi anali.
Esfoliano, su fondo proteinaceo minimamente ematico,
elementi epiteliali a citoplasma indistinto, di cui si apprezza talora il
provilo rotondeggiante e la trama fine, contenenti nucleo rotondo dismetrico, a
cromatina granulare, talora nucleolato. Gli elementi descritti sono organizzati
in lembi discoesi bi-tridimensionali, nel cui contesto esibiscono disposizione
in brevi filiere od in figure microacinari ed alla periferia dei quali si
disperdono sotto forma di nuclei nudi.
Il quadro citologico da carcinoma dei sacchi anali non
stupisce, ma lascia qualche dubbio interpretativo constatarne la neoinsorgenza
a carico del sacco destro, dopo che il sacco sinistro è stato escisso per la
stessa ragione. Ammesso che non si tratti di una recidiva o di una estensione
metastatica della neoformazione precedente, è possibile che i due sacchi
vengano colpiti a distanza dalla stessa neoplasia?
Ma moooolto bravo questo citonauta che ci aggiorna!! Quindi non è cosa usuale, trovare la bilateralità del carcinoma dei sacchi anali... povero cane!
RispondiEliminaGrazie a S puntato!
Chiedo scusa, io con il link di pubmed non riesco a visualizzare l'articolo, è possibile avere il titolo?
RispondiEliminaS.II°
Certo, te lo scrivo per esteso:
RispondiEliminaBowlt KL1, Friend EJ, Delisser P, Murphy S, Polton G.Temporally separated bilateral anal sac gland carcinomas in four dogs. J Small Anim Pract. 2013 Aug;54(8):432-6
Ciao Carlo, sai quando è stato escisso il precedente carcinoma?
RispondiEliminaSai dirci qualcosa sulla stadiazione clinica della neoplasia?
Il primo carcinoma è stato rimosso a marzo 2014 e non mi vengono segnalate recidive o metastasi; il carcinoma controlaterale è stato campionato nei primi giorni di ottobre, ma non mi viene descritta la sua reale insorgenza, di cui credo sia difficile individuare un momento preciso e tracciarne una progressione.
RispondiElimina.....però che botta di c......non avere evidenziato metastasi considerando l'aggressività di questo tipo di carcinoma. Meglio così per la "lupaccia"!
RispondiEliminaAugurando eterna vita al lupo, ti riordo che il primo tumore è stato tolto senza metastasi evidenti, ma del secondo ancora non sappiamo niente!! Inoltre i tempi per lo sviluppo delle metastasi possono essere variabilmente lunghi!
RispondiEliminaNella mia "misera" casistica (4 casi), quando quel tipo di tumore è stato evidenziato aveva già metatastizzato ai linfonodi sottolombari. Non è che sono io che porto sfiga ai miei pazienti?
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