lunedì 7 dicembre 2020

Casi citologici giorno martedi 1 dicembre 2020

Caso 1; coniglio nano, 4aa, M; massa mediastinica, eseguita agoaspirazione ecoguidata.

Classico caso di timoma del coniglio; con il linfoma timico e gli ascessi mediastinici, sembrerebbe essere la lesione regionale più frequente; manifesta generalmente comportamento benigno, che può essere gestito con terapia radiante o chirurgica. La diagnosi si basa sulla presenza di una popolazione predominante di linfociti maturi o in maturazione, che si associano a una componente epiteliale, rappresentata da cellule che costituiscono i corpuscoli di Hassal; in effetti il timoma è a tutti gli effetti una neoplasia dell’epitelio timico, cui si associa una componente talora predominante di elementi linfoidi polimorfi; la componente epiteliale è riconoscibile per la presenza di elementi a citoplasma rotondeggiante, o indistinto, debolmente basofilo, contenente materiale globulare acromatico, recanti nucleo rotondo od ovoide a cromatina granulare, in aggregati più o meno coesi, di dimensioni variabili; sulla base dei caratteri morfologici relativi a criteri di malignità esibiti dalla componente epiteliale, si stabilisce la diagnosi tra timoma e carcinoma timico; sulla base della presenza di elementi linfoidi polimorfi si stabilisce invece la differenza tra un timoma e un linfoma timico; nel caso in questione non si rilevano aspetti di atipia e concluderei pertanto con una diagnosi di timoma.





Caso 2: cane, dati segnaletici e clinici non indicati; descritto prelievo di liquido scrotale, non meglio identificato.

Esfoliano numerosissimi spermatozoi diafani, pallidi, di cui si riconosce la testa ovale e la coda, lineare, talora convoluta o attorcigliata; le cellule descritte si addensano in gruppi voluminosi, dalla cui periferia si disperdono singolarmente. Malgrado il reperto necessiti di una descrizione clinica relativa alla lesione primaria, mi viene da pensare che sia stata prelevata un’area che potrebbe corrispondere ad una dilatazione dell’epididimo, corrispondente a una forma di spermatocele; questa lesione è generalmente indotta da ostruzioni su base infiammatoria cronica e dilatazione ectasica o cistica del lume con accumulo di spermatozoi.



Caso 3: cane, meticcio, 8aa, MC; versamento pleurico, TP 2 g/dl, PS 1010.

Il campione ottenuto per striscio diretto è popolato, su fondo minimamente ematico e detritico, da sporadici elementi linfoidi di medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo e nucleo a cromatina zollata, talora nucleolato e da macrofagi a citoplasma variabilmente dilatato da globuli acromatici, talora in attività di eritrofagocitosi; nel campione ottenuto per sedimentazione si percepisce meglio il carattere atipico degli elementi linfoidi, il cui aspetto suggerisce la localizzazione pleurica di un linfoma a grandi cellule; un po' discrepante la diagnosi con i caratteri da trasudato a bassa concentrazione proteica del liquido di versamento, ma si dovrebbe immaginare che la componente linfoide neoplastica potrebbe essere in una fase iniziale di invasione della pleura, durante la quale le cellule ostruiscono solo i vasi linfatici, alterando le capacità di deflusso del liquido celomatico, normalmente prodotto dalla filtrazione vascolare, ma non hanno ancora determinato l’invasione e l’accumulo, cui farebbero riscontro conseguenze di danno vascolare e tissutale e caratteri probabilmente da essudato.




 

martedì 3 novembre 2020

Casi citologici giorno martedi 3 novembre 2020

 Caso 1: cane, incrocio, F, 13 anni; campionamento del fegato; dati clinici e anamnestici non segnalati.

Generalmente mi rifiuto di emettere diagnosi nette quando esamino campioni di fegato in assenza di indicazioni cliniche, anamnestiche, dei dati di laboratorio o della descrizione dell’aspetto ecografico del fegato, in quanto la citologia epatica è torbida e la collocazione dei rilievi citologici in un contesto preciso è indispensabile; i campioni di questo caso si caratterizzano per la presenza di epatociti a citoplasma indistinto, vagamente dilatato, talora contenente materiale pigmentario di aspetto lipofuscinico; tra gli epatociti si rilevano stampi frequentissimi di materiale biliare, indicativo di una condizione ostruttiva a carico del deflusso biliare; inoltre si rilevano cellule che spiccano per differenza morfologica, quasi certamente di derivazione non epatocitaria, di grandi dimensioni, a citoplasma rotondeggiante, debolmente basofilo, contenenti nucleo irregolarmente rotondo. dismetrico, a cromatina grossolana, talora nucleolato, per giunta in attività mitotica con aspetto atipico (ma delle mitosi chissene…); questi elementi si dispongono in aggregati bidimensionali discoesi, occasionalmente sotto forma di brevi filiere. Vale il principio di partenza, cioè astenersi da diagnosi squadrate, ma qui chiederei un bel confronto con i dati ecografici, in quanto queste cellule hanno il potere di evocare con forza la possibilità di una neoplasia epiteliale maligna, quasi sicuramente un colangiocarcinoma, possibile responsabile peraltro della colestasi.



Caso 2: cane, Labrador, MC, 12 anni; campionamento per apposizione di croste e scaglie generalizzate.

Sono tendenzialmente contrario al campionamento per apposizione, in quanto utile quasi solo per valutare flogosi di superficie e poco altro, ma in questo caso devo ricredermi; qui infatti, in mezzo a cellule cheratinizzate anucleate, si osservano numerosissimi elementi rotondocellulari di aspetto linfoide, dimensioni medie-grandi, scarso citoplasma debolmente basofilo e nucleo irregolarmente rotondeggiante, quasi mai nucleolato. La mia diagnosi è di linfoma cutaneo, probabilmente epiteliotropo, la cui componente cellulare ha probabilmente trasmigrato fino agli strati epidermici di superficie, diventando campionabile con una banale apposizione. In alternativa, può darsi che siano state asportate le scaglie o le croste e che, asportando magari l’epidermide, siano diventati campionabili gli strati dermici superficiali.




giovedì 22 ottobre 2020

Casi citologici giorno martedi 20 ottobre 2020

 Caso 1: cane, Corso, 5 anni; neoformazione a carico del padiglione auricolare.

Detto fuori dai denti, gli elementi rotondi esfoliati riducono il campo diagnostico a due differenziali, l’istiocitoma e il plasmocitoma; spiego perché, opinioni personali, opterei per il plasmocitoma: anzitutto alcune disposizioni in filiere che nell’istiocitoma non si vedono mai; il citoplasma che talora  è occupato da un alone polare; il nucleo rotondo dismetrico, a cromatina compatta; la presenza di alcune cellule binucleate, che nell’istiocitoma si presentano a volte nelle fasi regressive, dove si osservano anche linfociti, qui assenti.




Caso 2: cane, meticcio, maschio, 6 anni; neoformazione alla base della coda.

Caso facilissimo, dominato da aggregati voluminosi di elementi epiteliali a scarso citoplasma basofilo e nucleo lievemente dismetrico, a cromatina grossolana, nucleolato, organizzati in lembi coesi tridimensionali; questi aggregati si associano a zolle di cheratina lamellare, di dimensioni variabili, a volte da piccoli gruppi di elementi a citoplasma poligonale anucleato; la flogosi è dominata da granulociti neutrofili, segmentati o cariolitici, talora in attività di fagocitosi di batteri coccoidi, associati a macrofagi singoli o in aggregato epitelioide e cellule giganti multinucleate, che tendono a volte a circondare la cheratina. I rilievi citologici traducono la diagnosi morfologica in: proliferazione epiteliale benigna a carattere cheratinizzante con flogosi piogranulomatosa settica; il commento che riterrei più idoneo è quello relativo alla presenza di una neoplasia annessiale di presumibile origine follicolare, la più probabile un acantoma infundibolare cheratinizzante con flogosi conseguente a rottura profonda, esposizione di cheratina dermica e complicazioni settiche batteriche.






mercoledì 7 ottobre 2020

Casi citologici giorno martedi 6 ottobre 2020

Caso 1: Cane, maschio, 3 anni; lesioni ipoecogene a carico del parenchima splenico. Su fondo ematico si osservano elementi linfoidi polimorfi, dispersi o aggregati in contesto fibrinoso, associati a rari elementi ematopoietici e soprattutto a macrofagi che fagocitano amastigoti del genere Leishmania spp; la diagnosi morfologica è facile, ma mi sembra insuale l’associazione con il dato ecografico relativo a lesioni ipoecogene del parenchima splenico; ovviamente il dato citologico deve essere mediato dalla stadiazione accurata che formalizzi il sospetto e attesti una diagnosi definitiva di leishmaniosi. 
 


 
Caso 2: gatto, razza DSH, 8 anni, FS; versamento pleurico. Il dato morfologico saliente è la presenza di cellularità abbondantissima, su fondo lievemente ematico, virtualmente privo di detrito e di elementi infiammatori; non mi sono stati forniti i dati chimico-fisici del versamento, ma ritengo altamente improbable che un aspetto morfologico di questo tipo non sia ascrivibile ad una neoplasia; anzitutto non ci sono aspetti infiammatori che possano motivare una eventuale reazione mesoteliale o associarsi al danno vascolare che causa un carcinoma in fase metastatica; la mia opinione è la presenza di un mesotelioma, supportato dall’aspetto pseudopapillare degli aggregati e dall’aspetto delle singole cellule, di cui si apprezza un orletto eosinofilo frequente e la disposizione talora concentrata attorno ad accumuli di materiale eosinofilo denso, caratteri tipici delle linee mesoteliali.






mercoledì 20 maggio 2020

CRAMPO della quarantena, capitolo tre

Ciao a tutti, di seguito, in calce a ogni caso citologico, le soluzioni alle immagini proposte!

Ciao quarantinati,
per chi fosse interessato alle soluzioni dei casi precedenti, apparese nei capitol uno e due del "CRAMPO della quarantena", ho pubblicato le soluzioni in calce alle immagini; per chi ancora non credesse ai propri sensi, ingannati dall'impressione fugace ed effimera della libertà millantata dai decreti ministeriali e, guardingo nell'esporsi a contagi acquattati nell'ombra, volesse continuare a gingillarsi con cellule dal sorriso radioso, ecco la nuova serie di immagini, con domandine appena un pò più nervose. Divertitevi, se non avete meglio da fare!!


Gatto, DSH, maschio, 12 anni; nodulo al polpastrello di un ditto dell'arto anteriore destro; FNCS.
Qual è la vostra diagnosi?
Su quale aspetto morfologico si basa?
Cosa consigliereste per confermarla?
Localizzazione di neoplasia epiteliale maligna, morfologicamente riferibile a carcinoma di origine polmonare; la diagnosi si basa sulla presenza di alcuni elementi ciliati ed è espressione citologica della cosidetta Lung and Digit Syndrome; per conferma si consiglia l'esecuzione di un esame radiografico del torace alla ricerca di masse primarie (positivo nel caso in questione)
 

Cane, meticcio, femmina, 7 anni, nodulo mammario. FNCS.
Come si chiama il comportamento cellulare riprodotto?
Qual è la vostra diagnosi?
Cannibalismo cellulare, riconoscibile per l'incorporazione una dentro l'altra di cellule dello stesso citotipo epiteliale; è in genere espressione di malignità, benchè non patognomica e si associa, con altri aspetti morfologici, a diagnosi di neoplasia epiteliale maligna; nel caso in questione la diagnosi è stata di carcinoma mammario scarsamente differenziato
 

Gatto, DSH, maschio, 4 anni, BAL.
Come si chiama l'attività esibita da queste cellule?
Quali diagnosi differenziali considerereste?
Fagocitosi macrofagica di materiale basofilo granulare, attribuibile a siderofagocitosi; il rilievo si osserva in caso di sanguinamenti pregressi o cronici, talora in associazione a eritrofagocitosi, nel lume respiratorio; una diagnosi precisa non è possibile e sono necessari approfondimenti per la ricerca delle cause del sanguinamento luminale
 

Cane, Pointer, maschio, 5 anni, massa pelvica, FNCS.
Il sospetto del clinico è di metastasi linfonodale; potete confermare la diagnosi su base citologica?
Qual è la vostra diagnosi?
La diagnosi citologica corretta dovrebbe essere: localizzazione regionale di neoplasia maligna di presumibile origine epiteliale; su base morfologica non è possibile confermare una metastasi linfonodale in quanto non sono presenti elementi linfoidi; la lesione potrebbe essere rappresentata da un carcinoma transizionale prostatico che si estende a carico dei tessuti peri o extracapsulari; una diagnosi definitive di metastasi è possibile solo se la diagnostica per immagini decreta la certezza di un campionamento linfonodale, rappresentando in questo caso una sostituzione completa del parenchima
 

Cane, meticcio, femmina, 10 anni, massa cutanea in regione della spalla. FNCS.
Esprimete la vostra ipotesi circa la natura del materiale prevalente riprodotto nell'immagine.
La mia diagnosi è di necrosi tissutale con lieve flogosi associata, basata sulla presenza di vestigia cellulari e di detrito; non è possibile una diagnosi definitiva, ma la necrosi dovrebbe essere gestita con sospetto, in quanto frequentemente associata a fenomeni neoplastici.
 

Cane, Pastore Tedesco, maschio, 5 anni, massa splenica. FNCS.
Qual è la vostra diagnosi?
Diagnosi citologica di neoplasia fusocellulare maligna; la presenza di elementi fusati, stellati o caudate, prevalentemente singoli, depone soprattutto per un emangiosarcoma, benchè non sia possibile escludere alter neoplasie mesenchimali maligne quali quelle del gruppo dei sarcomi stromali splenici.
 
 

Cane, Maltese, maschio, 9 anni, aumento degli enzimi epatici, leucocitosi, irregolarità ecografica del parenchima epatico. FNCS.
Quale struttura istologica potrebbe esprimere il gruppo di elementi infiammatori localizzati alla destra dell'aggregato epatocitario?
Qual è il suo significato diagnostico?
Gli elementi infiammatori sono dominati da macrofagi a citoplasma variabilmente dilatato, organizzati in aggregato, associati a granulociti neutrofili segmentati e alcuni linfociti; la distribuzione in aggregato adiacente ad alcuni epatociti suggerisce l'entità denominata con il termine di lipogranuloma, che non permette diagnosi definitive, ma si associa spesso a danno epatocellulare con necrosi focale.
 

Cane, Volpino, femmina, 11 anni, alterazioni ecografiche del parenchima splenico. FNCS.
A quale linfoma potrebbe essere ascrivibile il quadro citologico riprodotto?
Diagnosi morfologica di linfoma epatosplenico ed epatocitotropico (linfoma a cellule gamma/delta T); la diagnosi richiede conferma istopatologica e immunoistochimica; si tratta di un tipo particolare di linfoma T a derivazione da cellule gamma/delta citotossiche, il cui carattere citologico saliente è la capacità di eritrofagocitosi da parte delle cellule linfoidi.


Cane, meticcio, maschio, 3 anni, massa in regione mandibolare. FNCS.
Date un nome e una derivazione microanatomica a TUTTE le cellule presenti nell'immagine.
E' stata aspirata una ghiandola salivare, di cui si osservano elementi a produzione sierosa (piccolo cellule a citoplasma densamente basofilo), che potrebbero conrrispondere alle semilune del Giannuzzi e cellule a produzione mucosa (cellule a citoplasma debolmente basofilo dilatato da globuli acromatici); per i più petulanti, si, ok...sono presenti  anche eritrociti di fondo.


Cane, Levriero irlandese, maschio, 3 anni, dilatazione ectasica di un fondo capsulare articolare. FNCS.
Date un nome alle cellule riprodotte nell'immagine.
Esprimete delle considerazioni diagnostiche.
Sinoviociti in lembo coeso, focalmente con carattere papillare; il reperto potrebbe essere incidentale e privo di significato, ma è sempre il caso di considerare una condizione iperplastica a carico della sinovia e la possibilità di condizioni infiammatorie croniche (mi insospettisce a questo proposito la scarsa cellularità sul fondo), da sottoporre a ulteriore approfondimento e confronto con i dati clinici.
 

lunedì 27 aprile 2020

CRAMPO della quarantena, capitolo due.


Buongiorno a tutti! Ho aggiornato la serie di immagini citologiche della precedente edizione con la diagnosi morfologica riportata in calce alla fotografia; se avete obiezioni o commenti sarebbe istruttivo e stimolante per tutti scrivere ogni vostro pensiero nella sezione dedicata. Ecco oggi una nuova serie di immagini, stavolta per citonauti un po' più navigati, sotto con le diagnosi!
Da oggi, sono disponibili anche le soluzioni, le trovate sotto la fotografia!

Cane, Rottweiler, M, 8 anni; nodulo epatico.
rigenerazione epatocellulare (dismetria nucleare); possibile iperplasia nodulare o adenoma
 
Cane, Pinscher, FS, 8 anni; rigonfiamento dei linfonodi retromandibolari.
Iperplasia reattiva e macrofagi in melanofagocitosi; quadro aspecifico (NON è una metastasi di melanoma!)
 
Cane, Chow Chow, M, 9 anni; linfonodo popliteo ingrandito.
Iperplasia reattiva aspecifica (la presenza di alcuni mastociti, anche se da approfondire, NON è sufficiente per una metastasi di mastocitoma!!)
 
Gatto, DSH, F, 8 mesi; lesione crostosa sul naso, apposizione.
Micosi cutanea (ife fungine e artrospore adese al materiale pilare)
 
Gatto, DSH, M, 8 anni; tosse cronica, BAL.
Aeulurostrongilosi (infestazione da Aelurostrongylus spp.)
 
Cane, Dobermann, FS, 3 anni; massa mediastinica.
Linfoadenite granulomatosa fungina (diagnosi eziologica: Paecilomyces spp.)
 
 
Cane, WHWT, FS, 11 anni; alterazioni ecografiche del parenchima epatico.
Fibrosi epatica (citologicamente è aspecifica, richiede verifica, grading e staging istologico)
 
Cane, Drathaar, M, 3 anni; massa in sede ischiatica.
Adipocita maturo, quadro non conclusivo (il cromatismo è aspecifico); sospetto lipoma
 
Gatto, Siamese, FS, 6 anni; alterazioni del profilo ematochimico epatico.
Amiloidosi epatica
 
Cane, Cocker, M, 5 anni; neoformazione cutanea adiacente alla palpebra.
Epitelioma sebaceo (alcune cellule a maturazione sebacea)
 

lunedì 13 aprile 2020

CRAMPO della quarantena capitolo uno


Ciao a tutti
vorrei stringermi a tutti i crampisti in un abbraccio di solidarietà per lo sconforto di questo periodo che ci toglie tutto, ma non la voglia di continuare ad andare in fondo ai nostri interessi; mi sembra di aggiungere una goccia nell'oceano di proposte con cui arrediamo il tunnel della quarantena, ma per chi ne avesse voglia ho pensato di pubblicare periodicamente una serie di immagini su cui arrovellarsi quel minimo, il giusto per mantenere oliati i meccanismi di funzionamento di quelle parti del cervello che il citologo aguzza ogni giorno.
Scusandomi per la latitanza di queste settimane, comincio oggi, in attesa di tornare presto agli incontri abituali, proponendo questo tipo di utilizzo del blog: una serie di immagini con alcuni dati clinici e anamnestici, da guardare, indagare e analizzare, per ognuna delle quali sbizzarrirsi a immaginare il significato delle cellule presenti, il loro ruolo, le loro associazioni e alla fine formulare una diagnosi personale; quando riterrò il tempo a disposizione sufficiente per aver guardato e diagnosticato tutte le immagini, pubblicherò anche le soluzioni con cui confrontarsi. Buon divertimento! 

Caso 1; cane, Barboncino, M, 12 anni; versamento pleurico.
Reattività mesoteliale con lieve flogosi mista.

Caso 2; cane, Pointer, F, 8 anni; rigonfiamento perianale.
Flogosi suppurativa settica.

Caso 3; cane, Meticcio, F, 12 anni; neoformazione mammaria.
Metaplasia osteoide del mioepitelio.

Caso 4; cane, Chow-Chow, M, 6 anni, nodulo sul dorso.
Lesione cistica a contenuto cheratinico e maturazione matricale.

Caso 5; cane, Pastore tedesco, M, 4 anni, nodulo splenico.
Ematopoiesi extramedullare; lieve espansione a significato reattivo della component linfoide.

Caso 6; cane, Volpino, M, 5 anni, neoformazione interscapolare.
Flogosi a prevalenza macrofagica con coinvolgimento diffuso del pannicolo adiposo.

Caso 7; cane, Maltese, nodulo sul carpo.
Flogosi piogranulomatosa secondaria ad esposizione dermica di cheratina lamellare.

Caso 8; gatto, DSH, M, 10 anni; erosione del labbro.
Displasia epiteliale con  flogosi suppurativa.

Caso 9; cane, Rottweiler, FS, 5 anni; gonfiore articolare.
Artrite suppurativa non settica.

Caso 10; cane, Meticcio, M, 4 anni; prostata ingrandita.
Iperplasia prostatica benigna.