mercoledì 30 settembre 2015

casi citologici giorno 30 settembre 2015

Il caso in questione era complesso; la diagnosi finale è stata di leucemia linfoblastica acuta con coinvolgimento del parenchima linfonodale, ottenuta a seguito di stadiazione clinica, valutazione morfologica e di studio immunocitochimico su sangue periferico. In effetti a volte "l'invasione" del parenchima linfonodale sostenuta dalle cellule leucemiche può mimare il linfoma a grandi cellule; soprattutto quando la sostituzione non è completa e si rileva una commistione di elementi atipici con cellule mature od in maturazione, sarebbe sempre opportuno considerare questa evenienza.



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Caso 1: gatto, razza Europeo, sesso M, età 10 anni. Linfoadenomegalia dei linfonodi mesenterici ed epatici.

Esfoliazione, su fondo ematico, di elementi linfoidi polimorfi, dominati da piccoli linfociti maturi od in maturazione, tra i quali si distribuiscono cellule di medie-grandi dimensioni, a citoplasma debolmente basofilo e nucleo rotondeggiante, marcatamente dismetrico, frequentemente clivato, talora lobulato, a cromatina grossolana, nucleolato. Gli elementi descritti si disperdono singolarmente, in associazione a rari granulociti neutrofili segmentati.

Il quadro citologico individua i caratteri relativi alla localizzazione linfonodale di una neoplasia rotondocellulare maligna di presumibile origine istiocitaria. Si rende in ogni caso necessaria valutazione di tipo immunocitochimico per conferma del citotipo ipotizzato ed esclusione di un'origine linfoide. Consigliata in ogni caso stadiazione accurata della condizione.






Caso 2: cane, razza meticcio, sesso M, età 10 anni. Cane con coagulopatia e piastrinopenia. Lesioni interstiziali nodulari disseminate all'rx del torace. Neoformazione complex mass sul fegato con rapido wash-in e rapido wash-out allo studio ecocontrastografico CEUS. Lesioni ipovascolari nelle tre fasi visibili solo dopo studio CEUS e non visibili in b-mode (compatibili con metastasi).

Fegato: esfoliazione di epatociti interessati da modesta dilatazione citoplasmatica per accumulo di materiale acromatico e di pigmento lipofuscinico, organizzati in lembi bidimensionali, frequentemente attraversati da stampi di materiale biliare lineare o ramificato. In uno degli allestimenti si rileva la presenza di cellule a citoplasma fusato o caduato, contenenti nucleo rotondo od ovoide, dismetrico, a cromatina irregolarmente grossolana, organizzati in lembi discoesi tridimensionali, talora attraversati da strands sottili di materiale fibrillare eosinofilo. Elementi analoghi risultano dispersi singolarmente su fondo abbondantemente ematico di altri allestimenti, unitamente a cellularità infiammatoria di tipo granulocitario neutrofilico e macrofagico.
Polmone: esfoliazione, su fondo ematico, di elementi in attività di eritro e siderofagocitosi, dispersi singolarmente, aggregati in gruppi discoesi od imbrigliati nel contesto di materiale fibrinoso, associati a cellule infiammatorie di tipo granulocita rio neutrofilico ed a cellule mesoteliali singole od in piccoli lembi pavimentosi.

Il quadro individua i caratteri relativi alla localizzazione epatica di neoplasia mesenchimale maligna ed a processi emorragici nel contesto del parenchima polmonare. L’interpretazione del processo patologico è un po’ personalizzata, ma la presenza di una neoplasia mesenchimale maligna nel fegato con la descrizione di noduli interstiziali nel polmone, di cui si rileva citologicamente la natura emorragica, mi fanno pensare soprattutto ad un emangiosarcoma metastatico.







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