casi citologici giorno 2 luglio 2014

Caso 1. Gatto, razza Europeo, sesso FOH, età 9 anni. Noduli fianco sinistro con linfonodi ascellare sin aumentato di dimensione + massa splenica di 3 cm. Eseguita FNA di cute, linfonodo e milza.

Dai noduli cutanei esfoliano, su fondo ematico, elementi rotondocellulari a citoplasma microglobulare o contenente microgranuli intensamente eosinofili, recanti nucleo rotondo, singolo o doppio, a cromatina irregolare, occasionalmente nucleolato, dispersi singolarmente ed associati a rari elementi linfoplasmocellulari ed a granulociti neutrofili segmentati od eosinofili dispersi. Nei campioni di milza e di linfonodo esfoliano elementi analoghi, particolarmente numerosi nel campione linfonodale.  Alcune varianti sul tema le osserviamo nel campione di milza, dove i mastociti neoplastici manifestano attività di eritrofagocitosi: questa capacità da parte dei mastociti felini (dimostrata da un pacco di anni anche nel topo e nella capra) è una caratteristica morfologica peculiare che nel cane non si osserva mai. Nel linfonodo (in parte anche nei noduli cutanei) si osserva invece un discreto numero di mastociti che anziché granuli esibiscono microglobuli acromatici nel citoplasma: questa potrebbe essere sia il risultato di un’affinità tintoriale alterata dei granuli per i coloranti usati che l’espressione di svuotamento degli stessi.

Il quadro individua la localizzazione cutanea, splenica e linfonodale di mastocitoma di tipo istiocitico. Ed alla faccia di tutti i commenti letti nei libri dove si proclama che il mastocitoma felino è generalmente benigno, ecco qui un bel caso di mastocitoma un po’ difficile da interpretare; non saprei con precisione se attribuire ai mastocitomi cutanei la capacità di localizzare nei linfonodi e nella milza oppure se un mastocitoma splenico sia metastatizzato alla cute ed al linfonodo. Secondo me però, stante la negatività di questo gatto all’indagine citologica condotta a carico del fegato e la negatività al buffy coat, opterei per un mastocitoma viscerale splenico (attenzione: non sto parlando di mastocitosi sistemica!) che metastatizza alla cute e da lì al linfonodo. Se qualche oncologo volesse fare le scarpe alle mosche con qualche commento supplementare è il benvenuto!






Caso 2. Gatto, razza Europeo, sesso F, età 9 anni. Linfoadenomegalia  dei linfonodi retromandibolari. il soggetto e' FIV positivo. Eseguita FNA.

Esfoliazione, su fondo lievemente ematico, di elementi rotondocellulari a citoplasma di dimensioni variabili, uniformemente basofilo, frequentemente circondato da brevi protrusioni contenenti microglobuli acromatici, recanti nucleo rotondo paracentrale dismetrico, singolo o multiplo, a cromatina grossolana macronucleolato, in attività mitotica atipica. Gli elementi descritti sono organizzati singolarmente od in piccoli aggregati discoesi, circondati da numerosi linfociti maturi od in maturazione, blasti sporadici e plasmacellule occasionali. Le cellule presentano inoltre alterazioni morfologiche analoghe ma aggregazione in lembi discoesi irregolari tridimensionali.


Il quadro individua i caratteri relativi alla localizzazione linfonodale di neoplasia maligna scarsamente differenziata, di presumibile natura epiteliale: io propenderei per una natura squamosa; ci sarebbero dei commenti da fare sui blebbing citoplasmatici ed i microglobuli: potrebbero essere espressione di produzione di granuli di cheratoialina aberranti, come si vede a volte in carcinomi squamosi primari. Considererei comunque tra le opzioni differenziali, oltre alla già presupposta origine epiteliale squamocellulare, anche una natura ghiandolare, che dovrebbe trovare riscontro in eventuali lesioni primarie a sede orofaringea. 




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