giovedì 28 aprile 2022

Casi citologici giorno 28 aprile 2022

 

Caso 1, gatto, DSH, 12 anni, FS; pancreas aumentato di volume e disomogeneo; campionamento del fegato; ovviamente i dati clinici non sono stati comunicati.

Per fortuna (per il citologo, non per il gatto) i campioni sono estremamente cellulari e dominati da elementi epiteliali a citoplasma indistinto, talora occupato da microglobuli acromatici o da granuli eosinofili, contenenti nucleo rotondeggiante, eccentrico, marcatamente dismetrico, a cromatina grossolana, nucleolato; questi elementi sono organizzati in lembi discoesi, bi o tridimensionali, dalla cui periferia tendono a distaccarsi sotto forma di piccoli aggregati, nel cui contesto si riconoscono disposizioni micoracinari o in filiere; il fegato si caratterizza per fenomeni di colestasi frequente.



I rilievi sono sufficienti per emettere una diagnosi di carcinoma pancreatico esocrino con caratteri microacinari; la neoplasia è in genere molto aggressiva e necessita di stadiazione, allo scopo soprattutto di indagare eventuali metastasi a carico dei linfonodi o dei parenchimi splancnici; nel fegato si rilevano i fenomeni di colestasi che rappresentano, nel gatto, una conseguenza ostruttiva frequente a carico del deflusso biliare di malattie pancreatiche potenzialmente coinvolgenti il dotto escretore, che condivide con il dotto biliare comune lo sbocco in sede intestinale.


Caso 2: gatto, DSH, 14 anni, FS; massa intestinale (facciamoci bastare la definizione e dimentichiamoci altri dati clinici e anamnestici).

Anche in questo caso, per fortuna del citologo (e neanche stavolta del gatto), l’esfoliazione è abbondantissima e dominano, su fondo lievemente ematico e proteinaceo, elementi a citoplasma indistinto, di cui si apprezza, nei punti di conservazione ottimale, un profilo fusato o caudato, un citoplasma debolmente basofilo e un nucleo ovoide lievemente dismetrico, a cromatina compatta o granulare, nucleolato; le cellule descritte sono frequentemente imbrigliate nel contesto di fasci di materiale fibrillare eosinofilo: questo carattere, più che il profilo citoplasmatico, è fortemente suggestivo di una proliferazione di derivazione mesenchimale.


Non facciamoci ingannare dai caratteri innocui dell’aspetto morfologico di queste cellule: il loro numero estremamente elevato è da solo indice di una neoplasia mesenchimale maligna, che potrebbe essere espressione di un leiomiosarcoma, di derivazione muscolare liscia parietale, di un GIST (acronimo fastidioso perchè anglosassone, a cui genuflettersi, che sta per Gastrointestinal Stromal Tumor), di derivazione dalle cellule di Cajal o altra neoplasia mesenchimale maligna, di cui ipotizziamo una derivazione parietale solo su base induttiva, in quanto non ci sono stati forniti dati clinici e anatomici di alcun tipo, se non l’immagine eterea di una “massa” intestinale. Qualora fosse necessaria una distinzione di istotipo, sulla base di una più o meno  vaneggiata capacità di estensione metastatica diversa per le diverse neoplasia, si rimanderebbe a valutazioni di tipo immunoistochimico da effettuarsi su sezioni istologiche della lesione stessa, ma sicuramente dopo una stadiazione accurata, allo scopo di escludere altri coinvoglimenti intestinali o metastasi già eventualmente presenti.




1 commento:

  1. Svegliarsi la mattina, aprire il CRAMPO a colazione e trovare ben 2 nuove pagine di casi citologici è una sorpresa tanto piacevole quanto scoprire, passando dall'edicola, che è arrivato l'ultimo volume del tuo fumetto preferito è che allegato c'è anche un inserto speciale omaggio. Noi devoti citonauti siamo felici che il nostro capitano abbia deciso di imbracciare ancora il timone del blog e convinti che ci sia più di "qualcuno che ci tiene".

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