Caso 1; coniglio nano, 4aa, M; massa mediastinica, eseguita agoaspirazione ecoguidata.
Classico caso di
timoma del coniglio; con il linfoma timico e gli ascessi mediastinici, sembrerebbe
essere la lesione regionale più frequente; manifesta generalmente comportamento
benigno, che può essere gestito con terapia radiante o chirurgica. La diagnosi si
basa sulla presenza di una popolazione predominante di linfociti maturi o in
maturazione, che si associano a una componente epiteliale, rappresentata da cellule
che costituiscono i corpuscoli di Hassal; in effetti il timoma è a tutti gli
effetti una neoplasia dell’epitelio timico, cui si associa una componente
talora predominante di elementi linfoidi polimorfi; la componente epiteliale è
riconoscibile per la presenza di elementi a citoplasma rotondeggiante, o
indistinto, debolmente basofilo, contenente materiale globulare acromatico,
recanti nucleo rotondo od ovoide a cromatina granulare, in aggregati più o meno
coesi, di dimensioni variabili; sulla base dei caratteri morfologici relativi a
criteri di malignità esibiti dalla componente epiteliale, si stabilisce la
diagnosi tra timoma e carcinoma timico; sulla base della presenza di elementi
linfoidi polimorfi si stabilisce invece la differenza tra un timoma e un
linfoma timico; nel caso in questione non si rilevano aspetti di atipia e
concluderei pertanto con una diagnosi di timoma.
Caso 2: cane,
dati segnaletici e clinici non indicati; descritto prelievo di liquido
scrotale, non meglio identificato.
Esfoliano
numerosissimi spermatozoi diafani, pallidi, di cui si riconosce la testa ovale
e la coda, lineare, talora convoluta o attorcigliata; le cellule descritte si addensano
in gruppi voluminosi, dalla cui periferia si disperdono singolarmente. Malgrado
il reperto necessiti di una descrizione clinica relativa alla lesione primaria,
mi viene da pensare che sia stata prelevata un’area che potrebbe corrispondere
ad una dilatazione dell’epididimo, corrispondente a una forma di spermatocele;
questa lesione è generalmente indotta da ostruzioni su base infiammatoria
cronica e dilatazione ectasica o cistica del lume con accumulo di spermatozoi.
Caso 3: cane,
meticcio, 8aa, MC; versamento pleurico, TP 2 g/dl, PS 1010.
Il campione
ottenuto per striscio diretto è popolato, su fondo minimamente ematico e
detritico, da sporadici elementi linfoidi di medie-grandi dimensioni, a citoplasma
basofilo e nucleo a cromatina zollata, talora nucleolato e da macrofagi a
citoplasma variabilmente dilatato da globuli acromatici, talora in attività di
eritrofagocitosi; nel campione ottenuto per sedimentazione si percepisce meglio
il carattere atipico degli elementi linfoidi, il cui aspetto suggerisce la localizzazione
pleurica di un linfoma a grandi cellule; un po' discrepante la diagnosi con i
caratteri da trasudato a bassa concentrazione proteica del liquido di
versamento, ma si dovrebbe immaginare che la componente linfoide neoplastica
potrebbe essere in una fase iniziale di invasione della pleura, durante la
quale le cellule ostruiscono solo i vasi linfatici, alterando le capacità di
deflusso del liquido celomatico, normalmente prodotto dalla filtrazione
vascolare, ma non hanno ancora determinato l’invasione e l’accumulo, cui
farebbero riscontro conseguenze di danno vascolare e tissutale e caratteri
probabilmente da essudato.
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