mercoledì 18 marzo 2015

casi citologici giorno 18 marzo 2015

Cane, razza meticcio, sesso FOH, età 5 anni. Presente massa intestinale di probabile natura linfonodale.

Esfoliazione, su fondo lievemente ematico, di elementi linfoidi polimorfi, tra i quali si rileva un numero elevato di linfociti a citoplasma dilatato contenente globuli eosinofili polari e nucleo rotondo a cromatina irregolarmente coartata, associati a granulociti eosinofili dispersi. Tra le cellule linfatiche si rilevano elementi macrofagici e cellule a scarso citoplasma, contenenti strutture fungine a protoplasma basofilo, parete acromatica e capsula esigua, talora gemmate in pseudoife, identificabili come elementi del genere Criptococcus spp.

Quadro di iperplasia reattiva linfonodale con fagocitosi di corpi fungini, mofologicamente riferibili ad elementi del genere Criptococcus spp. Non mi stupisce tanto la diagnosi eziologica, per quanto interessante, quanto la presenza , tra i linfociti, di numerosi elementi con granuli eosinofili polari citoplasmatici (come quelli del linfoma LG), che mi fanno pensare ad un intervento o di linfociti CD3 citotossici (CD4-, CD8+) oppure di linfociti NK (natural killer), che contengono enzimi litici sotto forma di questi granuli. Ricordo un caso di prototecosi, dove tra i linfociti dominavano linfociti granulari e presenza di elementi del genere Prototheca spp.  Secondo me è la loro presenza è mediata da una risposta immunitaria evocata da questi agenti eziologici. Qualcuno ha esperienze da condividere?





Caso 2: cane, razza Bassett-Hound, sesso m, età 7 mesi. Lesione espansiva ulnare che riveste criteri radiologici coerenti con un processo eteroplastico. Ubicata a livello del terzo medio distale del corpo dell’ulna, sebbene il margine del versante distale della pseudocapsula che la caratterizza oltrepassi la linea fisaria, la neoformazione in oggetto, di verosimile pertinenza periostale/corticale e con crescita  perlopiù esofitica, appare caratterizzata da forma fusata, margini regolari, aspetto a “vetro soffiato” in presenza di una delicata limitante mineralizzata non continua, diametri trasversi massimi pari a 3 cm x 2.5 cm x 1 cm circa e da fenomeni osteolitici della corticale e osteoaddensanti della midollare sottostanti. Coesistono, in sede perilesionale prossimale, fatti osteosclerosanti endomidollari e corticali e osteoproduttivi periostali; non si segnalano linfoadenomegalie satelliti. 

Ringrazio sentitamente il collega per la descrizione davvero raffinata, minuziosa ed esemplare, quello che ogni patologo sognerebbe di avere prima di analizzare un caso.

Esfoliano abbondantemente, su fondo ematico, elementi a citoplasma rotondeggiante, caudato, talora fusato o stellato, variabilmente basofilo, contenente microglobuli acromatici e recante nucleo rotondeggiante lievemente dismetrico, a cromatina irregolare nucleolato. Gli elementi descritti sono dispersi singolarmente o, più frequentemente, sono immersi nel contesto di abbondante matrice densa eosinofila di aspetto condroide, entro cui si disperdono singolarmente od in gruppi discoesi. In alcuni allestimenti si rileva la presenza di macrofagi sporadici e di rare cellule giganti multinucleate di aspetto osteoclastico.


Il quadro individua i caratteri relativi ad una proliferazione mesenchimale con aspetti di modesta atipia, morfologicamente riferibile a neoplasia condroide. Il carattere morfologico cellulare potrebbe esprimere il campionamento di un condroma o di un osteocondroma, benchè non escluderei con certezza trasformazioni di tipo sarcomatoso. Tuttavia, sulla base della descrizione clinica e radiologica mi sentirei di appoggiare la diagnosi di condroma, che in ogni caso richiederebbe rimozione chirurgica ed approfondimenti di tipo istopatologico.




Il collega ha inviato un segmento bioptico, ottenuto tramite ago di Jamshidi, della lesione, di cui ho refertato, testuali parole:
REFERTO. Frammenti bioptici di tessuto parzialmente connessi a lembi di connettivo fibroso denso vascolarizzato, costituite dalla proliferazione di condrociti maturi normoconformati, immersi in stroma condroide denso, organizzati in ampi lembi compatti, attraversati da fasci di stroma eosinofilo fibrillare, nel cui contesto si rilevano foci di differenziazione osteoide, rappresentate da trabecole mineralizzate. Focalmente i lembi risultano delimitati da cellule a citoplasma scarso, cuboidale, fusato o stellato, debolmente eosinofilo, contenente nucleo rotondo a cromatina irregolare, organizzati in fasci disordinati marginali.
DIAGNOSI. Osteocondroma.

COMMENTO. I segmenti bioptici descrivono un processo benigno, ma si precisa che il carattere bioptico delle sezioni non permette di escludere eventuali trasfromazioni sarcomatose marginali od a carico dei lembi adiacenti a quelli campionati. Consigliato follow-up continuativo.

Praticamente, oserei parlare di una neoplasia benigna, almeno per quanto può esprimere il frammento bioptico; sottolineo che continuo a non escludere possibili trasformazioni, ma al momento mi verrebbe di intonare: VAI CAMILLO, TIFIAMO PER TE!!!

Allego anche una fotografia:


10 commenti:

  1. Ciao,
    grazie come sempre dei bei casi.
    Relativamente al primo, cavolo, i granuli all’interno dei linfociti sono davvero grossini (e questi ci può stare con i granuli degli LGL che sappiamo potere essere di dimensioni differenti) ma la cosa che mi fa strano è l’affinità tintoriale…hanno il colore dei granuli degli eosinofili..li vedi spesso con questo colore, Carlo?
    Seconda cosa: In questo caso sono evidentemente reattivi. Mi chiedo però se avete un numero / percentuale linfociti granulari che considerate come cut off per differenziare linfoma LGL vs iperplasia con qualche linfocita granulare. Infine, essendo i campioni un po’ ematici e linfo “granulari” pochi, non potrebbero derivare dal sangue? Hai visto se per caso ce ne fossero di circolanti?

    U.

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  2. Relativamente al secondo caso, l'ipotesi principale di benignità, mi chiedevo quanto può essere "influenzata" dall'età del cane. Ed in generale quanto ci facciano "influenzare" dall'età dei soggetti di cui esaminiamo i campioni....io sicuramente a volte mi faccio molto influenzare, forse sbagliando (????).... Nel senso che è in questo caso è vero, non ci sono caratteri di atipia evidenti, ma in alcune neoplasia cartilaginee maligne mi è capitato di vedere pochi caratteri di atipia, ed inoltre qua le cellule sono un po' tantine.....boh?? a me metterebbe davvero in difficoltà...felice sia capitato a te....;-))

    U.

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  3. Caro carissimo U(go), sempre commenti frizzanti i tuoi... non so rispondere al primo quesito, se non con una nota di osservazione: i campioni linfonodali con così tanti linfociti LG (boh.. chiamiamoli così?) che non fossero linfomi LGL li ho visti solo in questo caso e in un altro di prototecosi (ricordi forse la Mistery slide session del congresso ESVCP?) e conseguentemente mi viene da pensare che esprimano fenomeni di reattività ma non ho la più pallida opinione circa possibili cut-off: se non avessi visto i criptococchi, il linfoma LGL lo avrei messo in cima alle diagnosi differenziali!! E, attenzione, non sono stati visti LG circolanti nel 16% di linfociti conteggiati sul numero totale di WBC.
    Riguardo i granuli sono d'accordo, ma è anche vero che ero in aree del campione periferiche, dove forse la colorazione è più blanda. Hai qualche altra interpretazione riguardo al cromatismo?

    Per il secondo caso, si, assolutamente si, l'età mi influenza, come dovrei farmi influenzare sempre da anamnesi, segnalamento e sintomatologia, poichè l'immagine può dire tutto e il contrario di tutto e la sua interpretazione dovrebbe essere sempre mediata dalle circostanze. La bibliografia inoltre è molto propensa nell'associazione tra osteocondromi ed immaturità del soggetto e delle sue ossa, tanto più che siamo in un soggetto "condroproblematico" di partenza... in un caso come questo associo l'aspetto cellulare con i dati clinici e, senza sbilanciarmi in una diagnosi definitiva, impossibile anche istologicamente (soprattutto come sarebbe su biopsia di tessuto...) propendo per la diagnosi di benignità:... chissà, forse mi ha influenzato anche il nome del cane: può morire di sarcoma osseo un Bassett Hound di nome Camillo di 7 mesi? Mah... arte e scienza della citopatologia?

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  4. ciao.
    in riferimento al primo caso no, nessuna interpretazione differente per il diverso cromatismo dei granuli purtroppo...
    in riferimento al secondo...in effetti probabilmente hai ragione, come potrebbe Camillo di 7 mesi avere un comdrosarcoma....??? ;-))

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  5. Ciao a tutti!
    Non ho esperienza nel campionamento di neoplasie condroidi benigne quindi mi affido a voi per un chiarimento. Nella mia convinzione (e tengo a precisare che è solo una convinzione non supportata dall'esperienza) il campionamento di lesioni condroidi benigne dovrebbe fornire campioni paucicellulari come in genere fanno le aree di metaplasia condroide all'interno di tumori misti della mammella o altre neoplasie mesenchimali benigne (fibroma, osteoma, etc). Per tale motivo, considerata la cellularità e le moderate atipie (e indipendentemente da segnalamento e anamnesi), molto probabilmente in questo caso avrei pensato più a una neoplasia a carattere maligno. Qualche anno fa mi è capitato di vedere preparati allestiti da una lesione ossea con un quadro citologico sovrapponibile dove l'unico criterio citologico di malignità evidente era l'elevatissima cellularità. In questo caso la diagnosi istologica fu di condrosarcoma ... ma il cane era adulto e soprattutto non era un Basset Hound di nome Camillo!!! ;)

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  6. Sono d'accordo sul numero di cellule come criterio di valutazione di una neoplasia mesenchimale maligna, anzi è il criterio principale. Però il condroma, istologicamente, è molto ricco di cellule mature od in maturazione, se ne può avere un'idea guardando i libri di patologia (v.Meuten, pagg.260-261), mentre le metaplasie condroidi del mioepitelio mammario lo sono molto meno. Credo che in ogni caso anche istologicamente possano rimanere dei dubbi e conseguentemente pesa, sul piatto della bilancia, il fatto che l'osteocondromatosi è possibile nel cane immaturo; sommando i vari fattori, scarsa atipia, giovane età, descrizione radiografica, appoggio una diagnosi di osteocondroma o di condroma; se sbaglio ho fatto un falso negativo, diagnosi ammissibile in citologia. Io almeno mi comporto così, quando i dubbi sono insolubili.

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    1. Grazie Carlo! La mia era una considerazione basata sulla mia esperienza e su alcune convinzioni rivelatesi solo in parte corrette! Complimenti per il bellissimo caso, la diagnosi citologica (ma per questa nulla di nuovo) e soprattutto per i preparati istologici!
      E ovviamente entro anche io nel club dei fan di Camillo!!!
      Continua a tenerci aggiornati :)

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  7. Ciao Carlo, recentemente mi è capitato un gatto maschio castrato di 5 aa, con linfoadenomegalia generalizzata dei linfonodi esplorabili. Alla citologia la popolazione cellulare era costituita da elementi linfoidi misti tra i quali spiccava una elevata percentale di linfociti granulari. Ero molto in difficoltà e ho spedito il citologico ad un lab esterno. Il referto è stato di iperplasia dei linfociti granulari che sinceramente mi ha un pò spiazzato. Per cui quando ho trovato questo caso mi sono illuminata! Sono passati un pò di anni da questo post e magari hai avuto altri casi simili.... ? Esiste una percentuale di linfociti granulari da considerare come cut off per differenziare linfoma LGL vs iperplasia con qualche linfocita granulare?
    Io ho cercato in letteratura ma non ho trovato niente di soddisfacente.
    Paola

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