Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso MC, età 18 anni.
Disappetenza, ittero, insufficienza epatica. Neformazione epatica
retrodiaframmatica di dimensioni moderate e versamento addominale lieve.
Eseguita FNCS della massa epatica.
Un caso che riconcilia con l’emato-oncologia anche un asino
recalcitrante come me. Esfoliano epatociti a citoplasma dilatato dall'accumulo
di materiale pigmentario basofilo, organizzati in lembi coesi bidimensionali,
attraversati frequentemente da stampi di materiale biliare lineare, ramificato
o in zolle compatte. Le cellule descritte sono circondate da numerosi elementi
rotondocellulari di aspetto linfoide, a medie-grandi dimensioni, a citoplasma
basofilo, contenenenti nucleo rotondo a cromatina grossolana, macronucleolato,
in attività mitotica atipica sporadica. Questi bizzarri elementi descritti sono
dispersi singolarmente ed esibiscono attività frequente di eritrofagocitosi.
E’ un quadro che individua i
caratteri di una neoplasia rotondocellulare maligna, morfologicamente riferibile
ad origine linfoide, con stasi biliare evidente tra gli epatociti; affascinante
come la scena di un bel thriller è questa attività di eritrofagocitosi, che non
ricordo di aver osservato prima come attività eseguita da una popolazione
linfoide; i caratteri di eritrofagocitosi sono comunque stati descritti episodicamentein
corso di forme linfomatose (Carter JE,
Tarigo JL,
Vernau W,
Cecere TE,
Hovis RL,
Suter SE.
Erythrophagocytic low-grade
extranodal T-cell lymphoma in a cat. Vet Clin Pathol. 2008 Dec;37(4):416-21). Ammetto che non posso
escludere un’origine istiocitaria delle cellule neoplastiche e conseguentemente
consiglierei una stadiazione clinica accurata ed immunofenotipizzazione della
linea neoplastica descritta. E qui implorerei ora i commenti degli amanti delle
neoplasie linfoidi…
Caso 2: cane, razza Pastore tedesco, sesso F, età13 anni. In
trattamento da molti anni per leishmaniosi. Da circa 10 giorni noduli multipli
su tutta la superficie del corpo, di dimensioni variabili, fino a 10 mm di
diametro, diffusi uniformemente su tutto il corpo.
Oggi vi voglio massacare a colpi di neoplasie
rotondocellulari. In questo campione esfoliano, su fondo modicamente ematico, e
detritico, elementi rotondocellulari di grandi dimensioni a citoplasma
basofilo, talora dotato di arcoplasma perinucleare e nucleo rotondeggiante,
talora indentato, occasionalmente doppio o multiplo, in attività mitotica
frequente. Gli elementi descritti sono interessati da fenomeni di ressi
citoplasmatica e disgregazione nucleare frequente e si associano a rari
granulociti neutrofili segmentati dispersi.
Il quadro citologico individua i caratteri di una neoplasia
rotondocellulare maligna, la cui morfologia è suggestiva di origine
plasmocellulare. Giusto per onore di precisione si potrebbe consigliare
approfondimenti di conferma diagnostica,
ma per una volta, amici delle cellule rotonde e dei salmi immunocitochimici o
citofluorimetrici, tributiamo alla nuda morfologia il ruolo che le spetta, ok?
Piuttosto consiglierei una bella stadiazione clinica accurata, tesa a rilevare
eventuali coinvolgimenti splancnici e possibili sindromi paraneoplastiche,
quali (possibili?) discrasie proteiche.
Caso 1: bellissimo caso. Io propendo per ilun linfoma T eritrofagocitico. Se non è frutto della mia immaginazione (spesso esagerata), mi sembra di notare in alcuni linfociti delle fini granulazioni azzurrofile. Recentemente ho avuto un quadro citologico simile in un linfonodo retromandibolare, decisamente megalico, di uno scoiattolo (?). Aspettiamo egoisticamente la sua dipartita per fare indagini istologiche di conferma.
RispondiElimina