mercoledì 20 maggio 2015

casi citologici giorno 20 maggio 2015

Uotisiordiagnosis? Citonauti, la risposta esatta era "muscolo striato". Lo si riconosce dalle striature regolari ondulate presenti all'interno dei frammenti di materiale citoplasmatico. Si differenzia dalal cheratina per le striature e perchè quest'ultima è rappresentata generalmente da cellule a citoplasma poligonale singole od in aggregato. La presenza di muscolo striato in un contesto flogistico settico di questo tipo esprime un coinvolgimento con distruzione delle strutture muscolari nel processo infiammatorio.



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Caso 1 : cane razza Beagle, sesso F, età 11 anni; linfoadenomegalia generalizzata.

Vi presento questo caso perché rappresentativo di un’evenienza che mi si è presentata alcune volte e che ha ingenerato dubbi diagnostici.

Linfonodo retromandibolare: esfoliazione di elementi linfoidi prevalentemente polimorfi, dominati da cellule di medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo e nucleo rotondo a cromatina irregolare, in attività mitotica sporadica, associati a linfociti maturi od in maturazione ed a numerosi elementi macrofagici in attività frequente di eritrosiderofagocitosi.

Linfonodo popliteo: esfoliazione di elementi linfoidi prevalentemente monomorfi, dominati da cellule di medie-grandi dimensioni, a scarsa rima di citoplasma basofilo e nucleo rotondeggiante a cromatina irregolare, in attività mitotica diffusa, associati a linfociti maturi occasionali ed a plasmacellule sporadiche.

Allora, il problema a cui alludevo all’inizio è quello di una diagnosi differente sulla base del linfonodo valutato; un linfoma nel popliteo e un’iperplasia nel retromandibolare. E’ descritta da alcuni oncologi la progressione del linfoma, che tende a coinvolgere progressivamente strutture linfonodali diverse, fino ad interessarle tutte e generalmente con partenza dai linfonodi retromandibolari. In questo caso l’evidenza del linfoma è presente nel popliteo e non nel retromandibolare, ma il problema più serio è quello legato alla scelta del linfonodo: se io avessi fatto un campionamento del solo retromandibolare avrei fatto una diagnosi falsa negativa di iperplasia: questi sono casi in cui il clinico ha l’avventura di incappare in un cane nel quale la progressione del linfoma è ancora in fase “evolutiva”; anche più recentemente mi è capitato un caso di un cane in cui è stata emessa una diagnosi di linfoma, eseguita sull’aspirato di un linfonodo e un fenotipo polimorfo, emerso dall’indagine citofluorimetrica, eseguito su campionamenti di un altro linfonodo: anche in questo caso nei due linfonodi esistevano situazioni morfologiche diverse ed entrambe erano veritiere della situazione, cioè linfoma nel primo e iperplasia nel secondo. La morale di casi come questo è che in caso di linfoadenomegalia sarebbe sempre meglio campionare più stazioni linfonodali, in modo da non incorrere in diagnosi di falso negativo e soprattutto eseguire la citometria con campioni provenienti dal linfonodo in cui è stata emessa la diagnosi di linfoma.





73285. Caso 1: cane, razza Boxer, sesso FOH, 4 anni. Neoformazione cutanea addominale.

Esfoliazione, su fondo lievemente ematico, diffusamente ingombrato da materiale lipidico in forma di gocciole acromatiche, di elementi a citoplasma caudato o fusato, debolmente basofilo, frequentemente dilatato dall'accumulo di globuli lipidici di calibro variabile, talora deformanti il nucleo rotondeggiante od ovoide, a cromatina irregolare, occasionalmente nucleolato. Gli elementi descritti si disperdono singolarmente o si aggregano in lembi irregolari, nel cui contesto manifestano raggiungimento maturativo rappresentato da adipociti a citoplasma rotondeggiante e nucleo ovoide compresso alla periferia.


Il quadro individua i caratteri relativi ad una proliferazione mesenchimale con aspetti di maturazione adiposa. La mia diagnosi è di liposarcoma ben differenziato, basata sulla coesistenza di cellule immature, cellue che esibiscono tendenza maturativa con l’accumulo di lipidi citoplasmatici in globuli acromatici e infine cellule completamente maturate, con l’aspetto dell’adipocita maturo.




7 commenti:

  1. solite considerazioni da wannabe-citologa:
    - caso 1 - pungere, pungere, pungere!!! nel posto in cui lavoro adesso, dopo sole 2 settimane mi hanno soprannominata "il calabrone", per la mia tendenza a agoinfiggere, improntare, scarificare LA QUALUNQUE. al prossimo che fa una battuta lascio il tuo numero, Carlo, ok?
    - caso 2 - drammi da grasso/lipoma/liposarcoma: se provo a fissare con fiamma o fissativo o fiamma+fissativo, ma non resta nulla sul vetrino, posso approssimare che si tratti semplicemente di grasso? se alla periferia di un cluster di adipociti chiaramente ben differenziati vedo qualche cellula caudata/fusata quanto mi devo allarmare?

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  2. Marta, Marta... non credo che tu abbia bisogno di ministri degli esteri, ma se vuoi un appoggio da me lo avrai sempre!!
    Riguardo l'allarme che può suscitare una cellula fusata, il mio criterio è soprattutto il numero; poche o alcune cellule fusate possono non avere peso, ma tante cellule fusate sono un segnale da recepire. Poi si aggiungono i criteri morfologici e l'eventuale concomitanza di flogosi.

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  3. Pino!!! Non ti ho ancora sentito sbeffeggiarmi per la diagnosi di cimurro che TU hai fatto giusta e IO ho cannato!!!

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    1. Non volevo infierire su un povero bresciano caduto in lega pro! Comunque a parte gli scherzi, ho avuto solo c..., mi è capitato qualche mese fa un caso analogo al tuo di cimurro, con inclusi nei neutrofili identici!

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  4. La cosa positiva della Lega Pro è che si vedono le partite in chiaro su RaiSportDue!!!
    Ho ampliato le immagini mentali che ho del paramyxovirus del cimurro, mi aspetto future presentazioni altrettanto bizzarre!!

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    1. Sarà colpa dei ceppi provenienti dall'Europa dell' Est? Chi può dirlo? Il mio cimurroso proveniva dal quelle latitudini.

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